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La Solja non ha fatto sconti e con il suo gioco imperturbabile ed assolutamente privo di emozioni ha battuto anche la nostra Monfardini, un incontro noioso come sempre quando c’è in campo questa giocatrice austriaca (ex Germania) con la quale per tutti è difficile trovare le giuste contromisure.
Il risultato finale di 4-2, migliore di molta altre atlete che l’hanno affrontata anche in questi giorni testimonia che l’azzurra ce l’ha messa tutta anche se poi, come già successo ad altre, la pazienza viene a mancare ed i punti che realizza la Solja sono soprattutto quelli che sbagliano le sue avversarie. Monfardini ha perso 10-12 il primo set che aveva cominciato molto bene ma l’austriaca lenta ma insorabile l’ha raggiunta in prossimità dei vantaggi e l’ha battuta. Stesso punto a punto nel secondo set con la Solja che non commette mai due errori di seguito e porta il set fino al 18-16 ma stavolta vince la nostra. Terzo set sulla stessa falsariga, lo vince l’austriaca 11-8, il quarto Monfardini rimette con grande fatica l’incontro in parità e vince 13-11. Nei due set successivi l’azzurra non trova più slanci e viene sconfitta da questa giocatrice sempre uguale a se stessa che vince lasciandola a 6 e poi a 7. Per veder sorridere una prima volta la Solja, che non ha affatto esultato come sua abitudine ne durante il gioco ne alla fine, c’è voluta la premiazione quando ha addirittura alzato le braccia al cielo. Come disse Galileo… eppur si muove.
Ora per Monfardini, n. 97 del ranking, tra poco, ultima chance contro la Fadeeva, russa n. 96 del ranking mondiale sconfitta dall’austriaca LiQiangbing nell’altra semifinale per 4-0.