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Daniele Pinto Jordy Piccolin e Luigi RoccaNonostante il periodo d'isolamento, l'attività fisica non manca nelle giornate di Daniele Pinto, Jordy Piccolin e Luigi Rocca (nell'ordine da sinistra nella foto), che, dopo la chiusura del Centro Federale, stanno vivendo la loro quarantena esclusivamente in un appartamento a Formia.

«Ogni giorno - racconta Pinto - svolgo una seduta di videoanalasi via Internet con il tecnico della Nazionale Antonio Gigliotti. Rivediamo insieme le mie partite, alcune più vecchie e altre più recenti, per capire cosa sia migliorato nell'ultimo periodo di allenamento o su cosa dovremo lavorare non appena ci sarà la possibilità di tornare al tavolo. Per quanto riguarda la parte fisica, ho iniziato questo periodo di pausa allenandomi una volta al giorno e successivamente sono passato a due sessioni. Da quando non abbiamo più potuto utilizzare la sala pesi al Centro Olimpico, ci siamo organizzati, ordinando degli atttezzi su Internet, e abbiamo creato la nostra minipalestra qui a casa. Vado spesso a correre ed effettuo anche delle ripetute e degli scatti. Il nostro preparatore atletico Vincenzo Scipione ci ha preparato un programma piuttosto vario, che cambia ogni giorno e ci permette di non annoiarci. Purtroppo manca l'attività al tavolo da metà marzo. Ritengo che questo momento particolare possa essere utile per migliorare qualcosa sotto l'aspetto fisico, che l'intenso calendario agonistico ci aveva impedito di curare. Avendo gare in stretta sequenza, non potevano aumentare troppo i carichi di lavoro. Speriamo ai primi di maggio, vedendo come si evolverà la situazione, di poter, almeno noi della Nazionale, riprendere gli allenamenti, seguendo le precazioni e rispettando le distanze».  

Alla videoanalisi si sottopone tutte le mattine anche Piccolin:«Prima d'iniziare, Antonio mi dice quali siano gli aspetti cui prestare particolare attenzione nel corso del match che andremo a esaminare e, mentre scorrono le immagini, ci soffermiano soprattutto su quei colpi che avrebbero rischiesto una gestione differente, per garantire una soluzione migliore. Si tratta di un lavoro molto utile, che svolgo molto volentieri, per evitare di commettere gli stessi errori qualora mi capitasse di affrontare lo stesso avversario o mi trovassi nella stessa situazione contro altri giocatori. Il nostro mental coach Alberto Cei, in un incontro che abbiamo avuto con line tutti insieme, ci ha poi invitati a dedicare un po' di tempo durante la giornata alla visualizzazione mentale di una partita, che consente di mantenere vive le sensazioni provate, familiarizzare con esse e arrivare preparati a una gara, migliorando in questo modo le prestazioni. Fisicamente mi alleno anch'io per due volte al giorno. Rispetto ai mie compagni, forse sono più abituato alla mancanza del tavolo. Nel 2019 sono stato fermo per quattro mesi (a causa di una mononucleosi, ndr) e in quell'occasione avevo dovuto interrompere completamente ogni attività, non potendo sudare, questa volta almeno mi sto mantendendo in forma. Mi dispiace, perché dopo la ripresa del dicembre scorso, avevo ottenuto degli ottimi risultati e ora sono di nuovo bloccato. Per esperienza so comunque che, quando potrò ricominciare a prendere una racchetta in mano, la motivazione sarà alle stelle».

Rocca, che è in una fase della carriera in cui è ancora un atleta, ma ha anche iniziato a fare il tecnico, ha un programma giornaliero un po' differente:«Seguo Daniele e Jordy mentre si allenano e personalmente mi tengo in movimento, ma svolto un'attività meno intensa della loro. Per il resto mi dedico alle faccende domestiche. Fondamentalmente sono io a cucinare, me la cavo bene con i primi, ma anche con i secondi. Prima di venire a Formia, ero in Sardegna e, vivendo da solo, avevo dovuto abituarmi alla vicinanza dei fornelli. Stando all'interno del Centro Federale, non cucinavo più da cinque anni e mi è piaciuto rimettermi alla prova. Con Dani e Jordy siamo molto affiatati e nel corso della giornata non mancano momenti di condivisione, oltre ai pasti, con i videogiochi o le serie tv. Stiamo cercando di adattarci al meglio a questo periodo particolare, è chiaro però che tutti non vediamo l'ora di rientrare in palestra. Speriamo che il mese di maggio ci porti delle buone notizie».