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quartetto Di ritorno dalla Turchia abbiamo sentito il direttore tecnico delle nazionali Patrizio Deniso per un commento più dettagliato sulle prestazioni azzurre che abbiamo seguito a distanza, e con qualche difficoltà, dalle fonti ufficiali della manifestazione non sempre tempestive. Ecco una anticipazione dell’intervista che sarà pubblicata integralmente nel prossimo numero della rivista Tennistavolo che verrà pubblicata la prossima settimana.

“Per quanto riguarda le donne, nonostante le belle vittorie ottenute contro le forti difese francesi, è mancato l'apporto della Stefanova. Con una Nikoleta in altre condizioni, la medaglia sarebbe arrivata. La Vivarelli, dopo una buona prestazione con la Grecia, punto importante contro  la giocatrice di difesa Toliou, ha dato un buon apporto nel doppio, ma nella partita decisiva per la medaglia contro l'Egitto non è stata in grado d'esprimere un gioco adeguato all'importanza del match. La Piccolin ha giocato solo il singolo, manifestando in questa gara un atteggiamento poco aggressivo. C’è molto da lavorare."

“La squadra maschile, merita un discorso particolare. Volutamente ho mantenuto durante tutto il torneo un atteggiamento molto aggressivo nei confronti dei ragazzi, mettendoli sotto forte stress. Ho ricercato sempre in maniera esasperata una grande attenzione allo sviluppo della tattica, concedendo loro pochissima libertà decisionale.
Nonostante una condizione di grande pressione, la squadra ha reagito benissimo.
Devo fare loro i complimenti. Tutti quanti hanno dato un contributo importante .
Bobocica ha condotto la squadra in finale grazie ai suoi due punti prima con l'Egitto (Lashin WR 89 - Saleh WR 150), poi con la Serbia(Jevtovic WR 114-Pete WR 150). Grande la vittoria di Stoyanov nei confronti dell'Egiziano Saleh (WR 150), con il quale perdeva 10-7 al quinto.
Rech si è sempre fatto trovare pronto. Un'ottima prestazione la sua nel doppio vinto con Mihai contro Machado (WR 110)/He Zhiwen (WR 65).
In generale direi che l'argento è un buon risultato e ci fa ben sperare per il futuro.
Certo, avessimo giocato la finale in un altro momento e non dopo 7 ore consecutive di gioco, forse il colore della medaglia poteva essere differente.”