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8754366799 51ce942e37 bA conclusione dei Campionati Mondiali 2013 disputati a Parigi abbiamo intervistato i tecnici azzurri responsabili della nazionale maschile, Lorenzo Nannoni, e di quella femminile, Andreja Ojstersek, ed il Direttore Tecnico Patrizio Deniso, per alcune valutazioni sulle prestazioni dei nostri giocatori ma anche più complessivamente, nel caso di Deniso, sull’evento. Ecco le dichiarazioni che abbiamo raccolto.

NANNONI

Lorenzo ti chiedo la consueta valutazione dei singoli sulle prestazioni a Parigi. Cominciamo da Stoyanov che è stato quello che ha impressionato in maniera più positiva?

“Niagol ha finalmente rigiocato come da un pò non si vedeva. Già durante gli stages si capiva che aveva un buon livello di gioco. Ha tenuto bene durante i raduni anche perchè più preparato ed in migliori condizioni fisiche. A questa gara è arrivato bene ed in campo si è visto. Non ero in panchina contro Mattenet ma ho rivisto la partita in TV ed ho avuto l’impressione che il giocatore sia tornato in questa occasione quello che da tempo ci mancava.”

Veniamo a Bobocica.

“Bobo non ha giocato bene. Le grandi aspettative su questa gara forse lo hanno condizionato nell'approccio un po’ ansioso alla competizione. Si aspettava e ci aspettavamo una gara diversa da lui pero' purtroppo l'esito non è stato quello atteso. Paikov, il russo che lo ha sconfitto 4-0, è buon giocatore sicuramente e come prima partita, cioè senza turni di avvicinamento, non è il massimo della vita però il gioco espresso, la freschezza, la capacità di essere un "cecchino", come si è visto in diverse altre occasioni, questa volta è mancata.”

Commenti più positivi su Rech?

“Marco Rech ha disputato una buona gara. Certo, il quid è mancato nella partita contro Roko Tosic. Comunque vedendolo allo stage ed in competizione Marco ha espresso un bel livello. Sicuro in tante situazioni anche difficili è risultato molto meno stressato nelle fasi di gioco rispetto a tante altre volte.”

Infine Mutti.

“Leonardo si è espresso fra alti e bassi come gli accade un po’ sempre in generale. Grandi giocate alternate a momenti con tanti errori. Deve migliorare ancora tanto tecnicamente per essere più sicuro nel gioco. Da lì sarà più semplice organizzare le partite. Rasmussen, al di là di quello che dice la classifica, è un buon giocatore e non facile da incontrare e per batterlo c'era bisogno di un Mutti meno falloso.”

OJSTERSEK

Cara Andreja cominciamo da Debora Vivarelli?

“Debora nel girone non ha avuto problemi. Contro la bosniaca Baskarad ha vinto 4-1 e contro la Quinonez 4-0. Per entrare nel tabellone di 128 ha pescato la slovena Galic. Un sorteggio buono visto che questi erano i mondiali dove la concorrenza è giustamente molto forte e oltretutto vista anche la classifica mondiale dove Debora e` davanti alla slovena. Nota negativa erano solo gli scontri diretti  in favore della Galic che infatti ha confermato anche in questa occasione la sua superiorità nel confronto. Ha vinto 4- 2. I suoi cambi del ritmo hanno creato troppi problemi alla nostra giocatrice che non ha saputo reagire a questo tipo di situazione.”

Su Lisa Ridolfi?

“Anche la Lisa non ha avuto problemi nel girone. Ha vinto 4-0 sia contro Althaiki del Bahrein sia contro la mancina a penna Yang della Nuova Zelanda. Per entrare nel tabellone principale ha dovuto giocare contro la greca Cristoforaki contro la quale aveva già perso due mesi fa  nella lega Europea a Parma. Anche stavolta Lisa non ha saputo trovare l`arma vincente contro questa bloccatrice greca che ti aspetta in attesa  degli errori degli avversari.”

Infine Nikoleta Stefanova.

“Niko non ha dovuto giocare i gironi di qualificazione grazie alla sua classifica alta per cui e` stata messa direttamente nel tabellone principale. Nel primo turno ha vinto bene contro l’indiana Kumaresan. Buona risposta sul servizio e ben piazzati i suoi primi top che non hanno permesso che l`avversaria potesse sviluppare il suo gioco. Nel secondo si pensava di trovare la ungherese Pota, invece questa ha perso contro la giovane  difesa cinese Hu Limei, una giocatrice ancora senza classifica importante che però si e` dimostrata troppo forte anche per Niko.”

“Voglio concludere dicendo che la mia impressione è che anche questi Mondiali ci hanno fatto capire che l`Asia si sta allontanando sempre di più dall’Europa. Soprattutto secondo me nel tennistavolo femminile. Mentre là si lavora duro, senza accampare scuse ogni giorno di ogni tipo, in Europa si cercano sempre scuse e si trovano giustificazioni che poi quando sei sul tavolo davanti all’avversaria non contano più niente.”

DENISO

Patrizio un commento sugli azzurri che sei tornato a vedere “dal vivo” dopo molti anni?

“Corrado vorrei fare tre considerazioni: la prima, un commento generale sull'organizzazione di questi Mondiali: PESSIMA. Ho partecipato a 9 Mondiali, 10 con questo di Parigi. Il peggiore in assoluto. Trasporti inefficienti, mensa e sale da gioco (a parte il palazzetto principale) inadeguate per un Campionato del Mondo. Comunicazione degli orari tardiva.
Considerato, che la formula permette ad ogni giocatore, anche l'ultimo del ranking, di vincere il Mondiale, ritengo che tutti i partecipanti debbano poter contare sulle stesse condizioni.

La seconda sul livello tecnico. Dopo quasi 13 anni d'assenza dal  palcoscenico Internazionale ho potuto constatare quanto Africa, Sud America e Paesi Arabi, con le dovute proporzioni, siano migliorati più dell'Europa. Mi è sembrato che il Vecchio Continente a livello tecnico abbia fatto poco e meno rispetto a questi Paesi.

La terza sui nostri giocatori. I risultati agonistici non sono arrivati. Nessuna impresa, ma, sinceramente, come ci eravamo detti anche un po’ di tempo fa, non mi aspettavo molto di più.
Non mi aspettavo il risultato, ma volevo delle risposte sul piano tecnico e dell'atteggiamento tattico.
Volevo che i ragazzi potessero dimostrare di avere fiducia in quello che stavano facendo.
La consapevolezza che, grazie ad alcuni cambiamenti che si stanno attuando, si può essere più competitivi con tutti. Così e' stato e sono  fiducioso per il futuro.

Riguardo  i singoli giocatori, ecco alcune considerazioni:

Marco Rech è cresciuto tecnicamente, ora può giocare più semplice e con più qualità. E' migliorato nel servizio e nella risposta, parte con più sicurezza e con più qualità, sbaglia meno di rovescio. Il cammino è ancora lungo, ma il ragazzo ha voglia ed è ben motivato. Fisicamente è forte .
Con Tosic, ha evidenziato ancora alcune lacune sul piano tecnico e tattico, ma siamo sulla strada giusta.

Niagol Stoyanov  ha giocato bene, al livello che gli compete. Quando c'è continuità di lavoro, anche il suo gioco diventa competitivo. Ha lavorato bene da Gennaio, ma non basta .Deve capire che deve lavorare sempre e non in modo discontinuo. Alla Nazionale serve uno Stoyanov preparato sempre e non solo ogni tanto. E' giunto il momento di decidere quello che vuole fare, il giocatore oppure solo il mezzo atleta. Per arrivare ad una classifica mondiale come quella che meriterebbe, deve impegnarsi  di più e crescere tantissimo fisicamente. Insomma, detto in modo semplice, semplice, deve diventare un vero atleta. Comunque, ottima la sua prestazione contro Mattenet, fosse stato un po’ più aggressivo in alcune fasi di gioco e avesse avuto una maggiore fisicità nell'esecuzione di alcuni colpi, ce l'avrebbe fatta.

Leo Mutti è ancora giovane e ha gli alti e bassi fisiologici dei giocatori giovani. E' migliorato, ma deve crescere ancora molto tecnicamente e fisicamente. Dall'angolo del rovescio,  deve prendere più sicurezza con questo colpo e dare più qualità quando parte di dritto. La risposta ed il servizio non sono ancora adeguati ad un tennistavolo di alto livello,  ma il ragazzo arriverà.  Come Rech, ha voglia ed è ben motivato, ha un bell'atteggiamento sia nella sconfitta, che nella vittoria. E' un ragazzo positivo. La sconfitta con il Danese Rasmussen, in questo momento, ci può stare, ma alcuni passi avanti si sono fatti. Ricordo che Leo avrà a Luglio i Campionati Europei Giovanili ed alcuni cambiamenti netti in questo momento non sarebbero nè convenienti, nè proficui.

Mihai Bobocica purtroppo, non ha reso come avremmo voluto. Ci aspettavamo tutti qualcosa di più. Il ragazzo è un grande professionista, ne avessimo..., ma spesso, se qualcosa gli va storto, non riesce a cambiare il suo atteggiamento tecnico-tattico per trovare una giusta soluzione al problema.
Non è in grado di cambiare qualcosa in corsa. Non riesce sempre ad adattarsi all'avversario ed adeguare, adattandolo all'avversario, il suo gioco. E' ancora troppo "rigido" nell'interpretazione tecnico-tattica del suo gioco. Ha perso da un giocatore inferiore a lui come classifica, ma che, a livello tecnico, non è l'ultimo arrivato.
Con Mihai dovremo intraprendere alcuni accorgimenti a livello gestionale (Tornei, gare, allenamenti) che possani aiutarlo ad essere più continuo nei risultati. Bisognerà prendere importanti decisioni affinchè il ragazzo non si perda nel "mare" della mediocrità. Questo evidente UP and Down dovrà essere eliminato. 

Riguardo le ragazze, vorrei iniziare da Nikoleta Stefanova.
Ha fatto quello che doveva, giocando forse il miglior tennistavolo espresso quest'anno. Buono il suo atteggiamento, ma da lei in futuro mi aspetto (ci aspettiamo tutti) di più e dovrà decidere se ritornare ad essere un'atleta competitiva a livello internazionale come è nelle sue possibilità.

Debora Vivarelli ha tenuto un atteggiamento positivo, ma rischia troppo. E' fallosa e non sempre riesce a giocare con semplicità. Ha ancora margini di miglioramento, ma deve cambiare il suo atteggiamento tecnico-tattico. Spesso è troppo precipitosa, bisognerà cambiare qualcosa, ma la ragazza mi sembra ben disposta a mettersi in discussione.

Stesso discorso per Lisa Ridolfi, gioca con troppo rischio, ma in questa competizione, l'ho vista senza quella grinta che spesso l'aveva contraddistinta in altre occasioni.

Vorrei concludere dicendo che quello che si è fatto fino ad ora non è sufficiente. Mettendo  in atto tutte quelle strategie  che ho esposto nel mio progetto programmatico, con coraggio e convinzione, sono sicuro che i risultati arriveranno!”

Foto courtesy ITTF