Squadra Juniores 2018 2019 Campione RegionaleÈ conosciuta come Us San Rocco, ma dal 1° luglio si chiama USD Virtus Rovere, dal sostantivo latino che ha dato il nome alla città di Rovereto, nota anche come Citta della Quercia (rovere appunto). È l'unica società del Trentino che abbia aderito al progetto Scuole di Tennistavolo. La sezione Tennistavolo è stata creata da Paolo Peroni nel 1982 e fa parte di una Polisportiva, che oggi comprende anche il calcio, l'atletica leggera e il frisbee acrobatico, sport emergente, nel quale il club è all'avanguardia in ambito italiano e in maglia azzurra.

Buongiorno Paolo, sei stato dunque tu a portare il Tennistavolo nell'US San Rocco?

«Inizio con il dire che abbiamo deciso di non chiamarci più San Rocco, perché quella parrocchia, per una politica di accorpamenti portata avanti dalla Curia, non esiste più. Quando sono arrivato io, in realtà, il nostro sport esisteva già. L'US San Rocco era nata nel 1974 e aveva sempre effettuato attività di tennistavolo nel Centro Sportivo Italiano (CSI), che è un Ente di Promozione Sportiva molto operativo qui in Trentino. Il responsabile della sezione tennistavolo, Giuseppe Ferrari, 38 anni fa, volendo dare un impulso alla pratica del nostro sport, mi chiamò per effettuare l'affiliazione alla FITeT e occuparmi del potenziamento del movimento. Allora io ero tesserato per un'altra società di Rovereto, il Gruppo Sportivo Rosmini, e mi sono trasferito volentieri. Ho cominciato a giocare a 17 anni e ad allenare a 21 anni e ho appeso la racchetta al chiodo a 33, dopo aver militato anche in serie B2».

Che situazione hai trovato al tuo arrivo?

«C'era già un quindicina di ragazzini che svolgeva attività promozionale. Avevo appena conseguito la qualifica di tecnico di primo livello e ho iniziato ad allenare, guidando gli atleti nelle prime gare a squadre e ai tornei regionali, interregionali e a qualche competizione nazionale. Ora i tesserati complessivi sono circa quaranta e quelli FITeT una trentina, la maggior parte dei quali appartiene al settore giovanile. Per Statuto rivolgiamo la nostra maggiore attenzione al vivaio».

Squadra Giovanissimi 2017 2018Una filosofia che ha portato i suoi frutti?

«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, che ci permettono di essere, da oramai molti anni, la migliore realtà trentina nel settore giovanile maschile. Negli anni '90 Andrea Sartori è stato pluricampione provinciale Ragazzi, Allievi e Juniores e nel decennio successivo Mario Collini si è distinto, vincendo l'oro nelle stesse categorie».

Oggi chi sono le vostre punte di diamante?

«Daniel Morellato ha vinto il titolo regionale trentino individuale Allievi nel 2018 e poi, al passaggio di categoria, nel 2019 subito anche tra gli Juniores. Anche Michele Valentinotti ha avuto dei buoni trascorsi nelle categorie giovanili, con molti titoli regionali al suo attivo, e a suo tempo  è stato fra i migliori nelle classifiche italiane tra i Giovanissimi. Ha poi avuto molte convocazioni nelle squadre rappresentative del Trentino, sia al Ping Pong Kids sia in Coppa delle Regioni. Ci siamo poi imposti con la squadra junior, composta oltreché da Daniel e Michele anche da Alessio Comper e Luca Necula. Ai Campionati Italiani giovanili a squadre due anni fa abbiamo raggiunto gli ottavi. Nicola Baldessari, classe 2008, nel 2018 al Ping Pong Kids ha contribuito, piazzandosi 5° nel singolare, all'8° posto del Trentino nella classifica per Regioni. Ha chiuso la stagione 2017/2018 al n. 1 in Trentino e al n. 7 in Italia fra i Giovanissimi, poi ci ha lasciati per andare a giocare a tennis. Anche nella Coppa delle Regioni abbiamo avuto parecchie convocazioni».

Ping Pong Kids 2017 a Terni squadra del TrentinoSiete impegnati nell'attività promozionale?

«È il nostro campo d'azione principale, assieme alla cura del settore giovanile. Da sei anni partecipiamo al progetto Scuola e Sport, che a Rovereto coinvolge 12 discipline. Anche i nostri tecnici Giulio Trentini, Alessio Larentis e Lorenzo Chiusole hanno dunque accesso alle otto scuole elementari della città e, un mese per classe, tengono dei corsi ai bambini delle terze e delle quarte. Si tratta di un'iniziativa della massima importanza, perché ci consente di far conoscere il tennistavolo alla popolazione scolastica cittadina. L'anno scorso siamo stati anche nelle classi seconde e terze di una scuola elementare della città, dove abbiamo portato "Racchette in Classe", progetto promosso dalla FITeT. Alcuni giovanissimi, al termine, sono venuti a trovarci in palestra, per continuare l'attività, purtroppo interrotta dall'emergenza da COVID-19. Facciamo promozione anche presso le sale giochi o nell'ambito delle feste rionali, in cui predisponiamo delle are di gioco e proponiamo la pratica di questo sport».

Com'è la concorrenza degli altri sport a Rovereto?

«Veramente molto agguerrita, se si pensa che su 40mila abitanti ci sono 100 associazioni sportive . Purtroppo le altre discipline hanno ripreso prima della nostra dopo l'emergenza sanitaria e abbiamo perso alcuni atleti. Dovremo darci da fare per ricostituire i ranghi. Riusciamo a mantenere coloro che sono veramente appassionati, come i già citati Morellato, Comper, Valentinotti e Necula, che sono con noi fin da quando avevano 8 anni e in questa stagione comporranno la nostra prima squadra, che parteciperà alla serie C2 con mire di promozione».

Podio Giovanissimi al Trofeo A. Marchetti 2017Dove avete la sede?

«Nei primi anni siamo stati in una palestrina della parrocchia di San Rocco, poi siamo passati alla palestra del Liceo Rosmini. Non abbiamo mai avuto problemi con i dirigenti scolastici, che ci hanno sempre garantito la disponibilità dell'impianto. Siamo l'unica società a utilizzarlo e l'unico problema che abbiamo è che ogni giorno dobbiamo montare e smontare i tavoli.  Abbiamo ripreso l'attività da poco, perché abbiamo dovuto aspettare la riapertura della scuola, ma ora abbiamo turni di allenamento tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 17,30 alle 21,30. Da un paio d'anni l'amministrazione comunale ha comprato dieci tavoli e ci permette di organizzare i tornei nel Palasport "Angelo Marchetti". Ogni anno abbiamo almeno un evento provinciale federale e uno del CSI».

Cosa vi ha portato a rispondere presente al progetto Scuole di Tennistavolo?

«In realtà il nostro settore giovanile funziona già come una Scuola da tre stagioni e abbiamo esposto fuori dalla palestra anche una targa. Negli altri sport questo tipo di servizio già esiste da parecchi anni e, per tenere testa alle società di altri sport, ho dovuto crearne uno simile anch'io. La Scuola riconosciuta dalla FITeT sarà un po' più organizzata e strutturata, sulla base delle molte indicazioni che abbiamo ricevuto durante il corso tenuto dai formatori federali. I giovani rimarranno comunque il nostro target di riferimento».

Quali spunti ricevuti ritieni che siano più interessanti ai vostri fini?

«Certamente la separazione delle mansioni fra i dirigenti e i tecnici, perché al nostro interno esiste una certa sovrapposizione. Faremo il possibile per dare vita a delle figure che abbiano compiti ben identificati, affinché il loro lavoro giovi alla crescita della società nel suo complesso. Durante il corso i tutor hanno puntato molto anche sulla comunicazione, un tema che mi trova molto sensibile, essendomi occupato di media e del mondo dell'informazione quando, dal 1996 al 2004, ho fatto parte del Consiglio Regionale Trentino. Bisogna comunicare con continuità e cerco di mantenere dei contatti ravvicinati con i giornali e le televisioni locali».

Foto 1: la squadra Juniores campione regionale 2018-2019 con il coach Alessio Larentis, da sinistra Alessio Comper, Michele Valentinotti, Daniel Morellato e Luca Necula

Foto 2: la squadra Giovanissimi 2017-2018 con il presidente/tecnico Paolo Peroni, da sinistra Michele Barozzi, Michele Turella, Edoardo De Angelis, Giulio Peroni, Nicola Baldessari e Davide Simonetti

Foto 3: team del Trentino al Ping Pong Kids 2017, accompagnatore Paolo Peroni, tecnico Cristina Lorenzin, da sinistra Ginevra Sartori, Nicola Baldessari e Gianluca Basteri

Foto 4: Nicola Baldessari al centro del podio, vincitore fra i  Giovanissimi del Trofeo A. Marchetti 2017