Marcozzi avanti in Intercup
- Pubblicato: 18 Marzo 2012

Ecco la cronaca che ci arriva dalla Sardegna su questa sfida europea, arbitrata da Alessio Sarigu.
Si comincia tra il numero uno della compagine belga (il mancino Ludovic Rifflart) e il numero due cagliaritano Stefano Curcio. Per la gioia degli afficionados di via Crespellani il match tira per le lunghe a causa dei continui tira e molla tra contendenti. In svantaggio per due set ad uno il futuro fisioterapista sardo trova comunque il fiato per sgominare un avversario che mostra abilità impressionanti nel ricacciare la pallina in campo anche nelle situazioni più disperate quando Curcio lo bombarda di schiacciate a ripetizione (8/11 – 11/8 – 11/6 – 7/11 – 6/11). Decisamente più facile il compito di Luigi Rocca, opposto al numero due Alain Pirsoul. Il calabrese lo sgomina in tre facili parziali: 3/11 – 6/11 – 6/11. Il capitolino Fabio Di Silvio non è in grado di dare il colpo del kappaò a Christian Maka dopo un altro duello protrattosi sino alla quinta partita. (3/11 – 11/7 – 11/6 – 3/11 – 11/7). Fabione ha di certo la testa altrove visto che la prossima settimana conseguirà l’ambita laurea in Scienze Motorie: si spera che per i quarti di finale possa finalmente ritrovarsi. Vedere una gara di doppio in Italia è sempre una rarità. Gli appassionati si sono goduti con tanta apprensione i cinque set che hanno contrassegnato la gara numero quattro. Da una parte il duo ospite Rifflart/Maka, dall’altra il binomio Rocca/Curcio. Anche in questa circostanza i padroni di casa si ritrovano sotto per due a uno con i valloni che hanno a disposizione due palle per chiudere il match. La freddezza dei due marcozziani giunge inaspettata ma piacevole: ribaltano il punteggio e consolidano il vantaggio: 11/9 – 9/11 – 11/7 – 10/12 – 8/11. L’ultimo acuto è ancora del catanzarese di casa che parte molto bene con il forte Rifflart (6/11 – 9/11), poi però accusa un calo di concentrazione e per il mancino è un gioco riportarsi sotto (11/9 – 11/9). La lucidità del locale ha però il sopravvento quando si deve arrivare al dunque (9/11). Finisce 4 a 1 ma non si può certo parlare di passeggiata.