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Sta per partire la caccia alla terza Olimpiade per Mihai Bobocica, che ha già partecipato alle edizioni di Pechino nel 2008 e di Londra nel 2012. Il numero 1 del tennistavolo italiano e portacolori dell'Aeronautica Militare disputerà da mercoledì l'Open d'Ungheria a Budapest e la settimana dopo l'Open di Germania a Berlino. Lo abbiamo intervistato, per sapere come si stia avvicinando al momento cruciale del quadriennio e quali siano le prospettive della sua corsa verso i Giochi.

Ciao Bobo, prima di tutto, come ti senti fisicamente e tecnicamente?

«Fisicamente sono in buone condizioni, mentre dal punto di vista tecnico la situazione non è ancora ottimale. Da quando ho recuperato dall'infortunio alla spalla non va ancora benissimo, ma mi sto riprendendo. I mesi di stop mi hanno condizionato abbastanza. Sono stato fermo da novembre del 2014 fino ai Mondiali di fine aprile dell'anno scorso. In più il fatto che qualche partita non sia andata come avrei voluto non mi ha aiutato dal punto di vista del morale».    

Ti sei infortunato nel miglior momento della tua carriera?

«Assolutamente sì, ero al Pro Tour di Svezia e dopo aver vinto il primo turno contro Steger, ho affrontato Pitchford con un male terribile. L'ho battuto lo stesso e sono andato vicino a ripetermi contro Freitas, che ora è numero 8 al mondo. Poi mi sono dovuto fermare».

Cosa ritieni che ti manchi oggi?

«Non moltissimo, devo vincere qualche match e trovare un po' di brillantezza».

Sei il migliore azzurro e tutti si aspettano che tu possa gareggiare a Rio. Senti un po' di responsabilità?

«Certo che la sento, perché l'obiettivo principale sia mio sia della Federazione è di andare alle Olimpiadi. Sto facendo tutto il possibile per riuscirci».

Sei ottimista?

«Lo sono, perché sto lavorando bene e con il nuovo sistema di qualificazione chi rientra nei primi 100 del ranking mondiale dovrebbe avere buone opportunità di farcela. Attualmente sono al 90° posto».

Cosa ti aspetti dall'Open d'Ungheria alle porte?

«Sarò in tabellone e questo è già un aspetto importante. Non dovrò assolutamente perdere con gente che mi stia dietro in classifica e poi vedremo cosa accadrà durante la gara . Se vinci partite tirate, prendi fiducia e magari ti sblocchi e riesci a giocare molto meglio. Il primo turno sarà quello più impegnativo, perché affronterò un atleta comunque forte, che avrà già disputato i gironi e sarà già in possesso del ritmo partita».

Come vedi i tuoi compagni di avventura Niagol Stoyanov e Leonardo Mutti?

«Vedo bene Niagol, anche se ha qualche problemino fisico. Tecnicamente è molto forte e pure lui può centrare il pass olimpico. Leo è indietro in classifica e la sua situazione è più complicata. Le sue chance sono più proiettate in un'ottica futura. Anche lui ha scelto di andare al'estero e ha le qualità per emergere».

Come sta andando la tua esperienza in Austria?

«Fino all'infortunio stava procedendo tutto alla perfezione. Ero quasi il n. 50 al mondo ed ero in continua crescita. Poi le cose sono un po' cambiate, ora sono pronto a risalire. Qui a Vienna le condizioni di allenamento sono ideali, dipende solo da me ritrovare la forma che avevo prima. Mi sto impegnando al massimo».

Mihai Bobocica