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Italy festConclude la carrellata di commenti ed interviste dei nostri tecnici azzurri impegnati ai recenti Campionati Europei Giovanili, il Direttore Tecnico Patrizio Deniso che riassume così la storica edizione che ha visto i nostri azzurri junior vincere il titolo europeo e Muti sul podio del doppio misto.

Deniso: ”E’ stato un Europeo all'insegna di un grandissimo risultato. Non posso che fare i complimenti a tutti. Mi sono emozionato vedendo la gioia di tutti i ragazzi e non solo. Ho visto la sofferenza e la rabbia di Lorenzo all'inizio del torneo, inizialmente incredulo, ma, immediatamente, determinato a non mollare, certo  che i  giocatori visti nel girone non potessero essere i suoi giocatori. Ha infuso coraggio e speranza ai ragazzi. Un grande Europeo il suo. Bravo coach Nannoni. I ragazzi hanno reagito alle sue sollecitazioni con coraggio ed il loro coraggio è stato ripagato. Bravi tutti: Mutti, Massarelli, Baciocchi, Piccolin, Marcato.” 

Veniamo alle altre formazioni azzurre. Deniso: ”Le altre compagini mi sono piaciute. Tutti hanno fatto un buon europeo e non voglio andare oltre, in quanto i diversi tecnici sono stati più che esaurienti a riguardo.” 

Cosa è accaduto agli junior nella gare di singolo? Deniso: “Gli Juniores non hanno reso nel singolo come ci si aspettasse? Devono abituarsi a vincere. Devono gestire la vittoria. L'abitudine a vincere ti crea la mentalità giusta per non farti travolgere dalle emozioni che ti possono impedire  di rimanere concentrato. Il tuo stress agonistico deve sempre rimanere alto, la tua carica d'adrenalina non deve abbassarsi. Una vittoria non deve svuotarti perché nel tennistavolo un punto può decidere una medaglia.”

E’ stato un bel successo anche per il Direttore Tecnico.

Deniso: “Non cadiamo ora  nell'errore o nella presunzione di dire che questo buon Europeo sia merito di un cambiamento da me avviato. Questi risultati sono la conclusione di un lungo lavoro portato avanti non solo dagli allenatori delle nazionali, ma anche dai tecnici societari, dirigenti, atleti e tutti colori che si sono prodigati per la crescita di questi giocatori. Ora partiamo da questa medaglia per dare respiro al mio programma. Deve essere la partenza, la base per avviare il mio progetto tecnico. Non voglio che si arrivi a dire fra un anno:" ...però negli junior vinceva...!"

E poi conclude: “Un'ultima cosa. In questo momento in Europa c'è un mediocre livello tecnico, il livello si è livellato verso il basso. Non perdiamo la possibilità d'uscire da questo anonimato tecnico, rimbocchiamoci le maniche ed usiamo questa MEDAGLIA D’ORO come trampolino di lancio per arrivare a volare più in alto.”