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altEcco il commento finale, corredato anche da simpatici aneddoti, che abbiamo raccolto dal tecnico Joze Urh sull’esperienza olimpica a Singapore vissuta per seguire l’azzurro Leonardo Mutti. Nelle parole del tecnico l’entusiasmo per i risultati raggiunti dal ragazzo in questi anni e la certezza delle sue possibilità anche in futuro.

“Sono finiti questi Giochi Olimpici della Gioventu, i primi nella storia. Leonardo con questi giochi finisce la sua avventura nella categoria allievi  (anche se qui giocavano anche il primo anno junior) perchè credo proprio che questa è stata la sua ultima volta in un torneo ufficiale, rimane solo la partecipazione in India a novembre con la rappresentativa dell’Europa, ma non è un torneo che conta per le classifiche. I risultati li conosciamo già. Tutto il torneo e stato condizionate per Leo dalla prima partita nel singolo che ha persa e di conseguenza non ha potuto fare il risultato che sperava dentro se stesso. Dopo ha cominciato giocare ed ha finito la gara squadre senza mai perdere.
Il torneo di tennistavolo  è comunque stato uno dei più difficili e anche dei più combattuti. I giocatori  dovevano vincere un minimo 7- 8 partite per poter prendere la medaglia che è molto se consideriamo gli altri sport. La concorrenza è stata veramente dura perchè erano presenti tutti i migliori da tutti i continenti. Unico peccato è stata la non presenza dal maschio Cinese (infortunio all’ultimo momento) e della tedescha Solja (ammalatasi il giorno prima della gara). Alla fine ha vinto il Giapponese Koki Niwa assolutamente meritatissimo e sicuramente sopra tutti gli altri. Però tutti avremmo voluto vedere la partita contro il campione cinese che poteva essere forse l’unico a contrastarlo.  Nella femminile meritata la vittoria della giocatrice cinese che ha perso solo una partita nel 1. girone contro la difesa Nord Coreana. Dopo però  queste due giocatrici si sono incontrate altre 3 volte ed ha sempre vinto la cinese. E’ stato molto spettacolare il loro incontro nei quarti di finale che ha vinto 4-3 la Cinese dopo una vera maratona. Credo che quello e stato il match più bello nella gara olimpica femminile.
C’è stato anche un episodio molto curioso e interesante che ha riguardato il giocatore Tunisino Hmaam  che si presentato alle olimpiadi senza allenatore e senza la compagna per poter giocare la gara squadre. Il primo giorno faceva allenamento con uno del comitato olimpico Tunisino che non sapeva neanche tenere la racchetta in mano. Visto questo il nostro amico e collega Stefanelli di San marino gli ha offerto la sua giocatrice ed e stato tutto contento. Poi nel sorteggio per la gara a squadre si è trovato senza la compagna e visto che il cinese maschio si è infortunato all’ultimo momento gli hanno dato la giocatrice cinese. Tutti i giocatori si sono messi le mani nei capelli commentando "però che c… questo qua". E  si ci vuole a volte anche un po’ di fortuna. E poi volevo dire che lui non è male. All’inizio dell’anno era ancora davanti a Leo in classifica. Comunque alla fine questo accoppiamento gli è valsa la medaglia di bronzo. All’inizio di gara era molto spaventato tanto che la femmina faceva il maschio poi dopo però ha giocato bene anche lui. Dovevate vedere come era contento alla fine sopratutto quando l’allenatore Cinese lo ha abbracciato. Devo dire che sono stato contento anch’io....perchè in fin dei conti è bello quando succedono anche queste cose così, un po’  impreviste.
Con questa gara io e Leo abbiamo finito la nostra avventura che è durata dal 2006. Adesso passa nella categoria juniores dove andrà incontro ad altri obbiettivi. Adesso forse non ci rendiamo conto ancora di tutto quello che Leo ha fatto  negli ultimi anni.
Lui praticamente ha vinto tutto il possibile nelle sue categorie in Italia (certamente) ed all’estero. A 12 anni è  diventato campione europeo non ufficale a Strasburgo, è arrivato 2. al top 16 Europeo nello stesso anno, ha vinto open come Linz, Zagiping, Varazdin.  Al primo anno come ragazzo ha giocato i suoi primi campionati Europei e fa il titolare nella squadra con Marco Rech e arrivano 12. rimanendo con sicurezza nella 1. categoria. Negli anni successivi ha portato a casa tantissimi podi. Il suo ultimo anno allievi e stato straordinario. Ha giocato male solo al primo torneo dell’anno in Svezia e poi questa partita qui con Leitgeb a Singapore. Tutto il resto è stato straordinario.
All’inizio dell’anno abbiamo stabilito i due obbiettivi principali. Qualificazione alle olimpiadi e medaglia agli Europei. La qualificazione e arrivata al suo secondo tentativo in Egitto. Prima degli Europei però ha ancora vinto il torneo in Portogallo ed in Bahrein. A Lignano ha vinto a squadre, e il doppio con Baciocchi e poi nel singolo in semifinale perdendo una sola partita e vinte 19. Poi e arrivata la Spagna dove ha vinto a squadre di nuovo arrivando anche nella semifinale di singolo con un parziale di 1 persa e 11 vinte. Nel frattempo viene chiamato per la rappresentativa del mondo contro la Cina e poi si presenta agli Europei dove vince nel singolo, arriva 3. nel doppio, sempre con Baciocchi, con un parziale di 18 partite vinte ed 1 sola persa quella del primo giorno a gara squadre subito alla mattina.
Non credo che ci rendiamo conto di tutto quello che Leo ha portato negli ultimi anni a casa. Io credo che dovrà passare un po’ di tempo  per poter renderci meglio conto di tutto questo. 
Adesso sta a tutti quelli che lavoreranno con lui nel futuro di farlo migliorare ancora. Importante sarà dargli un gioco che un giorno gli consenta di essere competitivo  anche contro i senior. Io da parte mia ho cercato di dare il mio meglio come sempre. Devo dire che ho anche imparato molto perchè mi sono trovato in molte situazioni che erano nuove anche per me.  Posso dire che lo conosco molto bene visto che negli ultimi anni siamo stati assieme circa 100 giorni all’anno e  l’ho seguito in circa 100 partite all’anno che vuol dire assieme più di 400 giorni e circa 400 partite seguite e posso garantire che lui ha intenzione seria di diventare un giorno un campione.
E su questa strada bisognerà aiutarlo con tutti i mezzi possibili che la sua società e la federazione hanno a loro disposizione, così come hanno fatto in questi anni, condividendo con il ragazzo i sacrifici e le soddisfazioni.”