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Tennistavolo Reggio Emilia Ferval A2 2019 2020 ammessa alla serie A1Stava confermando le ambizioni mai celate, fin dal momento dell'allestimento della squadra. Il Tennistavolo Reggio Emilia Ferval a tre giornate dalla fine del campionato stava guidando il girone A della serie A2 e la decisione della Federazione di sospendere la stagione e di riconoscere la promozione alle prime due ha ammesso all'A1 il quartetto composto da Mattia Crotti, Stefano Ferrini, Damiano Seretti e Luca Ziliani e guidato dal tecnico Liu Wen Yu, sempre affiancato dal presidente Paolo Munarini.

Presidente, ci avete creduto fin dal primo giorno?

«L'obiettivo era di disputare il migliore campionato possibile, avendo a disposizione una compagine competitiva, e i ragazzi hanno onorato l'impegno di essere protagonisti al massimo livello, a differenza delle scorse stagioni, nelle quali puntavamo a fare bene, ma senza avere il proposito dichiarato di salire di categoria. Avendo chiuso al comando anche l'andata, abbiamo conseguito il diritto di partecipare alla Coppa Italia. Pur privi di Seretti, abbiamo ottenuto un successo ai danni del Tennistavolo Genova Cervino, chiudendo quinti. Insomma, ha funzionato tutto nel modo migliore».

A proposito della rosa, come l'avete costruita?

«All'inizio avevamo la necessità di sostituire il cinese Wei Dianren, si è presentata l'opportunità d'ingaggiare Mattia e l'abbiamo colta al volo. Riguardo a Damiano, non aveva ancora trovato una sistemazione alla fine di giugno e gli abbiamo offerto d'iniziare un rapporto di collaborazione con noi. Avevamo già confermato Stefano, autore di una buona stagione, e Luca, che un uomo squadra indispensabile per la nostra società».

Al di là del valore dei singoli, il gruppo è stato il punto di forza?

«È proprio vero, abbiamo scelto degli atleti che si conoscono bene e stanno bene insieme. Non è un caso che l'ultima partita ufficiale a Torino sia stata tre mesi fa e che da allora si siano sempre tenuti quotidianamente in contatto».

Vi dispiace di non avere avuto il tempo di provare a prendervi la rivincita nei confronti della Marcozzi Cagliari, che è stata l'unica a battervi?

«Un po' sì. Proprio ieri (sabato, ndr) avremmo dovuto giocare in casa loro l'ultima gara del girone di ritorno, che avrebbe potuto essere decisiva per il primo posto, e i ragazzi sul nostro gruppo WhatsApp si sono scambiati dei messaggi e hanno vissuto l'incontro come se si svolgesse effettivamente. Mi hanno detto che è finito sul 4-2 per noi. Naturalmente è uno scherzo, una cosa per ridere, che dà l'idea della bella atmosfera che regna al nostro interno».

Per voi si tratta di un ritorno nella massima serie?

«Sono presidente dal 1998, quando ho portato a Reggio Emilia la società, ed eravamo già stati per due anni nell'allora serie A unica, raggiungendo nel 2001 la semifinale scudetto, persa contro la Marcozzi, prima di rinunciare alla categoria».

State già lavorando in vista del prossimo campionato?

«Il quartetto che ha ottenuto questa promozione rimarrà con noi al completo e poi valuteremo le opportunità per partecipare alla A1. È chiaro che dovremmo rinforzare l'organico con un numero 1 straniero. Aspettiamo di capire quale sarà il numero dei team coinvolti, quale formula sarà adottata e quali saranno le risorse messe a disposizione dagli sponsor.

Cosa intendi dire?

«Vogliamo che il progetto prosegua nel suo complesso. Il nostro club ha una sessantina di soci ed è ben radicato sul territorio. Abbiamo bisogno della prima squadra, possiamo però contare anche su un bel settore giovanile e su un movimento amatoriale importante. La nostra palestra di via Mazzacurati 11, che è dedicata esclusivamente al tennistavolo, è sempre piena».

Significa che siete abituati a non fare il passo più lungo della gamba?

«Esattamente, in questi 20 anni per due volte abbiamo avuto la possibilità di salire in A1, essendoci classificati secondi e avendo le prime già la squadra in serie A, e abbiamo detto no, perché non c'erano i presupposti. Prima di tutto vogliamo continuare a svolgere l'attività di base».

Ci sarà il due senza il tre?

«Vorremmo che questa volta fosse diversa e ci terremmo fortemente a dare un seguito a un risultato meritato sul campo. Il discorso relativo agli sponsor sarà fondamentale».

Ne state parlando con loro?

«Stiamo pubblicando sulla nostra pagina Facebook i messaggi di felicitazioni per la promozione da parte delle aziende che ci sostengono ed emerge il desiderio di continuare questa bella avventura insieme. Mi auguro che si concretizzi».

Nella foto il Tennistavolo Reggio Emilia Ferval: da sinistra Damiano Seretti, Luca Ziliani, Stefano Ferrini, il presidente Paolo Munarini e Mattia Crotti