Sarà un derby cinese, lo stesso di quattro anni fa a Londra, ad assegnare il titolo olimpico femminile. Da parti opposte della retina si sfideranno la campionessa uscente Li Xiaoxia e la testa di serie numero 1 e seconda atleta al mondo, Ding Ning.

All’atto conclusivo sono arrivate però in modo totalmente diverso. Li Xiaoxia più che pongista si è rivelata sprinter e non ha lasciato la minima chance (4-0) alla malcapitata giapponese Ai Fukuhara. Con gli incredibili parziali di 11-4, 11-3, 11-1, 11-1 ha evaso la pratica in soli 20’ di gioco, denotando una superiorità imbarazzante. Ding, a dispetto del risultato di 4-1, ha trovato una resistenza ben più che onesta nella coreana del Nord Kim Song I, che ha coronato un torneo decisamente da incorniciare con una prestazione tutta generosità. Nel primo set la cinese sembrava lanciata a contendere la palma della più veloce a Li Xiaoxia (11-5), poi Kim è entrata in partita, andando a condurre per 6-3. Ding è tornata avanti (6-7), ma il finale della seconda frazione è stata tutta della coreana, che si è conquistata due set-point e al secondo ha chiuso sull’11-9.

La cinese, solleticata nell’orgoglio, è scattata a razzo nel terzo set (5-1), ma anche qui la sua rivale ha reagito (6-5) e solo sull’8-6 la favorita è riuscita a completare l’opera (11-6). Sul 2-1 si è rotto l’equilibrio e Ding ha ampliato il margine con facilità (11-3). Le era sufficiente solo più un set per andare a giocarsi l’oro e ha cercato di prenderselo in fretta (5-1). La voglia della Kim di lottare è però uscita ancora allo scoperto (5-5) e anche sul 9-6 la coreana si è riportata sotto (9-8). Non le è bastato e ha annullato pure il primo match-point, non il secondo, con Ding brava a tagliare il traguardo (11-9).

La finale che designerà il nome della nuova regina d’Olimpia sarà domani mattina alle ore 2,30. Prima, alle 1,30 si affronteranno Fukuhara e Kim, per l’assegnazione del terzo gradino del podio.