La squadra che nel 2004 ha portato alla bella della finale scudetto il Castel Gofredo da sinistra Stefania Bosi Wang Yu Maria Rita Pilloni e Liu YuanLa sua storia all'interno della FITeT scatta il 24 maggio 1982, in realtà per capirne l'origine bisogna risalire al 1979. Stiamo parlando dell'Associazione Dilettantistica Muravera Tennistavolo, una delle realtà più attive non solo della Sardegna, ma dell'intero movimento nazionale, come testimonia anche il suo coinvolgimento nel progetto Scuole di Tennistavolo. La sua anima fin dall'inizio è stato il presidente Luciano Saiu, protagonista anche dell'antefatto che ha portato la società a vedere la luce.

Ciao Luciano allora cosa successe in quel fatidico 1979?

«Qualche anno prima avevo lasciato Cagliari per lavoro e mi ero trasferito a Villaputzu. Quando mi è stato proposto di dare una mano per allestire la squadra da mandare ai Giochi della Gioventù non ho esitato un attimo. Era l'occasione per inserirmi meglio nel Sarrabus. Abbiamo mandato un gruppetto di bambini della scuola media di Muravera e Deborah Capponi si è classificata al secondo posto. Sarebbe stato un peccato abbandonare alla fine del ciclo scolastico lei e gli altri ragazzini avviati al tennistavolo e così cominciammo a pensare di mettere su una società. L'AD Muravera TT è nata così».

La crescita è stata veloce?

«I giovani pongisti miglioravano a livello tecnico e nel 1985 abbiamo ottenuto la promozione in serie C1 nazionale. Di quella formazione facevamo parte Mario Gabba, Gianluca Mattana e io stesso. Grazie all’innesto di alcuni giocatori venuti da Cagliari, fra i quali il muraverese Gianni Gianeri, la squadra è approdata con buoni risultati sino alla serie B1».

E nel settore femminile?

«Anche lì siamo progrediti in fretta. Dopo le promozioni fino alla serie B, sfiorando subito l’ingresso nella massima serie, abbiamo raggiunto questo obiettivo nel 1990, grazie anche all’ingaggio di una giovane cinese, Wei Jian. Con la doppia veste di allenatrice e giocatrice, la cinesina ha dato un notevole contributo al miglioramento tecnico degli atleti muraveresi. Poi a causa di mancanza di fondi, non potendo affrontare due campionati nazionali quali la A1 femminile e la B1 maschile, la società ha optato per quello di maggior prestigio».

La squadra di B1 della stagione 2017 18 da sinistra Stefano Macis Nicola Pisanu e Simone BoiCome sono state le esperienze in A1?

«La prima, nell’anno 1990/1991, si è conclusa con la conquista della salvezza. L’anno successivo, rinforzati dall’inserimento di Sabrina Moretti, atleta con grande personalità e trascorsi internazionali, abbiamo conseguito il risultato più importante, un secondo posto alle spalle dello scudettato Coccaglio».

Com'è proseguita l'avventura?

«Dopo una retrocessione in A2,  la stagione 1996/1997 ha segnato il ritorno in A1. Il campionato si è concluso con la disputa dei playoff scudetto, nei quali siamo stati sconfitti in semifinale solo dalle campionesse d’Italia del Castel Goffredo.Gli anni successivi ci hanno visti sempre ai vertici, con ben tre consecutive finali scudetto, nel 2003-2004-2005, sempre superati dall'imbattibile Castel Goffredo, e sette semifinali. In totale, siamo stati in A1 per oltre 16 anni, intervallati solo da una permanenza in A2, poi, a causa di carenze economiche, per non rinunciare al settore giovanile, abbiamo ridimensionato l'alto livello ed è arrivata puntuale la retrocessione».

Oggi dove siete?

«La prima squadra femminile disputerà la A2, con la russa Sonja Ivanova, Sara Congiu, Aurora Piras e Michela Mura. In B femminile schiereremo Francesca Seu, che è il nostro talento attuale giovanile più vincente, Alessandra Stori e Floriana Franchi. La B2 maschile si affiderà a Nicola Pisanu,Simone Boi, Marco Sarigu, Simone Cerza e Federico Concas. In C2 impiegheremo Concas, Emanuele Cuboni, Congiu, Piras e Mura e in D2 Nicola Macis, Rita Franzò, Federica Cuboni, Seu e Stori».

Quali saranno i vostri obiettivi?

«Quest’anno con tutti i team punteremo alla salvezza senza patemi d’animo. Abbiamo investito in tutte le squadre su giocatori e giocatrici che siano di sostegno ai nostri atleti confermati».

Il futuro del Muravera Alessandra Stori e Francesca SeuA livello individuale, come vi siete comportati in queti 38 anni?

«Fra i maggiori risultati ricordiamo il titolo di campione d’Italia del 1998 nel doppio femminile di Jian Wei-Loddo, quelli del 1997 di Luisa Carannante nel singolare e doppio femminile veterani e l'argento del 1998 di Jian Wei-Loddo nel singolare assoluto. Grazie ai traguardi raggiunti, l'AD Muravera Tennistavolo a livello femminile è leader in Sardegna e fra le più importanti società in Italia. Ormai da qualche anno siamo tra le prime a livello giovanile».

Quali sono state le atlete più rappresentative?

«Fra coloro che hanno vestito la nostra maglia, ricordiamo con piacere e orgoglio Andreja Ojstersek (nazionale slovena), Emilia Masia (nazionale giovanile italiana), Laura Gambacorta, Luisa Carannante, Magda Pisano, Maria Assunta Locci, Monica Degli Esposti (nazionale giovanile italiana), Floriana Monia e Pamela Franchi (nazionale giovanile e assoluta italiana), Patrizia Curreli, Roberta Donda (nazionale giovanile e assoluta italiana), Sabrina Moretti (nazionale assoluta italiana),  Simona Selva, Wei Jian, Wang Yu (campionessa d'Europa con la Nazionale azzurra), Feng Wei, Gu Birong, Maria Rita Pilloni (nazionale giovanile), Stefania Bosi (nazionale giovanile), Liu Yuan e Leng Li».

E fra gli uomini?

«Abbiamo  avuto Mario Gabba, Alberto Matta, Giuseppe Casu, Alessandro Poma, Marcello Porcu, Gianni Gianeri, Jian Feng, Tonino Pinna, Antonio Di Silvio e Riccardo Dessi e, fra gli stranieri, Wang Gang, Dean Seselja e Denis Chubarov».    

Attualmente quanti pongisti avete?

«Circa trenta, i quali spesso disputano, oltre ai campionati, gare in tutto il territorio nazionale, formandosi cosi non solo a livello tecnico, ma anche sotto l'aspetto culturale e umano. Dietro gli agonisti stiamo cercando di riorganizzare il Centro di Avviamento allo Sport, diretto da mia figlia Francesca, con l’aiuto di Nicola Pisanu. Per il futuro speriamo di trovare una sponsorizzazione, che permetterebbe senz'altro di valorizzare meglio il lavoro che dirigenti e allenatori effettuano con molta passione, ma con pochi mezzi, e sarebbe senza dubbio anche un'ottima pubblicità per la nostra cittadina».

La squadra di serie B di fine anni 80 da sinistra Patrizia Curreli Magda Pisano Francesca Saiu e Simona SelvajpgCom'è composto il vostro staff tecnico? 

«Come già detto è diretto dal nostro head coach Francesca Saiu, coadiuvata da Pisanu e dall’innesto di due sparring come Marco Sarigu e il nostro nuovo acquisto Sonja Ivanova. Possiamo inoltre contare sulle figure del preparatore fisico Marco Pintus, del massaggiatore sportivo Marco Nibbio e della mental coach Micaela Cara».

Qual è il vostro impianto di riferimento?

«Per anni abbiamo avuto varie sedi, come l'oratorio, vecchie aule scolastiche, appartamenti privati, la vecchia aula consiliare  e addirittura scantinati. Ora possiamo contare sull’utilizzo della palestra comunale per tre volte alla settimana, più due per le gare. Per due volte a settimana abbiamo anche una palestra limitrofa edificata ad hoc per la nostra disciplina. Tutti i giorni ci alleniamo dalle ore 15 alle 19,30 e due giorni, dopo cena, c'è spazio per il settore amatoriale».

Come organizzate i vostri allenamenti? 

«I nostri atleti sono divisi in gruppi, per poter essere gestiti nel migliore dei modi. Il gruppo dell’avviamento, essendo composto da piccolissimi, necessita di maggiori attenzioni, pertanto lo staff è presente almeno con 2/3 persone. Il resto dei nostri giocatori è ripartito per livello di gioco e si allena 4/ 5 volte alla settimana, per almeno due ore/due ore e mezza per ciascuna seduta di allenamento. Per due sessioni alla settimana abbiamo anche sull’ausilio del preparatore fisico e per una del  massaggiatore sportivo e della mental coach».

Siete anche molto operativi nell'organizzazione, quali sono gli eventi che ospitate nel corso della stagione?

«Oltre alla ben nota Coppa Muravera, che ormai ha raggiunto quest’anno la 11ª edizione, altro momento importante  per la nostra società  è  quello del "Memorial Giovanni Cuccu", dedicato al nostro atleta prematuramente scomparso nel 2017 e giunta alla terza edizione. Ultima, ma non ultima, è una manifestazione di propaganda locale, il "Muraverino"».

La squadra promossa in C2 da sinistra Gianluca Mattana Luciano Saiu Mario Gabba e Francesco MurruA proposito della Coppa Muravera, come avete deciso di organizzarla per la prima volta e cosa rappresenta per voi?

«È un progetto immaginato da me e pensato da molti anni, che abbiamo realizzato nell'ultimo decennio. Mi fa piacere ricordare che fra i partecipanti siano stati protagonisti giocatori del calibro  di Carlo Rossi, Matteo Mutti, Antonino Amato, Jordy Piccolin e addirittura lo slovenoDarko Jorgic. Speriamo che nei prossimi anni chi ha calcato la scena o chi si accinge a farlo possa essere protagonista del tennistavolo ai massimi livelli».

Quest'anno avete dovuto rassegnarvi a un'edizione in forma ridotta, con la sola gara femminile di singolare?

«Sì purtroppo l’emergenza sanitaria ci ha costretto a rivedere la formula e il numero dei partecipanti, ma la grande voglia e passione ci ha convinto comunque a non rinunciare all’organizzazione».

Quali ritieni che siano le prospettive future della manifestazione?

«Al momento possiamo senz'altro affermare che, al fine di darle continuità, sarà varata anche la 12ª edizione. Abbiamo alcune idee che ora teniamo ancora per noi, ma la volontà è di proporre un evento anche a carattere internazionale, come è già stata in passato».

Perché avete deciso di partecipare al progetto Scuole di Tennistavolo, cosa ne pensi e quali tipi di vantaggi ritieni che possa garantire alla vostra società?

«Abbiamo partecipato alle varie attività/incontri proposti dalla Federazione che abbiamo trovato assolutamente interessanti e utili. I formatori Levon Zakarian e Federico Puglisi sono stati esaurienti nelle proposte e di grande supporto su alcuni aspetti che inizialmente non erano stati chiari. Fra i vantaggi c'è sicuramente quello di aver ricevuto una preparazione e un'idea di organizzazione più efficace, che ci permetterà di avere un appeal che forse a questa disciplina manca».

Quale sarà l'organizzazione della vostra Scuola, a quali target vi rivolgerete e quali servizi offrirete ai vostri utenti?

«La Scuola seguirà il modello che già è stato impostato, cercando di implementarlo ulteriormente, grazie anche ai consigli e alle indicazioni ricevuti attraverso gli incontri sostenuti con i tutor. Cercheremo di completare il target, coinvolgendo più settori possibili, grazie allo staff tecnico che si è allargato  e potendo contare su figure nuove che offrono maggiori servizi rispetto a quelli finora proposti, come i già citati preparatore fisico, massaggiatore sportivo e mental coach».

Foto 1: la squadra che nel 2004 ha portato alla bella della finale scudetto il Castel Gofredo, da sinistra Stefania Bosi, Wang Yu, Maria Rita Pilloni e Liu Yuan

Foto 2: il team di B1 della stagione 2017-18, da sinistra Stefano Macis, Nicola Pisanu e Simone Boi

Foto 3: il futuro del Muravera, Alessandra Stori e Francesca Seu

Foto 4: la compagine di serie B di fine anni '80, da sinistra Patrizia Curreli, Magda Pisano, Francesca Saiu e Simona Selva

Foto 5: la squadra promossa in C2, da sinistra Gianluca Mattana, Luciano Saiu, Mario Gabba e Francesco Murru