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Tennistavolo Norbello A2 maschile 2019 2020Dopo la retrocessione dello scorso anno, il Tennistavolo Norbello ha impiegato lo stretto necessario per tornare in serie A1. Alla prima opportunità utile, la squadra del presidente Simone Carrucciu, formata dal cileno Juan Lamadrid, da Francesco Calisto, Catalin Daniel Negrila e Lorenzo Ragni e allenata da Eliseo Litterio, ha tagliato il traguardo, essendo in fuga nel girone B della A2 a tre giornate dal termine, quando il campionato è stato sospeso. 

Presidente, il vostro obiettivo era uno solo?

«Volevamo assolutamente risalire in A1 e, al di là della decisione federale, la nostra posizione era piuttosto tranquilla, anche se non avevamo ancora la matematica certezza di chiudere al comando. C'erano tutte le condizioni per completare in bellezza il nostro percorso».

Il vostro trait d'union in campo rispetto allo scorso anno è stato Negrila?

«È un uomo molto importante per le sue qualità tecniche, tattiche e di gestione del gruppo. Non dimentichiamoci che Catalin è uno dei migliori coach che abbiamo in Italia, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile. Due anni fa aveva deciso di rimettersi in gioco, dopo aver chiuso con Verzuolo, ed è entrato a far parte della nostra famiglia. La collaborazione con lui si è rivelata molto proficua».

Sul fronte staniero, come avete deciso di affidarvi a Lamadrid?

«Lo abbiamo scelto, perché è un atleta giovane in grande progresso e poi io ho un amore particolare per il Sud America. Non nascondo che abbiamo dei progetti in quella zona del mondo anche in vista del prossimo campionato. Altro aspetto fondamentale era che Juan avesse deciso di rimanere in Italia, e infatti si allenava al Centro Federale di Formia e veniva a Norbello per preparare le partite e giocare. I numeri non mentono e le sue 16 vittorie su altrettanti incontri disputati hanno garantito minori pressioni ai suoi compagni, che hanno potuto sempre esprimersi al meglio delle loro possibilità».

Anche la fiducia concessa a Ragni è stata ben riposta.

«È partito in sordina per via di un intervento chirurgico alla schiena, che ha subìto a fine agosto. Si è rimesso in carreggiata, confermandosi un professionista serissimo, ed è riuscito a dare il suo apporto alla causa. Peccato che sul più bello per lui si sia interrotta la stagione. Nonostante le difficoltà non si è mai tirato indietro. Aveva una voglia matta di andare in A1, nella quale non aveva mai giocato, e quest'anno vivrà la sua prima esperienza».

Per quanto riguarda il giovane Calisto?

«Si è rivelato un ragazzo di un'educazione straordinaria e quando è sceso in campo è stato determinante con i suoi successi. Si è inserito molto bene all'interno del gruppo e ha contribuito a creare quell'atmosfera positiva che è stata una delle ragioni dei nostri risultati».

Eliseo Litterio con Lorenzo Ragni e Catalin Daniel Negrila Foto Stefania SerraUltimo, ma non ultimo, protagonista è stato Litterio.

«In panchina con i suoi consigli ha fatto ancora una volta la differenza, da grande maestro qual è, a stretto contatto con Catalin, con cui si è spesso confrontato».

Avete giocato sempre per vincere?

«Non abbiamo mai puntato ad altri risultati, anche nelle due occasioni in abbiamo pareggiato. La prima volta è stata in casa del Sant'Espedito Napoli e la seconda davanti al nostro pubblico contro gli Alfieri di Romagna, quando però eravamo privi di Lamadrid».

Vi siete fatti valere anche in Europa.

«In TT InterCup l'ottima fase a gironi ci ha permesso di qualificarci all'Elite League, la manifestazione di maggior prestigio. Nei quarti purtroppo l'assenza di Calisto ci ha impedito di accedere alla Final Four. Sarebbe stata la seconda della nostra storia, dopo quella del 2015».

Avete festeggiato sul web il ritorno in A1?

«Certoamente, abbiamo fatto un brindisi tutti insieme. Sulla piattaforma Zoom eravamo collegati in una ventina, abbiamo piacevolmente chiacchierato e ho ringraziato tutti. Ancora una volta è emerso un grande spirito di gruppo. Sempre su Internet abbiamo organizzato, durante questa quarantena, degli incontri nell'ambito della trasmissione "Tennistavolando gialloblù". Ci siamo divertiti e abbiamo coinvolto un po' tutti. È stato un modo per mantenere quel contatto fra componenti della stessa famiglia, che contraddistingue sempre i nostri rapporti».

Cosa vedi nel vostro futuro?

«Saremo certamente al via della A1 maschile e siamo orgogliosi di tornare a essere l'unica società in Italia ad avere un team in entrambi i massimi campionati di uomini e donne. Punteremo a disputare una stagione dignitosa, mantenendo la categoria senza patemi, con l'entusiasmo che sempre mettiamo in ciò che facciamo. Stiamo lavorando per avere in squadra due stranieri, oltre a Negrila e a Ragni, che rimarranno con noi. Sarebbe bello ritagliare uno spazio anche per Calisto, compatibilmente con i suoi impegni di studio».

Nelle prima foto da sinistra Lorenzo Ragni, Francesco Calisto, il presidente Simone Carrucciu, Juan Lamadrid e Catalin Daniel Negrila; nella seconda il tecnico Eliseo Litterio in un timeout fra Negrila e Ragni