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Massimo Oliveri webtrainingDa circa un mese Massimo Oliveri, il preparatore fisico della Nazionale femminile assoluta, sta svolgendo degli allenamenti on line, sulla piattaforma Skype, anche con le altre squadre azzurre, per cercare di aiutare le atlete, in presenza dei rispettivi tecnici, ad affrontare al meglio questo periodo di pausa agonistica, legata all'emergenza sanitaria da COVID-19.

Ciao Massimo, come sta procedendo l'attività e con quali riscontri da parte tua?

«In Italia, anche con la scuola, essendo io anche un insegnante di scienze motorie, non c'era ancora grande esperienza riguardo alle lezioni on line e invece devo ammettere che questa pratica ha aperto spiragli molto interessanti. Le ragazze seguono il lavoro con grande attenzione e partecipazione e l'intensità degli allenamenti è veramente soddisfacente. Su tonificazioni e richiami di lavori che erano già stati svolti in passato, le ho trovate molto pronte. Su Skype si ha la possibilità di vedere determinati movimenti e di avere indicazioni su dinamiche motorie e fisiche riferite agli spostamenti o agli anticipi che possono segnalare aspetti da tenere in considerazione in occasione delle videoanalisi o di quando si tornerà a lavorare al tavolo».

Con le atlete della Nazionale assolute quando vi incontrate?

«Abbiamo programmato due sedute, il martedì e il giovedì al mattino, dalle 10 alle 11,15, con pochissime pause, alle quali partecipa anche coach Maurizio Gatti. Le ragazze hanno già fatto un percorso, ormai sono tre anni che lavorano con me e hanno dei programmi personalizzati da seguire a casa. Ci vediamo ciclicamente e prima degli appuntamenti importanti scendevo al Centro Federale di Terni per fare dei punti della situazione. Prima della sospensione dell'attività ci stavamo focalizzando sull'obiettivo dei Mondiali a squadre e alcuni carichi di lavoro erano già stati ultimati».

In queste settimane su cosa vi state concentrando?

«Soprattutto su un'attività di mantenimento, perché carichi di forza ed esplosività specifici non avrebbero senso, non avendo ancora idea di quando sarà possibile riprendere. In questo momento è molto importante lavorare sull'ampiezza dei movimenti e su alcuni aspetti rieducativi, per esempio la mobilizzazione spalla, l'apertura torace e la sensibilizzazione di movimenti in avanti e indietro, ai quali spesso non si ha abbastanza tempo da dedicare, in presenza di una prevalenza di lavoro al tavolo»

Per quanto riguarda le juniores?

«Con loro e con il tecnico Giuseppe Del Rosso il martedì e il giovedì lavoriamo dalle 15,30 alle 16,30. Anche loro sono ragazze che sono abituato a seguire, sia a Terni sia con un programma specifico. Anche in questo caso stiamo puntando sul mantenimento, insistendo di più, rispetto alle colleghe più esperte, sull'apprendimento e il controllo dei  movimenti».

E con le cadette?

«Ci vediamo subito dopo, dalle 16,30 alle 17,30, e ci sono anche i loro allenatori Joze Uhr e Sebastiano Petracca, riservando parecchio spazio all'osservazione e alla correzione, essendo atlete ancora in fase di formazione. Il lavoro è meno orientato sugli aspetti condizionali e più su quelli coordinativi, come la combinazione dei movimenti, l'anticipazione e le differenziazioni dinamiche, che fanno più capo agli apprendimenti di base».

Ritenete che il numero degli appuntamenti settimanali possa aumentare?

«Siamo partiti da due, che stanno comunque dando dei buoni frutti, e non è escluso che si possa pensare anche a un ulteriore impegno».

Ti occupi anche dei Minicadet e dei Cadetti?

«Con i Minicadet ci siamo accordati di vederci il lunedì. In questo caso il gruppo è misto e coinvolge anche i ragazzi. I tecnici sono Rossella Scardigno e Levon Zakaryan. Trattandosi di atleti molto giovani, la fase in cui mostro gli esercizi da effettuare richiede più tempo, anche se tutti ben conoscono determinati movimenti. Con riferimento, invece, ai Cadetti, allenati da Umberto Giardina, abbiamo concordato un programma di lavoro, che stanno seguendo con Umberto e che li sollecita dal punto di vista cardiovascolare e di un'iniziale costruzione di forza. La prossima settimana faremo una videolezione anche con loro, per effettuare una sorta di compendio».

Quando saranno nuovamente possibili gli allenamenti in palestra, quali sensazioni dovranno essere ristimolate?

«In questo momento stiamo curando i movimenti a secco e simulando gli spostamenti, però la parte che manca in uno sport con una sensibilità e una destrezza così fine è quella riguardante il rapporto con la pallina e la racchetta e il rapporto con il tavolo».

Pensi che questa attività on line potrebbe essere adottata, in determinate situazioni, anche quando saremo tornati a una vita normale?

«Pur continuando a rivendicare il lavoro svolto di persona, perché offre possibilità di correzione immediata e cambiamenti rapidi dal punto di vista strategico, programmatico e metodologico, in mancanza della possibilità di trovarsi tutte le settimane, degli incontri via web, per sviluppare allenamenti su capacità specifiche, potrebbero essere molto positivi. Inoltre, è opportuno ricordarlo, assieme ai colleghi Domenico Ferrara e Matteo Quarantelli, è stato possibile realizzare una playlist, dedicata all’attivazione/riscaldamento, pubblicata sul Canale Youtube della FITeT (https://www.youtube.com/watch?v=1Ho7H3Z24TE&list=PLNebA1bYy4tTYi15Pe0HWlFej_BbH2EFB) al fine di rendere disponibile il nostro complesso di esercizi e strategie a tutti i praticanti. Altri contributi seguiranno, anche per contribuire al processo di formazione e aggiornamento degli operatori delle Scuole Tennistavolo».