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Serie A2 2019 2020A Torre del Greco giocare ad alto livello è ormai una tradizione, maturata nel corso dei decenni. La società attuale, il Tennistavolo Torre del Greco, è stata fondata nel 2014 e ha riportato agli onori della cronaca un movimento che affonda le sue radici negli anni ’50. Presidente da un paio di stagioni, oltreché direttore tecnico da sempre, è un volto noto del nostro sport come Andrea Serpe, subentrato alla guida al figlio Antonio.

Ciao Andrea, avete dunque ereditato il testimone di una gloriosa storia torrese?

«In effetti il ping pong esisteva in città dalla metà degli anni ’50, negli oratori e nei circoli sociali, dove si trascorrevano ore felici sui tavoloni verdi, teatri di scontri appassionati, leali e cavallereschi. Uno dei poli di riferimento era l’oratorio di Santa Maria del Principio - Associazione Cattolica "Loreto Starace", i cui capostipiti furono i vari "Ciccio" Albanese, Antonio Garbato, Stefano Sorrentino Lombardi, Vincenzo Torrone ed Antonio Avenia. Ci furono poi Giovanni Aucella (campione campano Allievi), Michele Acquarulo, Franco Borriello, Rino Raiola, Filippo Palumbo, Umberto Zeppetella e Giovanni Bianco, che presero parte a vari tornei nazionali e ai Campionati Italiani Assoluti. Della "Felice Romano" del presidente Mattia Consolato si ricordano Clemente Capezza, allenatore e atleta, Raffaele Betrò, Luigi Matrone, Luigi Cirillo, Gennaro Sorrentino e Giovanni Mennella. Riguardo invece alla "Resurgo", Ciro Langella ottenne buoni risultati a livello regionale e nazionale. I migliori elementi torresi, Borriello e Raiola, andarono poi a giocare in altre sedi, come a Castellammare di Stabia, dove nel 1967 e nel 1968 approdarono alla finali scudetto, perse contro La Soffitta di Trieste e il Nichelino Torino».

Cosa accadde a Torre del Greco?

«Nel 1967 ebbe origine la Limonappia Audace, che disputò vari campionati di serie A e B, classificandosi terza con Avenia, Raiola, Zeppetella e Bianco e quarta con Avenia, Borriello, Falanga e Marino. Il terzo anno retrocedette in B. Nel 1970 la società prese la denominazione di Sporting Club Torregreco e fu subito promossa in A, per poi scendere nuovamente in B. Gli atleti più rappresentativi abbandonarono l’attività agonistica e si aprì al settore giovanile. Dal 1972 al 1976 ci furono partecipazioni alla B. Intanto si affacciò una nuova generazione di talenti, grazie alla dedizione, passione e preparazione del giovane tecnico Franco Panariello, che lanciò alcuni giovani interessanti, su tutti Nunzio Sorrentino, figlio di Andrea, ed Eduardo Fasulo. In questo periodo arrivarono a Torre illustri personaggi del tennistavolo campano, come Claudio Gammone, Agostino Della Valle e Cuciniello, che contribuirono a riportare lo Sporting in alto. Nel 1977 Sorrentino, Borriello, Della Valle, Gammone e Fasulo firmarono il salto in A2, dove l’anno dopo ottennero il terzo posto».

Serie A2 1980I giovani come andavano?

«Crescevano e si creò una schiera di ragazzi fra gli undici e i tredici anni, sempre sotto la guida di Panariello,  cui fu affiancato il bravo Antonio Di Luca, che divenne unico responsabile tecnico dal 1979 e successivamente direttore tecnico regionale. La scuola torrese, con sede in via Mons. Felice Romano, grazie all’interessamento di Andrea Sorrentino, torrese doc generoso e appassionato di sport, ottenne ottimi risultati e riconoscimenti in campo nazionale, inizialmente con i giovani come me, Nicola Garofalo e Antonio Terminiello e successivamente con i giovanissimi  Gennaro Di Napoli, Gerardo Palladino, Maurizio Focone, Carmine Di Giglio, Maurizio Valentino e Ugo Spaziani. Dal 1978 al 1985 rimanemmo sempre in A2 tranne una discesa in B1».

E a livello individuale?  

«Anche su quel fronte vincemmo molto ai Campionati Italiani. Nel 1980 mi aggiudicai il titolo nel misto juniores con Rosaria Mauriello e l’argento a squadre con Garofalo, Terminiello e Valentino. Nel 1981 fummo oro con Terminiello nel doppio di terza categoria e nel 1982 arrivarono gli argenti delle squadre Allievi, con Palladino e Focone, e Juniores, con Terminiello, Valentino e Spaziani. Due argenti impreziosirono anche il 1983, per merito di Di Napoli e Palladino, a squadre e nel doppio Allievi. Palladino e Sorrentino nel 1986 salirono sul primo gradino del podio nel doppio di terza. In campo internazionale Terminiello partecipò agli Europei Giovanili del 1980 e Di Napoli alle edizioni del 1982, mettendosi al collo l’argento nel doppio maschile, del 1983 e del 1986».

Insomma, un trionfo …

«È vero, peccato che alla fine della stagione agonistica 1984/1985 si sciolse la scuola di via Mons. Felice Romano. Sorrentino diventò direttore tecnico del Centro Federale di Fiuggi e Di Napoli entrò a far parte della Nazionale italiana e lo seguì. Io e Palladino iniziammo una seconda carriera pongistica lontano da Torre del Greco. Nel 1987 fu fondata la Sporting Turris da un gruppo di ex giocatori e nuovi appassionati, capitanati dal dirigente-giocatore Raffaele Di Donna, che riuscì a riportare una squadra torrese in B1 nel 1989/1990. Negli anni successivi il club disputò prevalentemente campionati di C, anche con qualche promozione fino a oltre il 2000».                   

Serie B1 2019 2020Qual è stata la scintilla che ha fatto scoccare l’idea di riportare il tennistavolo a Torre?

«Nel 2014 io, che ero stato tecnico dal 1995 al 2000 al Centro Federale di Napoli e avevo poi allenato in altre società, e Gerardo Palladino, che ancora giocava, negli ultimi tempi in squadre campane di serie A, decidemmo di dare vita a una nuova associazione, che avesse una doppia anima. Avevo infatti l’intenzione di creare una Scuola, per permettere ai ragazzi d’imparare il tennistavolo e di crescere al nostro interno. Questo progetto trovò impulso anche grazie all’opportunità nata dall’impossibilità, per motivi organizzativi, da parte del Sant’Espedito Napoli, per il quale erano tesserati Gerardo, Davide Gammone e Giovanni Illibato, di allestire la compagine di B1. La rilevammo e la presenza della prima squadra aumentò la nostra credibilità agli occhi del Comune, che ci mise a disposizione una palestra, in cui svolgere l’attività».

Come andò in B1?

«Eravamo io, Palladino, Gammone e Illibato e finimmo quarti. Se io mi sono sempre occupato in particolar modo della Scuola, Gerardo ha dedicato tutto se stesso alla prima squadra, come dirigente e sponsor, attraverso la sua azienda, e ha sempre fatto il possibile per portarla e mantenerla in alto, per rinverdire quella tradizione di eccellenza che Torre del Greco ha sempre avuto. Nel 2016/2017 è arrivato Marco Prosperini, abbiamo vinto il campionato e siamo saliti in A2, dove siamo rimasti fino a oggi, potendo contare sull’apporto di Arcangel Giammarino, che quando era con noi si è aggiudicato anche l’argento tricolore nel 2017 nel misto juniores con Simona Ettari, e Mattia Galdieri. Per due anni abbiamo avuto Daniele Sabatino e dalla stagione scorsa gioca con noi il nigeriano Hassan Nurudeen Arishekola».

Serie C1 2019 2020Chi andrà in campo quest’anno?

«Se riusciremo a partire del 2021, schiereremo Prosperini, Gammone e Hassan. Siamo felici, perché il team principale nel corso degli anni ha trainato tutto il nostro movimento. Con i nostri giovani siamo partiti dalla C2  e nel 2020, essendo primi al momento della sospensione per l’emergenza sanitaria, siamo stati ammessi in B1, dove giocheranno il 18enne Michele Palladino, figlio di Gerardo, il 16enne Dario Russo e il 24enne Raffaele Guastafierro. Avremo anche la C1, in cui ci affideremo al 18enne Alessandro De Luca e ai veterani Fasulo e Illibato. In tutti i casi punteremo a una salvezza tranquilla. Non mancherà naturalmente la A1 veterani, composta ancora da Prosperini, Palladino, Illibato e da me, se non sarò impegnato con i ragazzi ai tornei. Nei campionati regionali presenteremo una compagine in C2 e una in D1».

A proposito di veterani, vi siete presi delle belle soddisfazioni?

«Siamo saliti fino alla A1 e nel 2017, con Illibato, Palladino e Prosperini, abbiamo disputato la finale scudetto, cedendo al Milano Sport. Nel 2018 ci siamo piazzati terzi e nel 2019 nuovamente secondi, battuti nell’atto conclusivo ancora dal Milano Sport. Ci sono stati anche parecchi risultati individuali ai Campionati Italiani, come il bronzo mio e di Tino Testiera nel doppio Over 50 nel 2015, gli ori di Prosperini nel singolare Over 40 e mio e di Testiera nel doppio Over 50 e i bronzi di Prosperini e Palladino nel doppio Over 40, di Prosperini e Sabrina Moretti nel misto Over 40 e mio nel singolo Over 50 nel 2016, l’oro mio e di Salvatore De Rosa nel doppio di terza categoria, gli argenti di Prosperini nel singolare Over 50 e di Prosperini e Palladino nel doppio Over 50 e i bronzi di Palladino nel singolare Over 50 e mio e di Testiera nel doppio Over 50 nel 2017 e gli ori di Palladino e Testiera nel doppio di terza e di Prosperini e Palladino nel doppio Over 50, gli argenti di Prosperini nel singolare Over 50 e mio e di Testiera nel doppio Over 50 e i bronzi di Palladino nel singolare Over 50 e di Borriello e Roberto Garretto nel doppio Over 70 nel 2018. A livello regionale i podi sono stati molto numerosi, sia con i veterani sia con il settore giovanile».

Vincitori Coppa Italia Comitati Regionali 2019 Illibato Serpe Russo e FalangaE che dire della Coppa Italia dei Comitati Regionali del 2019?

«È un altro successo al quale siamo molto legati. Ci eravamo imposti nella Coppa Vesuvio e abbiamo rappresentato la Campania a Terni nella prima edizione della manifestazione. In squadra con me c’erano Giovanni Illibato, Bruno Falanga e Dario Russo. Eravamo secondi nel ranking e in finale contro l’Incas Caffè TT Lucca non eravamo favoriti, avendo di fronte il seconda categoria Emanuele Vasta. Siamo riusciti a vincere il doppio, che era determinante, con Illibato e Falanga e in singolare io e Falanga abbiamo fatto un punto a testa».

Recriminazioni?

«La maggiore finora è di non essere riuscito ad avere un movimento femminile».

Oltre a Palladino, avete altri sponsor?

«Abbiamo una decina di aziende locali, che ci sostiene economicamente e ci fa sentire sempre la sua vicinanza».

Dove svolgete la vostra attività?

«Fin dal 2014 possiamo contare sulla palestra della scuola media dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi”, che, in condizioni normali, abbiamo a disposizione tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 16,30 alle 22. Abbiamo una trentina di tesserati e svolgiamo dei turni, dalle 16,30 alle 18,30 per i più giovani, dalle 18,30 alle 20,30 per gli agonisti e l’alto livello e dalle 20,30 alle 22 per i veterani e gli amatori. In società, oltre a me, è tecnico di primo livello Davide Gammone, mentre Luigi Massa e Prosperini hanno il tesserino di allenatore. Io sto sempre in palestra e seguo i nuovi iscritti, coadiuvato da Davide, mentre Luigi si occupa dei veterani e Marco è disponibile per degli stage con gli agonisti. Guastafierro e anche Palladino fungono da sparring. Il nostro preparatore atletico è Vincenzo Tonniato. Nella nostra società c’è molta collaborazione, all’insegna della passione».

Gruppo ragazziIl COVID-19 vi ha condizionato?

«Purtroppo sì e da marzo non abbiamo più potuto utilizzare l’impianto. Speriamo di riaverlo a breve, nel frattempo abbiamo trovato un’altra soluzione, andando ad allenarci con gli agonisti presso altre associazioni. La Scuola è invece rimasta ferma per tutti questi mesi».

Lavorate nelle scuole?

«Per due anni abbiamo partecipato al progetto federale “Racchette di Classe”. Il primo anno abbiamo coinvolto più di 400 alunni delle scuole elementari “Giampietro Romano” e “G. Falcone-R. Scauda” e il secondo 130 della “Don Milani”. Abbiamo sempre interagito con due circoli tennistici, il New Tennis e il Tennis Club Oplonti. Personalmente ho svolto un PON al Liceo Scientifico “Alfred Nobel”, rivolto all’inclusione, per una ventina di alunni che aveva problemi di socializzazione. Sul fronte promozionale abbiamo anche aderito a eventi di carattere comunale, come “Street Sport”, o alla Fiera dello Sport SEBS (Sport, Evoluzione, Benessere, Spettacolo), una rassegna nazionale che di solito viene organizzata alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Non facciamo fatica a promuoverci, perché la gente ci conosce bene, grazie allo spazio che i giornali ci riservano tutti i giorni».

Ti piace il progetto Scuole di Tennistavolo?

«Mi trova concorde e personalmente ci credo da quando siamo nati, anzi è stato uno dei motivi della creazione della nostra società. Ci siamo candidati a una Scuola di terzo livello, perché abbiamo tutte le caratteristiche, dallo staff tecnico all’impianto, agli atleti e ai risultati conquistati con continuità un po’ in tutte le classi d’età. In realtà avevamo anche in mente di acquisire un locale più grande, ma questo non è il periodo giusto per prendere decisioni del genere. Ho seguito il corso tenuto dai formatori e l’ho trovato interessante. L’organizzazione interna è un aspetto fondamentale e noi cerchiamo di curarla. Molto importante e anche l’accoglienza delle persone in palestra, che dipende dagli operatori di cui una società possa disporre e dalla struttura. Siamo abituati a parlare molto con i genitori dei ragazzi e a farli appassionare. Oltre agli input che ci hanno trasmesso i tutor Ferdinando Coletta e Alberto Taccini, come società abbiamo avuto la possibilità di dialogare con le associazioni della Toscana e questo confronto ci è servito molto».

Gruppo veteraniContinuerete a perseguire la filosofia di una Scuola variegata?

«Non punto all’agonismo a tutti i costi e accetto in palestra anche ragazzi di 12-13 anni. Saranno destinati a saltare parte dell’attività giovanile e non potranno essere competitivi come i loro coetanei che abbiano cominciato prima, ma non importa. Faccio il possibile per farli appassionare lo stesso. Il tennistavolo nella mia concezione deve essere utile all’inclusione. L’altro scorso per la prima volta abbiamo accettato l’iscrizione di un ragazzo down e lo faccio giocare assieme ai più giovani».

Foto 1: la squadra di serie A2 2019-2020, da sinistra Davide Gammone, Daniele Sabatino,  Hassan Nurudeen Arishekola, Gerardo Palladino e Marco Prosperini.

Foto 2: la compagine di A2 del 1980, da sinistra Andrea Serpe, Antonio Terminiello, Nicola Garofalo, il tecnico Antonio Di Luca, Nunzio Sorrentino e Maurizio Focone

Foto 3: il team di B1 2019-2020, da sinistra Gerardo Palladino, Michele Palladino, Davide Gammone e Raffaele Guastafierro

Foto 4: il gruppo di C1 2019-2020, da sinistra Alessandro De Luca, Andrea Serpe, Dario Russo Giovanni Illibato

Foto 5: i vincitori della Coppa Italia dei Comitati Regionali 2019, da sinistra Giovanni Illibato, Andrea Serpe, Dario Russo e Bruno Falanga

Foto 6: le nuove leve con il presidente/tecnico Serpe

Foto 7: i veterani torresi