Campus Estivo Progetto Giovani day 4
- Pubblicato: 15 Agosto 2012

Dopo il riposo del pomeriggio prefestivo, nella mattinata dell’Assunta si è avviato il secondo ciclo di quattro sedute scandite con una sostanziale riproposizione delle routine già sperimentate, ben documentate dal video analista federale Salvatore Di Maria.
Attività motorie orientate allo sviluppo della rapidità di reazione e dell’anticipazione motoria, attività al tavolo orientate alla ricerca della continuità della circolazione della pallina e gestione degli spostamenti.
Nel pomeriggio il lavoro è stato particolarmente orientato a proporre situazioni partita e potenziamento delle situazioni di servizio e risposta.
E’ stata standardizzata una progressione per l’apprendimento delle abilità tecniche di particolare efficacia che permette ai ragazzi una scansione precisa per
• Identificare direzione, traiettoria, velocità e profondità della pallina che arriva,
• prendere posizione (disporre il corpo) allineandosi alla direzione e al punto di “discesa” della parabola della pallina,
• ruotare le spalle, le anche per “assecondare” la spinta degli arti inferiori e creare una “linea” unica fra la racchetta-l’avambraccio-il braccio-le spalle, le anche,
• completare lo “swing” per produrre una accelerazione della racchetta rispetto alla pallina,
• produrre una azione dietro-avanti della racchetta rispetto alla pallina, esattamente nel punto voluto.
Agendo secondo questa sequenza si evita uno degli errori più frequenti e pericolosi, che si manifestano proprio quando i ragazzi debbono destinare tutta la propria attenzione a “seguire” le coordinate spazio-temporali della pallina.
Infatti nel tentativo di seguire la pallina, “bloccano” il proprio movimento cercando poi di recuperare nell’esiguo tempo disponibile, riuscendovi però solo parzialmente.
E così prima di realizzare la situazione target (per esempio realizzare top spin su palla tagliata indirizzata con il cesto) il tecnico si accerta se:
• l’atleta sia in grado di riprodurre una simulazione di impatto della pallina ferma, collocata in un ben preciso punto dello spazio;
• l’atleta sia in grado di agganciare la pallina che tiene e lancia con la mano;
• l’atleta sia in grado di agganciare la pallina che esce da tavolo dopo esservi rotolata;
• l’atleta sia in grado di agganciare la pallina che esce dal tavolo dopo diversi rimbalzi;
• l’atleta, infine, sia in grado di trovare il punto di coincidenza fra il proprio movimento e la pallina che gli viene lanciata dal tecnico.
Per completare e sostenere questa esperienza si prosegue utilizzando una serie di esercitazioni che inizialmente si svolgono sopra il tavolo, hanno precisi riferimenti spaziali (la distanza dalla rete, l’altezza rispetto al piano del tavolo, ecc…), richiedono solo il movimento di avambraccio e mano.
Per poi allontanarsi gradualmente dal tavolo aumentando le difficoltà nell’individuare i riferimenti spazio-temporali, richiedendo il coinvolgimento di tutto il corpo; e più ci si allontana e maggiore diviene la richiesta di allungare la gittata del colpo.