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Mentre e' ovviamente ancora presto per parlare con Csilla Batorfi concentrata sulla qualificazione ancora in ballo delle sue atlete, abbiamo potuto scambiare qualche considerazione con Lorenzo Nannoni relativamente ai suoi due giocatori che non ce l'hanno fatta a passare nella seconda fase del torneo di qualificazione olimpica di Nantes (Yang Min è ancora in gara e riprova domani a qualificarsi). “Stefano (Tomasi ndr) è arrivato a Nantes dopo la preparazione prima in Ungheria e poi a Terni e mi aveva dato l’impressione di attraversare un periodo in cui stava giocando molto bene. Il sorteggio certo non lo ha aiutato inserendolo in un girone forte, però, nonostante non gli si possa rimproverare di aver lottato e spesso impostato bene lo scambio, voglio maggiore e più evidente determinazione, quella grinta che di solito nota anche l’avversario e contribuisce a metterlo un po’ sotto pressione. Questa era l’occasione giusta, visto il livello dei giocatori incontrati e l’importanza della gara, per un atteggiamento più marcatamente aggressivo”.
Veniamo a Bobocica. “Bobo si è espresso senz’altro al di sotto delle sue possibilità, ad esempio rispetto ai mondiali. Non si può subire un avversario per tutto l’incontro solo perché si ha qualche difficoltà sul suo servizio e mi riferisco alla partita contro il croato Tan che è molto più forte di lui ma si può affrontare con un’altra grinta. Contro Rumgay ha giocato un ottimo incontro perché anche se in classifica il giocatore è indietro aveva appena battuto Keinath e quindi lo spessore dell’avversario non era in discussione. Bobo in quella partita è stato bravo. Con Keinath poi siamo ripiombati in quel blocco psicologico tipico di quando si sente troppo il carico di responsabilità dell’incontro difficile e decisivo. Un atteggiamento che unito ad alcuni problemi tecnici che il ragazzo ancora ha e che vengono evidenziati maggiormente quando ci sono le difficoltà lo ha praticamente bloccato quando invece sarebbe stato da mordere l’aria per conquistare quei due set che gli avrebbero permesso di proseguire il suo cammino in questo suo primo torneo di qualificazione olimpica.”