Sventola il tricolore sul pennone più alto dei Campionati Europei giovanili. Per la terza volta negli ultimi quattro anni l’Italia è salita sul podio a squadre e gli juniores hanno riconquistato il titolo che era già stato loro nel 2013, un anno dopo l’argento dei cadetti. Nella finale, i ragazzi guidati in panchina da Lorenzo Nannoni hanno battuto per 3-2 la Repubblica Ceca, dopo aver trovato la forza di riprendere un confronto che sullo 0-2 sembrava definitivamente sfuggito di mano. Un risultato strepitoso, che esalta un gruppo di atleti in grado di lottare fino all’ultimo punto in ogni partita e un tecnico favoloso, capace come nessun altro di consigliarli e motivarli. Come già in semifinale hanno colto un punto a testa Luca Bressan, che ha dato il “la” alla riscossa, Matteo Mutti, che ha messo in carniere un altro scalpo di prestigio, e Daniele Pinto, confermatosi finisseur di rango. Impossibile dimenticare gli altri due moschettieri Antonino Amato e Gabiele Piciulin, parti integranti del team.

Mutti nel primo singolare ha incontrato Jiri Martinko e, dopo aver recuperato da 1-3 a 4-4, ha subìto quattro punti consecutivi, che parevano aver orientato il primo set. Invece l’azzurro ha rimontato e costretto il rivale ai vantaggi, cedendo solo per 12-10. Il ceco è partito meglio anche nel secondo parziale (6-1) e anche questa volta Matteo è risalito da 2-9 a 7-9. Sull’8-10, Martinko ha messo però a segno l’ultimo colpo. Nel terzo set la musica non è cambiata e Mutti ha dovuto inseguire (1-7), rientrando fino al 9-10. Non è bastato, perché il guizzo conclusivo è stato dell’atleta dell’Est.

Daniele Pinto ha affrontato contro pronostico Thomas Polansky, n. 3 del ranking continentale, e nel primo set ha faticato a opporre resistenza (6-11). Maggiore equilibrio nel secondo (7-7), poi Daniele è schizzato avanti (9-7), ma Polanski l’ha bruciato (9-10). Il piemontese ha annullato il set-point, non il successivo (10-12). Il match è sostanzialmente finito lì, perché il 5-0 per Polanski in apertura di terzo parziale ha compromesso le chance dell’azzurro di prolungare la contesa (4-11).

Sul punteggio di 2-0 per i cechi, sono entrati in campo i numeri 3. Primo set a elastico con Vlastimil Buben avanti per 5-2, raggiunto da Luca Bressan (5-5), ancora in fuga (9-6) e nuovamente appaiato (9-9). Bressan ha neutralizzato un set-point del rivale (9-10) e se n’è procurato uno a favore, sfruttandolo (12-10). All’inizio del secondo parziale Luca ha preso il sopravvento (3-0) e ha proseguito la sua azione di martelllamento (6-1). Buben ha rimontato fino al -1 (8-7), ma un break di 3-0 ha consegnato il set all’azzurro, che ha continuato a dettare legge nella terza frazione (4-2). Il rivale ha pareggiato (4-4), ma ormai Bressan era lanciato verso il successo (11-6).

Mutti non ha mostrato alcuna sudditanza psicologica nei confronti di Polanski, come non ne aveva avuto verso lo sloveno Darko Jorgic, e il primo set è andato via punto a punto. Sull’8-8 Matteo è salito al doppio set-point e al primo tentativo è andato a segno. Nel secondo set la sua marcia è diventata inarrestabile e Polanski ha subìto una durissima lezione (11-1). Da campione qual è ne è uscito con l’orgoglio e la classe, infilando un 11-3 e andando a condurre per 6-2 nel quarto. Dal 5-9 Matteo ha ricucito fino all’8-9 e sull’8-10 ha annullato il primo dei due set-point, ma non il secondo. Si è andati alla “bella” e l’azzurro ha condotto le danze (8-4). Sul 9-5 Polanski ha rosicchiato due punti, prima di arrendersi a un Mutti incontenibile.

Si è deciso tutto fra Pinto e Martinko e Daniele, volato subito sul 4-0, non ha mai avuto tentennamenti (11-5). Anche il secondo set è cominciato nel suo segno (3-1) ed è proseguito sullo stesso trend. L’unica incertezza è stata quando Martinko ha ridotto il gap (8-7), ma Pinto è andato sul 10-7 e ha chiuso alla prima palla utile. Ora o mai più, il ceco ha messo la testa avanti nel terzo parziale (3-1) e non ha allentato la morsa. Sul 3-7 Daniele ha fatto un filotto di 5-0 ed è passato in vantaggio. Sul 9-8 è salito al doppio championship-point e, con il servizio a disposizione, ha regalato all’Italia un bis europeo che entra nella storia.

Podio juniores