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SantEspedito Napoli serie A2 2019 2020Colpo inatteso. La matricola Sant'Espedito Napoli ha capitalizzato al meglio il secondo posto conquistato nel girone B della serie A2 alla sospensione del campionato, alle spalle del Tennistavolo Norbello, per centrare l'ammissione per la prima volta  alla A1. Per la squadra del presidente Paolo Persico e del tecnico Davide Guidone si è trattato del secondo salto di categoria consecutivo, dopo la promozione a punteggio pieno dalla B1 dello scorso anno. Protagonisti sul campo sono stati il 17enne Marco Cappuccio, il 18enne Francesco Palmieri e il 21enne lituano Benas Skirmantas.

Coach Guidone, il risultato ha sorpreso anche voi?

«Assolutamente sì. Abbiamo incominciato il campionato con tutti i dubbi del caso e l'obiettivo massimo era la salvezza. Ritenevo che il Norbello, l'Antoniana Pescara e il Torre del Greco fossero più forti di noi. Sono stato piacevolmente smentito. Dirò di più, se qualcuno qualche anno fa mi avesse detto che avrei allenato in A1 mi sarei messo a ridere».

Francesco era già stato uno degli autori della vittoria in B1.

«È con me dal 2016 e l'anno scorso era stato bravissimo, imponendosi in 25 singolari sui 30 disputati. Crediamo molto in lui e non potevamo non confermarlo. Abbiamo poi puntato su Marco, che è uno dei giovani più interessanti del panorama italiano. Era già stato compagno di Palmieri nel 2015/2016 allo Stet Mugnano in B2 ed era felicissimo di tornare a giocare nello stesso team».

La scelta dello straniero come è caduta su Skirmantas?

«L'ho portato io in Italia attraverso un agente tedesco che conosco. Aveva militato per stre stagioni nella Regional League in Germania e mi avevano parlato bene di lui. Lo abbiamo fatto venire una settimana a gennaio 2019, ci è piaciuto e abbiamo pensato d'ingaggiarlo».

Quando avete capito che avreste potuto lottare per il primato?

«Nella terza giornata di andata abbiamo affrontato Torre del Greco in casa e ci siamo imposti nettamente per 4-1, con tre 3-0 e il solo 3-2 di Palmieri su Marco Prosperini. Da quel momento abbiamo avuto la consapevolezza che potevamo battere qualsiasi avversario».

C'è spazio per qualche recriminazione in un campionato talmente positivo?

«Abbiamo pareggiato per 3-3 contro il Norbello e in quell'occasione, sul 2-1 per noi, Cappuccio ha ceduto alla "bella" a Negrila. Purtroppo era sofferente alla schiena e chissà, forse in condizioni ottimali ce l'avrebbe fatta e in quel caso avremmo vinto. Nel turno successivo abbiamo impattato nuovamente a Pescara e Marco per quei problemi fisici ha dovuto rinunciare alla sfida con Mattia Galdieri. D'altro canto, quando si hanno i giocatori contati problematiche del genere vanno messe in conto».

Nonostante tutto, siete rimasti l'unica compagine imbattuta della A2, assieme al Norbello.

«A Casamassima, ospiti del Tennistavolo Ennio Cristofaro abbiamo rischiato moltissimo e alla fine ci è andata di lusso. Eravamo in svantaggio per 3-0 e siamo riusciti ad aggiudicarci i tre singolari rimanenti. Siamo tornati a casa contenti come se avessimo vinto».

Dispiaciuto di non avere potuto riaffrontrare la capolista al ritorno?

«Un po' sì, saremmo stati sfavoriti, ma non saremmo partiti battuti. Avremmo avuto una chance teorica di arrivare primi. Girava anche la voce che il numero uno cileno del Norbello, Juan Lamadrid, in quell'occasione non ci sarebbe stato».

Presidente Persico, cosa significa per voi questa salita in A1?

«Il punto più alto della nostra storia e dunque una grande soddisfazione, che sarà di stimolo per dare alla società un carattere più aziendale, rafforzando il gruppo dirigenziale, puntando su un impianto più grande e allargando le leve».

Dal punto di vista proprio dell'impianto, come sarete organizzati?

«La palestra della Scuola Cairoli, che era omologata per una questione di centimetri per la A2 e in questi anni è stata il nostro fortino, non sarebbe più stata utilizzabile nella massima serie. Ho trovato nel centro di Napoli una struttura privata, con possibilità di pubblico, anche se in questo periodo sarà assente, dove sposteremo tutta l'attività della società. In tal modo saremo svincolati dalle chiusure scolastiche. Se ci saranno le condizioni, vorrei partire con gli allenamenti già nel mese di giugno».

Squadra che vince non si cambia?

«Confermeremo il terzetto che ci ha portato in A1 e ci stiamo guardando attorno per potenziare l'organico con un numero 1 straniero. Cercheremo di rendere più competitiva anche la compagine che ha raggiunto la B1, che allinea, fra gli altri, il nostro talentino Giuseppe Calarco».

Quale sarà l'obiettivo in A1?

«Vogliamo salvarci per dare continuità al nostro progetto e, magari, provare dal prossimo anno a garantirgli un salto di qualità, ampliando la compagine degli sponsor. In quest'ottica c'impegneremo per avere una maggiore visibilità sugli organi d'informazione. In città e in Provincia c'è un'ottima tradizione di tennistavolo e dobbiamo fare reinnamorare le persone del nostro sport».

Nella foto da sinistra Benas Skirmantas, Francesco Palmieri, il tecnico Davide Guidone e Marco Cappuccio