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Athletic Club di serie A2 femminileLa sospensione anticipata dei campionati ha consegnato all'Athletic Club Genova una doppia ammissione alle categorie superiori. A ottenere il pass sono state le compagini di A2, composta da Zoya Suprunova, Larissa Lavrukhina, Sonia Collia e Alessia Cannella, che prima dell'ultimo concentramento era seconda nel girone B, alle spalle della Brunetti Castel Goffredo, avente già la prima squadra in A1, e di B, formata da Dana Saporta, Giulia Sobrero, Joanna Marie Mirisola e Maja Cuturilo, che guidava il girone E. Bilancio ricco di sorrisi, dunque, per la società del presidente Arnaldo Morino.

Presidente, meglio di così non avrebbe potuto andare?

«In A2, in realtà, i giochi erano ancora aperti, perché nell'ultimo concentramento avremmo affrontato il Tennistavolo Torino B, che ci inseguiva staccato di un punto, e l'A4 Verzuolo - Etea, che era a due lunghezze da noi. C'erano, insomma, le possibilità per più di un ribaltone. Il nostro girone è stato senza ombra di dubbio il più equilibrato dei tre, con quattro team di ottimo livello pronti in ogni occasone a darsi battaglia».

La A1 era nei vostri piani?

«Non lo era, ci eravamo prefissati la salvezza e in effetti nel nostro girone le cose avrebbero potuto andare a finire diversamente, nel bene e nel male. Ci sono state parecchie partite sul filo del rasoio».

Non c'era una squadra di riferimento?

«Lo sarebbe stato Castel Goffredo se Nicole Arlia fosse stata impiegata con maggiore continuità. Senza di lei in campo i pronostici diventavano più aperti. Contro di loro abbiamo perso per 4-1, ma Collia non stava bene e nell'ultimo singolare ha anche rinunciato».

Il vostro organico è ormai consolidato e Suprunova è stata l'indiscussa mattatrice, con dodici successi in quattordici partite.

«Zoya è sempre da prendere con le molle e non regala nulla a nessuno. Il suo bilancio avrebbe potuto anche essere migliore, se nella gara pareggiata contro Verzuolo, non fosse stata superata per 3-2 da un'ottima Ileana Irrera, dopo essere stata avanti per 2-0. Anche l'anno scorso in A1 è riuscita a prendersi qualche soddisfazione. Si è allenata abbastanza e ha fatto anche da sparring ad altri, trascorrendo parecchie ore in palestra»

Soddisfatto anche di Lavrukhina?

«Con qualche alto e basso in più rispetto a Suprunova, ha portato a casa i punti che doveva. Complessivamente nel corso della stagione ha avuto qualche problema in più ad allenarsi, ma ha fatto fino in fondo la sua parte, con grande serietà. Peccato che nella sfida persa per 4-2 a opera del TT Torino sia stata battuta alla "bella" da Manuela Daniele. Avremmo potuto pareggiare. Contro Verzuolo è stata brava, dopo essere stata ripresa da 2-0 a 2-2 da Anna Coates, a imporsi al quinto».

Collia ha fatto un po' la storia dei vostri colori?

«È sempre stata con me e la conosco fin da quando aveva nove anni. Considerando che si allena veramente poco, ha reso anche oltre le attese, confermando il suo talento straordinario. Se si fosse dedicata anima e corpo al tennistavolo, sarebbe stata un'atleta da Nazionale. Cannella era la quarta giocatrice e contro l'Auxilium Cuneo ha fatto il suo dovere, battendo Anna Panataro».

Venendo alla B, avete utilizzato con il contagocce Dana Saporta?

«Solo nel primo concentramento e forse sarebbe tornata in campo nell'ultimo, per garantirci il diritto di giocare i playoff. Dana è una pongista forte per la A2 e dunque in B non ha avversarie. Anche Giulia Sobrero è stata brava e ha ceduto solo il primo singolare della stagione, per aggiudicarsi i dodici successivi. È andata un po' a corrente alternata la 14enne Mirisola, che avrebbe potuto avere uno score migliore, e ci ha dato una buona mano la veterana Cuturilo. Complessivamente, pur in assenza di Saporta, le altre tre ci hanno fatto stare tranquilli».

Quali sono le prospettive per la A1?

«Valuteremo le varie situazioni, in questo momento trovare le risorse finanziarie non è facile per nessuno. È complicato parlare con chiunque e ci sono ovviamente altre priorità. Cercheremo poi di capire quale sarà la formula del prossimo  campionato e anche degli altri. Potremmo avere due squadre in A2 o una in A1 e una in A2. Prenderemo una decisione in prossimità della data d'iscrizione. Anche due anni fa, quando abbiamo scelto di disputare la massima serie, le possibilità di farla si sono verificate all'ultimo momento».

Passando alla stretta attualità, quando riaprirete il vostro impianto di via Spataro?

«Lunedì prossimo, se non ci saranno contrordini. Per riuscire a transennarli tutti, rispettando tutte le distanze di sicurezza, monteremo tre tavoli. Si giocherà su prenotazione, per fascia oraria, con una pallina su ogni tavolo, e terremo un registro delle presenze. Oggi effettueremo una videoconferenza con tutti i soci e ci organizzeremo per bene. Sarà un ben modo per rimetterci in moto».

Nella foto da sinistra Larissa Lavrukhina, Zoya Suprunova, il presidente Arnaldo Morino, Sonia Collia e la riserva Laura Pastorino