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Top Spin Messina in finale scudetto 2018 2019Per la prima volta nella sua storia ai playoff e subito in finale scudetto. La Top Spin Messina, dopo la vittoria per 4-2 nel match di andata sui campioni d’Italia dell’Apuania Carrara, è stata protagonista di una partenza bruciante al Palasport di Avenza e ha chiuso la questione qualificazione al termine dei primi tre singolari, aggiudicandosi poi la sfida con il punteggio di 4-0.

Come già in gara-1, ad aprire le ostilità sono stati Aliaksandr Khanin e Marco Rech Daldosso e l’esito è stato lo stesso. L’atleta ospite nel primo set ha avuto uno scatto da 5-4 a 10-4. È stato rimontato fino al 10-8, ma è riuscito a mettere a segno il punto decisivo. Nel secondo parziale l’andamento è stato a tratti simile. Sul 6-8, però, il bielorusso ha innestato il turbo e con cinque scambi di fila in carniere ha impattato la situazione.

Ha continuato a pressare (4-0) e Rech Daldosso è stato bravissimo a risalire la corrente (5-5) e sul 7-7 a procurarsi tre set-point (10-7), sfruttando il secondo. Il bresciano nella quarta frazione dal 3-3 ha assunto il controllo delle operazioni (7-3) e Khanin ha recuperato solo fino all’8-6, cedendo gli ultimi tre punti.

Fra Romualdo Manna e Jordy Piccolin il molisano dell’Apuania ha condotto a lungo nel set iniziale ed è salito sul 10-7. Il bolzanino della Top Spin gli ha annullato le tre palle utili e il braccio di ferro è continuato. Sul 13-12 è stato proprio Piccolin a cogliere al volo la chance.

Manna è scattato bene anche nel secondo parziale (3-1), ma è stato rimontato e dal 3-3 il suo rivale ha preso il sopravvento, mantenendo un margine di sicurezza. Al ritorno al tavolo il pongista locale è ripartito deciso e questa volta è arrivato fino in fondo, accorciando le distanze. Il suo match è però sostanzialmente terminato lì, perché Piccolin è andato in fuga (8-1) e non ha avuto problemi a siglare il 2-0.

Al sogno mancava ancora un punto e lo ha ottenuto il più giovane della compagnia. Antonino Amato contro Jan Zibrat, già suo avversario venerdì scorso nell’ultima sfida, ha esordito senza paura e ha messo in cassaforte i primi due set. Nel terzo la tensione è salita, con lo sloveno sull’orlo della sconfitta e il palermitano vicino al grande traguardo. Si è lottato duramente, come sempre quanto c’è in ballo qualcosa d’importante, e l’azzurro si è procurato un palla per la finale (10-9), che gli è stata annullata. La seconda (11-10) è stata quella dell’apoteosi per il siciliano, che ha consegnato la vittoria alla Top Spin.

Il resto è stato ininfluente. Khanin si è annesso il primo parziale, poi si è assistito a una cavalcata trionfale di Jordy Piccolin, che ha calato il poker esaltante. Gli isolani del presidente Giorgio Quartuccio e del coach Wang Hong Liang, compreso Damiano Seretti, che ha avuto modo di essere decisivo in altre occasioni, dopo la Coppa Italia, potranno dunque concorrere per un altro storico trofeo.

Nell’atto conclusivo aspetteranno la vincente dell’altra semifinale che domani sera, alle ore 19, al Centro Sportivo Bonacossa, opporrà l’Aon Milano Sport all’A4 Vezuolo Tonoli-Scotta. Si ripartirà dal 4-1 dell’andata per i cuneesi.

Aliaksandr Khanin - Marco Rech Daldosso 1-3 (8-11, 11-8, 8-11, 6-11)

Romualdo Manna - Jordy Piccolin 1-3 (12-14, 8-11, 11-5, 2-11)

Jan Zibrat - Antonino Amato 0-3 (5-11, 7-11, 10-12)

Aliaksandr Khanin - Jordy Piccolin 1-3 (11-9, 4-11, 4-11, 4-11)