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Marcozzi Cagliari Blu 2019 2020La Sardegna torna ad avere due squadre in serie A1 maschile. Dopo un anno di assenza, nella prossima stagione si ricreerà l'accoppiata, composta dal Tennistavolo Norbello, che alla data di sospensione era prima nel girone B di A2, e la Marcozzi Cagliari Blu, che ha chiuso seconda il girone A, dietro il Tennistavolo Reggio Emilia Ferval. La squadra del presidente Raffaele Curcio ha avuto il suo trascinatore nel nigeriano Shola Oyetayo, autore del 76,5 % di vittorie. Si sono fermati al 65 Stefano Tomasi e al 57,9% Maxim Kuznetsov.

Presidente, possiamo dire "tutto è bene quel che finisce bene"?

«In effetti abbiamo approfittato della decisione del Consiglio Federale di promuovere le prime due. Il nostro obiettivo di inizio anno era di risalire. Ci siamo riusciti rientrando dalla porta di servizio, ma siamo soddisfatti lo stesso. Riteniamo che la A1 sia la categoria di nostra competenza».

Puntavate a contendere il primo posto a Reggio Emilia?

«Quello era il proposito. Loro erano favoriti, ma pensavamo di giocarci la leadership negli scontri diretti. Invece ci siamo aggiudicati l'unico dei due disputati e abbiamo perso molti punti per strada nelle altre gare».

Due pareggi con Castel Goffredo e due sconfitte contro Apuania Carrara e Romagnano hanno pesato parecchio nel vostro bilancio.

«Purtroppo sì. Stefano Tomasi, che avrebbe dovuto essere il nostro punto di forza, per molte vicissitudini, soprattutto extra pongistiche, non ha reso secondo le attese. All'andata contro Castel ha ceduto a Marco Bressan e, in occasione delle due battute d'arresto, ha terminato senza successi. È stata un'annata storta, che non intacca per nulla la sua professionalità».

La nota lieta è stata Oyetayo?

«Shola in A2 è capace di fare la differenza e ha collezionato parecchie doppiette. Quest'anno ha messo la testa a posto e si è comportato molto bene anche durante la settimana. Per noi è molto importante che gli stranieri si mettano a disposizione come sparring e aiutino i nostri ragazzi del settore giovanile negli allenamenti e lui ha assolto ottimamente anche questo ruolo».

Riguardo a Kuznetsov?

«È una bellissima persona, che fa sempre quello che deve. Non possiamo rimproverargli nulla».

Vi aspettavate di più da Paul Eugen Mladin?

«In effetti è stata una meteora. Ha partecipato alla prima giornata, nella quale abbiamo prevalso per 4-2 sul Villa d'Oro, perdendo per mano di Matteo Gualdi e superando Marco Sinigaglia, poi ci ha telefonato per dirci che non sarebbe più potuto venire. Ce ne siamo fatti una ragione, anche perché non sarebbe rimasto qui con noi in settimana, studiando all'Università in Romania».

La vittoria per 4-2 sul campo di Reggio Emilia è stata la partita perfetta?

«È stata senza dubbio la prestazione di squadra più convincente, perchè siamo stati in svantaggio per 2-0 e abbiamo infilato quattro singolari consecutivi, con Shola su Ferrini e Seretti, Tomasi su Crotti e Kuznetsov su Ferrini».

La prossima A1 vi vedrà dunque ai nastri di partenza?

«Assolutamente sì, non ci siamo mai tirati indietro e mai lo faremo».

Con quali ambizioni?

«Nella scorsa stagione siamo retocessi, questa volta faremo tutto il possibile per salvarci senza proccupazioni».

Avete già qualche idea sul team che schiererete?

«Purtroppo non potremo ancora contare su Carlo Rossi, che ha scelto di continuare ad allenarsi in Germania a Ochsenhausen e ha firmato in campionato per il Salisburgo nell'Austria Bundesliga. Farà dunque un'altra esperienza all'estero e sono certo che crescerà ancora. Degli atleti di quest'anno ci saranno numerose conferme per la squadra di A2. Oyetayo e Kuznetsov rimarranno con noi e abbiamo chiesto la disponibilità anche a Tomasi.  La compagine di A1 sarà costruita da zero. Ci stiamo guardando attorno e abbiamo già avviato parecchi contatti. Di sicura c'è solo la guida tecnica, affidata a mio figlio Stefano».

Nella foto da sinistra Maxim Kuznetsov, Stefano Tomasi, Paul Eugen Mladin e Shola Oyetayo