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AndyPereiraOlympicsDay1TableTennisHlXT4qyHmRJlA conclusione dei lavori del Consiglio Federale di Sabato 27 Luglio, interamente dedicato al Progetto Tecnico FITeT, abbiamo lungamente e calorosamente chiacchierato con i Direttori Tecnici federali che in questi mesi, da quando sono stati incaricati, hanno lavorato al fianco del Consiglio per promuovere le nuove linee dell’attività del quadriennio Olimpico che culminerà con i Giochi di Rio 2016. Abbiamo tratto l’idea di un impegno molto corposo e strutturato, esito di analisi lucide e molto approfondite, di un confronto molto responsabile non solo fra i tecnici ,ma anche insieme ai dirigenti federali. E quindi abbiamo rivolto a Deniso e Quarantelli una lunga serie di quesiti per conoscere gli aspetti principali del futuro prossimo venturo. Ci ha risposto Patrizio, designato dal suo predecessore ma attuale collega per la pratica giovanile, quale vero portavoce di un Progetto che esprime un complesso di interventi destinati non solo ai nostri atleti Top, ma anche, forse più che in passato, ai nostri migliori giovani e giovanissimi.

 

Per raccontare quali prospettive attendono il tennistavolo italiano, non possiamo che partire dalle sensazioni generate dal grande risultato della squadra juniores maschile Campione d’Europa ….

 

Una grande emozione che ancora abbiamo negli occhi, nella mente. Anche una buona immagine del nostro attuale valore: abbiamo infatti conquistato il titolo dopo un inizio veramente difficile, mostrando, match dopo match, di poter essere veramente competitivi. Abbiamo giocato infatti con i giocatori in alto nel ranking continentale, trovando i punti per affermarci nelle situazioni più difficili. E’ stato veramente bravo Lorenzo Nannoni perché ha saputo mantenere nervi saldi e ben gestire tecnicamente le difficoltà ed i momenti chiave. La squadra in questi anni ha avuto una bella progressione (quinto posto nel 2011, terzo nel 2012, primo nel 2013) e questo rappresenta un obiettivo raggiunto. Oggi questo risultato rappresenta si un punto di arrivo,la conclusione di un lavoro iniziato e portato avanti non solo dai tecnici federali ,ma anche dalle società,dai dirigenti e da tutti coloro che si sono prodigati in qualche modo alla crescita di questi ragazzi, ma anche un punto di partenza. Ora partiamo da questa medaglia per dare respiro a questo nuovo programma,deve essere la base ,la partenza per avviare il mio progetto tecnico.

Sappiamo di poter essere nuovamente competitivi, ma dobbiamo lavorare per guadagnare mentalità vincente. In effetti le gare individuali di questo Campionato d’Europa proprio questo ci hanno segnalato.

Il progetto intende rafforzare un lavoro su quegli atleti che se vincenti a livello giovanile ,dovranno esserlo ancora di più a livello assoluto.

Credo sia giusto sottolineare anche che la squadra fosse formata da cinque atleti di cinque diverse realtà organizzative: evidente, non casuale, espressione delle scelte condotte dal Consiglio Federale in precedenza.

Debbo anche rilevare che oltre le medaglie sia giunto,a livello giovanile, il risultato migliore della storia federale delle Squadre: un trampolino di lancio che ci possa permettere di volare più in alto, facendoci uscire dall’anonimato tecnico ed inserirci di  diritto nell’elite continentale.

 

E quindi partendo dall’analisi della nostra attuale dimensione sportiva, quale Visione dovremmo cogliere quindi nel nuovo Progetto Tecnico Federale?

 

Impegno, serietà, lavoro, metodo, coinvolgimento. Potrei considerare di aver risposto utilizzando queste cinque espressioni. Credo però che Metodo sia quella che meglio esprima l’intenzione di costruire un percorso che consenta ai nostri atleti di crescere e divenire competitivi a livello internazionale. Dovremo applicare Metodo a tutte le fasi delle attività che il Consiglio Federale ha inserito nel Progetto Tecnico: dal reclutamento fino all’Alto Livello. Personalmente mi occuperò delle Squadre Nazionali e della ricerca di risultati nelle più prestigiose competizioni internazionali, agendo con il rigore e la coerenza che tale impegno richiederà. Per poter rendere concreto quanto sto esprimendo, ho domandato di essere nella condizione di poter quotidianamente seguire gli atleti inseriti nella rosa delle Squadre Nazionali. Alcune scelte organizzative che ho proposto rispondono a tale esigenza. Ecco perché dell’importanza di creare una struttura tecnico organizzativa a carattere piramidale adeguata al conseguimento del grande risultato. Credo anche che altre scelte possano avere altri interessanti effetti, incentivando le attività che vengono condotte in tante palestre.

 

 

Quali aspetti rappresentano i principali riferimenti del Progetto federale?

 

Da un punto di vista organizzativo ritengo che i Tecnici delle Squadre Nazionali debbano, quotidianamente o quasi, occuparsi dei giovani selezionati per le Squadre. Il lavoro svolto all’interno delle società è assolutamente prezioso, ma deve essere ulteriormente sviluppato da coloro i quali poi si trovano ad avere responsabilità di risultato nelle competizioni internazionali.

Ognuno dei Tecnici Federali avrà responsabilità di un gruppo definito di atleti con cui lavorare presso una sede di riferimento con l’ausilio di sparring partners federali. Proprio per facilitare la possibilità d’allenarsi, anche lontani dalla loro residenza, verrà disposto per gli atleti, come già gli scorsi anni, un contributo specifico per la frequenza scolastica all’interno di Istituti paritari che offrono programmi speciali.

La scelta delle sedi di allenamento è funzionale non solo alla disponibilità di impianti ed alla concentrazione geografica degli interessati, ma anche ad un criterio di economicità: infatti in tal modo potremo limitare (se non ridurre a 0) i costi di vitto ed alloggio.

Un complesso di scelte destinato ad offrire continuità, frequenza, intensità dell’impegno che non esaurisce il budget federale, lasciando disponibili altre risorse per altre importanti iniziative.

Andremo anche ad incentivare le società degli atleti della rosa delle Squadre Nazionali e del Team Italia (non coinvolti nel day training presso le sedi federali) erogando delle risorse che consentano di poter utilizzare in via esclusiva o parziale, uno sparring partner qualificato per svolgere un programma di almeno 16 h di allenamento a settimana.

 

Spiegaci meglio dove si alleneranno durante la settimana i nostri atleti di interesse delle Nazionali e quali saranno i loro tecnici di riferimento.

 

Posso descrivere sinteticamente l’organizzazione sportiva delle sedi di allenamento della Squadra Nazionale.

 

Sede d’Allenamento Federale di Cagliari

Atleti interessati : Carlo Rossi, John Oyebode e Alessandro Baciocchi (ASD – MARCOZZI)

Tecnico Federale : Valentino Piacentini coadiuvato dal Tecnico di società Massimiliano Mondello (prestazione gratuita per la Federazione)

Sparring partner federale : un atleta (probabilmente straniero) scelto dalla Federazione

 

Sede d’Allenamento Federale di Castel Goffredo

Atleti interessati : Marco Rech Daldosso, Leonardo Mutti, Damiano Seretti, Matteo Mutti, Elisa Armanini, Chiara Colantoni, Le Thi Hong Loan, Cristiana Dumitrache, Luca Bressan e Bianca Bracco (ASD STERLIGARDA CASTELGOFFREDO), Daniele Pezzi (ASD TT ASOLA)

Tecnico Federale : Lorenzo Nannoni e Antonio Gigliotti

Sparring partner federale : due atleti (probabilmente stranieri) scelti dalla Federazione

 

Sede d’Allenamento Federale di Torino

Atleti interessati : Daniele Pinto, Nicholas Frigiolini (ASD TT TORINO), Bonetti Elia (ASD TT GENOVA) e Veronica Mosconi (ASD TT ALTO SEBINO)

Tecnico Federale : Valentino Piacentini

Sparring partner federale : un atleta (probabilmente straniero) scelto dalla Federazione

 

Sede d’Allenamento Federale Termeno e Appiano

Atleti interessati : Piccolin Giorgia, Piccolin Jordy, Ridolfi Lisa (ASV TRAMIN), Marcato Luca (ASD DUOMOFOLGORE TREVISO) Vivarelli Debora (A.S.V.- EPPAN TT RAIFFEISEN)

Tecnico Federale : Lorenzo Nannoni e Antonio Gigliotti 

Sparring partner federale : un atleta (probabilmente straniero) scelto dalla Federazione

 

Io stesso avrò costante presenza presso la sede di Castel Goffredo dove si potranno anche allenare gli atleti di punta del nostro movimento pongistico, Nyagol Stoyanov e Nikoletta Stefanova oppure Mihai Bobocica nei suoi periodi di residenza in Italia. E naturalmente queste sedi saranno aperte anche ad altri atleti selezionati per la Squadra Nazionale e per il Team Italia, come Marcella Delasa, Francesca Trotti, Matteo Cerza, Leonardo Pace  le cui società probabilmente cercheranno di avvalersi dell’incentivazione per l’utilizzo dello Sparring Partner.

 

In tal senso gli stages di allenamento saranno assai contenuti e saranno orientati soprattutto al momento di ritrovo prima delle competizioni.

 

Questa dimensione del Progetto si svilupperà lungo tutto il quadriennio Olimpico?

 

In termini di Metodo le scelte vanno intese in modo continuativo; in termini organizzativi o logistici la scelta delle sedi è annuale poiché, in un secondo momento, tenuto conto delle diverse realtà sportive nazionali e nel caso in cui venissero individuati e selezionati altri atleti ritenuti particolarmente talentuosi, oltre queste o in loro sostituzione, ne potrebbero essere individuate altre.

Il nostro deve essere assolutamente un “work in progress” per favorire la crescita degli atleti ma anche la generale evoluzione del nostro movimento nel suo complesso.

 

Debbo dire di aver rilevato grandi timori di fronte ad un possibile accentramento di risorse: al contrario credo sia stato fatto un lavoro di apertura e coinvolgimento che viene a sostenere e promuovere le società sportive al cui lavoro non dobbiamo in nessun modo sostituirci.

Certo dobbiamo investire le nostre risorse indirizzandole laddove la pratica c’è: impegnare risorse laddove non vi siano atleti affermati è magari obiettivo di altri aspetti del Progetto Federale ma sempre a fronte di una garanzia di serietà ed impegno.

 

Quali interventi ritieni di dover mettere in atto nei confronti dei nostri Top Players (Bobocica,Rech,Stoyanov,Mutti,Stefanova)?

 

Con questi atleti dovremo centrare immediati obiettivi agonistici e quindi, come evidenziato nel profilo loro dedicato del Progetto, ci dovrà essere da parte della federazione un ulteriore e mirato investimento economico inerente alla loro partecipazione a stages internazionali, Pro-Tours, gare internazionali, assegnazione di eventuali contributi finalizzati al miglioramento della "performance", oltre ad un impegno ed un attento intervento alla loro preparazione fisica.

 

Parlaci della novità del Team Italia

 

La creazione del “Team Italia”, iscritto alla serie A2 maschile nel girone A, permetterà ai nostri atleti  migliori di confrontarsi ad un livello tecnico di discreta qualità con continuità e con un costante monitoraggio tecnico.

La responsabilità della squadra sarà affidata ai Tecnici Valentino Piacentini e Lorenzo Nannoni che, a seconda delle esigenze, si alterneranno nella conduzione tecnica. Sarà compito loro convocare, di volta in volta, 3/4 atleti che si dovranno ritrovare per un mini-stage il giorno precedente l’incontro all’ora e nel luogo stabilito. Tutto questo sarà preventivamente organizzato e concordato con le società d’appartenenza degli atleti inseriti con molti mesi di anticipo proprio per non creare problemi a loro di gestione interna alle loro squadre.

Questa iniziativa permetterà, inoltre, di mantenere un contatto tecnico gestionale degli atleti non coinvolti direttamente nel progetto d’allenamento semi-residenziale.

Nel momento in cui gli atleti convocati non fossero quelli del gruppo d’allenamento semi-residenziale, il mini stage potrebbe essere anticipato a due giorni prima della partita di Campionato.

Questi saranno gli atleti nell’ambito dei quali verrà effettuata la selezione del “Team Italia” per la stagione agonistica 2013/2014 : Bonetti Elia, Bressan Luca, Bressan Marco, Cerza Matteo, Cremente Edoardo,Frigiolini Nicholas, Izzo Michele, Marcato Luca, Mutti Matteo, Oyebode Jhon Michel, Pace Leonardo, Pezzi Daniele, Piccolin Jordj, Pinto Daniele, Pizzi Alessandro, Puppo Enrico e Rossi Carlo

 

Quali ulteriore elementi di sviluppo il Progetto prevede, soprattutto in relazione alla pratica giovanile?

 

La collaborazione con lo staff giovanile è talmente stretta che ne parlo direttamente io.

E’ indubbio che il lavoro svolto con il Progetto Giovanile sia stato buon “apripista” di un generale, diffuso impegno nei confronti di nuovi, potenziali “Vivai” e nella pratica dei giovani.

Quanto in passato è stato fatto con il coinvolgimento dei Comitati territoriali, può (forse deve) essere ampliato cercando  di identificare le esigenze dei praticanti più giovani, di riconoscere loro una pratica dissimile (non simile) a quella degli adulti, promuovendo un approccio graduale, stimolante che duri almeno 9 anni.

Questa sfida ci spinge a reclutare i giovani con proposte nuove ed accattivanti (Easy Ping), a stimolarne l’apprendimento con attività di alfabetizzazione motoria e sportiva (Ping Pong Kids), a organizzare manifestazioni sportive diverse rispetto al passato.

Un primo risultato in questo senso verrà dalla nuova formula dei tornei per i Giovanissimi grazie alla quale tutti i ragazzi potranno giocare tanto, sfruttando quindi le opportunità di confronto e di apprendimento che la competizione fornisce.

Il nuovo corso è cominciato il 1 Luglio e ben lo sanno i nostri Referenti Tecnici regionali che hanno dovuto prodigarsi nelle prime attività con l’aiuto dei tecnici dello Staff Federale.

Questo vero e proprio “Giro d’Italia” dei colleghi del settore giovanile ha permesso di costruire una chiara tabella di analisi e valutazione della situazione del nostro territorio: una indagine qualitativa e quantitativa che dovrebbe permettere di comprendere facilmente lo “stato di salute” di ogni Comitato. Nei prossimi giorni tale indagine sarà oggetto di pubblicazione e consentirà di comprendere ancora meglio la logica degli attuali investimenti federali: leggendo per esempio il riscontro dei migliori 8 giovani praticanti, maschi e femmine, di ciascuna annata dal 1996 al 2004, si potrà avere una fotografia molto concreta del nostro tennistavolo giovanile.

In Agosto poi a Terni partirà il programma di lavoro con gli atleti 2001, 2002, 2003 fra cui proveremo a selezionare i futuri protagonisti della nostra Nazionale. Anche questa iniziativa, che rischia di passare un poco inosservata, ha un grande valore poiché impone allo Staff Federale di impegnarsi strenuamente per identificare e sostenere i nuovi talenti ma può e deve indurre i nostri Comitati, le nostre società sportive a considerare questo appuntamento il primo grande traguardo sportivo di valore. Non esserci dovrà essere inteso quale necessità di dover ulteriormente lavorare per aspirare un giorno alla Squadra Nazionale. E’ bene ricordarlo: esperienze quali questa debbono promuovere un cambiamento, una crescita con la quale sia possibile far divenire giovani praticanti, giocatori, degli aspiranti atleti: educati a praticare con continuità, impegno, qualità, consapevolezza.

Debbo riconoscere che il coordinamento del settore dedicato ai giovani non sarà affatto semplice, già solo per il fatto di dover far diventare “orchestra” un bel gruppo di solisti.

Ma la pazienza e l’onestà del lavoro proposto sono sicuro saranno motore assai efficace.

Nel ringraziare i nostri gentili ed appassionati interlocutori, desideriamo rivolgere loro il nostro migliore in bocca al lupo: gli impegni che li attendono sono prestigiosi e di grande responsabilità. Ci appaiono un grande veicolo di crescita di tutto il nostro movimento e non possiamo fare altro che continuare a seguirli e sostenerli.

Nella foto Mihai Bobocica impegnato in uno degli incontri disputati alle Olimpiadi di Londra