Una delle partite più veloci mai disputate sul parterre di via Azuni. I pongisti d’oltralpe vengono messi sotto torchio da un terzetto di casa sufficientemente agguerrito che non ha concesso praticamente nulla. Senza l’apporto di Roberto Negro, lasciato precauzionalmente a riposo in vista del prossimo incontro di Messina in A2, i gialloblù Maxim Kuznetsov e Vilbene Mocci vengono affiancati dal coach Mauro Locci.

Decisamente molto più colorito il terzo tempo finale allestito presso la sede della società di casa nel suggestivo centro storico del paese. La compagnia straniera ha gradito le portate concepite con la solita maniacalità dalla dirigenza norbellese. L’arrosto di agnello e porcetto, accompagnato da antipasti di terra, pennette al ragù, pinzimonio, formaggi tipici e panettone epifanico vengono apprezzati, ma gli ospiti hanno quasi divinizzato il succo d’uva pigiata locale. Nel corso della solita mangiata i presidenti dei due sodalizi hanno adottato la strategia del ping – pong per far attecchire progetti a lunga gittata. Nessuno si sorprenda se in futuro Alta Savoia e Guilcier avvieranno dei processi di integrazione della disciplina attraverso l’organizzazione di stage mirati. “Abbiamo confermato di avere una grande voglia di stare insieme – sottolinea Carrucciu – nella fattispecie con una società storica del pongismo francese che esiste da almeno un trentennio. Abbiamo chiacchierato del più e del meno e ne abbiamo dedotto che insieme si può fare qualcosa di interessante”.

Comincia Mauro Locci che vince 3 a 1 con l’anello debole della formazione ospite (Vende Gael). Arriva il turno di Maxim Kuznetsov contro il loro atleta medio (Nicolas Monnereau) ed è un altro sonante 3/0. A Vilbene Mocci la “patata bollente” nel match che lo vede opposto all’avversario più quotato (Corentin Poncet). Il guspinese non si fa intimorire e fa sua la terza sfida per tre a zero. Nel doppio conclusivo il duo Kuznetsov/Mocci divora il tandem savoiardo composto da Poncet/Vende per 3/0. Appendice agonistica che non rientra nel referto ufficiale di gara con Maxim che cede alle insistenze avversarie e anche ai vantaggi del quinto set ad un ringalluzzito Vende.

“Siamo partiti concentrati come sempre – rileva il tecnico Mauro Locci - l’importante era non prenderli sottogamba; comunque i francesi sapevano impugnare molto bene la racchetta seppur non fossero al nostro stesso livello. In definitiva è stato un piccolo test e a mio avviso Maxim e Vilbene hanno espresso davvero un bel gioco. A fine gara erano contenti pure loro”.   

TT Intercup – “Secondo turno”

Sabato 5 gennaio 2013