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altCon l’ingresso dei giocatori dell’Aquila Rugby, che reggevano la maglia di Lorenzo Sebastiani, il loro giovane compagno di squadra vittima del sisma che ha sconvolto l’Abruzzo il 5 aprile scorso, è iniziata la Cerimonia di Apertura della XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo. Un istante prima l’acquazzone che si era abbattuto sullo Stadio era di colpo cessato. Dopo tanto lutto e tanto dolore per l’Abruzzo, questa sera a Pescara, la manifestazione sportiva internazionale che dal 1951 è considerata, al di là del valore agonistico, anche un simbolo dell’impegno politico e diplomatico in un percorso di integrazione di pace dei Paesi del bacino del “mare nostrum”, è diventata anche un simbolo della rinascita e della ricostruzione.

Poi un viaggio con le immagini attraverso le bellezze di questa Regione e poi il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge, ha consegnato al capitano dell’Aquila Rugby, Maurizio Zaffiri, la medaglia al valore per la sua squadra. Quindi, Sofhie Lhereux, la conduttrice del preshow, ha salutato le autorità: il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi; il presidente del Senato, Renato Schifani e il presidente internazionale dei Giochi del Mediterraneo, Amar Addadi.

Le Stelle Tricolori dell’Aeronautica hanno salutato l’avvio della manifestazione che si è snodata per due ore in uno spettacolo destinato a regalare forti emozioni come l’ingresso della bandiera Italiana portata dai Corpi speciali dello Stato e l’alzabandiera effettuato dalla Guardia di Finanza e, naturalmente, la grande parata degli atleti delle 23 Nazioni partecipanti aperta dalla Grecia e chiusa dall’Italia con il portabandiera Roberto Cammarelle.

Il presidente Amar Addadi si è soffermato sulle circostanze tragiche in cui l’Abruzzo è arrivato all’appuntamento con i Giochi: “Malgrado il terremoto che ha colpito durante la Regione i Giochi si svolgono regolarmente. vi ringraziamo dal profondo del cuore gli amici italiani e i cittadini dell’Abruzzo. I nostri Giochi - ha aggiunto Addadi - sono un inno alla pace, i Popoli della sponda del Mediterraneo sono uniti dalla storia e dalle radici comuni”.  Sullo sport e la competizione, il presidente Addadi, ha affermato che: “per gli atleti è arrivato il momento di superare se stessi per farci vibrare di emozioni ma il confronto deve essere leale e senza trucchi. I nostri Giochi devono restare puliti perché i nostri Giochi devono stare fuori dalla piaga del doping.

Le ultime parole di ringraziamento, dopo aver citato le Autorità Italiane e il Governo, è stato per i volontari e segnatamente per i volontari dell’Aquila. “Adesso posso dire” ha chiosato Addadi: “come dicono i pescaresi, perché nu same nu!”.

Ad aprire i saluti istituzionali è stato Mario Pescante, anche lui ringraziando la generosità degli abruzzesi: “potevano avere un tetto provvisorio al Villaggio Mediterraneo; lo hanno ceduto a voi”. Rivolto agli atleti ha dichiarato: “Vi sono molte ragioni per questa lezione di vita  ma la più forte è che lo sport è territorio di cultura, di dialogo, di amicizia. Ci sono tra voi atleti che vengono da terre tormentate dalla guerra ma voi siete ragazzi di pace, la generazione del mai più la guerra”. Poi il si è rivolto si è rivolto al Presidente del Consiglio: “Qui si riuniranno i grandi del mondo, sia lei ambasciatore di questo mondo dello sport che vuole vivere in pace”. Un ultimo appello, Mario Pescante, lo ha rivolto ai Paesi Arabi, agli “amici del nord del Mediterraneo: quando tornerete nei vostri Paesi, ricordate lo slogan dei Giochi: un mare un sogno”.

Anche Jacques Rogge, presidente del Cio, ha sottolineato che questa è una edizione speciale dei Giochi, rivolgendo il pensiero solidale del Comitato Olimpico a tutti gli abruzzesi, e si è augurato che la manifestazione “porti gioia e speranza” a questa Regione. A dichiarare ufficialmente aperti i Giochi è stato il presidente del Senato, Renato Schifani.