John Oyebode e Carlo Rossi secondi al WTT Youth Contender Doha 2025Sono stati in vantaggio di due set e nel quarto per tre volte consecutive a un punto dalla vittoria, non riuscendo mai a conquistarlo.

Al WTT Feeder Doha, alla loro prima finale internazionale in  carriera, John Oyebode e Carlo Rossi, teste di serie n. 4, hanno perso per 3-2 (11-4, 11-9, 7-11, 10-12, 2-11) contro i cinesi Chen Junsong e Zeng Beixun, n. 2 del seeding.

All’inizio i due azzurri hanno giocato come in Paradiso, portandosi sul 6-0 e sull’8-1. Sul 10-3 hanno sfruttato il secondo set-point.  Nel secondo parziale Oyebode e Rossi ha recuperato dallo 0-2 al 2-2 e dal 2-3 sono passati a condurre (5-3). Sono stati raggiunti (5-5) e sono ripartiti (7-5). Dall’8-6 sono stati ripresi (8-8) e dal 9-9 sono saliti alla palla set e l’hanno concretizzata.

Al ritorno al tavolo Chen e Zeng dall’1-3 hanno piazzato un break di 8-0 (9-3), hanno perso due scambi (9-5) e si sono procurati cinque set-point (10-5), chiudendo al terzo. Nella quarta frazione i sardi dal 5-7 hanno ribaltato la situazione (10-7). I tre match-point sono sfumati, mentre al primo set-point (11-10) i cinesi hanno rinviato il verdetto alla “bella”, nella quale hanno dominato.

Peccato. L'amaro in bocca per l'epilogo fa comunque da contraltare alla soddisfazione per il grande torneo disputato e per la finale giocata perfettamente fino alla triplice opportunità mancata.

«Con Carlo - commenta Oyebode - ormai giochiamo insieme da moltissimo tempo e, dopo che abbiamo conquistato il titolo italiano assoluto a Molfetta l’anno scorso, abbiamo continuato nel nostro percorso e in questi tornei riusciamo sempre ad andare avanti. Oggi era la prima finale per noi. Abbiamo disputato un’ottima gara dominando fino alla semifinale, nella quale abbiamo superato due coreani che probabilmente avevano il pronostico dalla loro parte. Noi sinceramente non ci sentiamo sfavoriti contro nessuno. Il nostro livello è buono per essere competitivi anche nelle gare più prestigiose. In semifinale siamo stati bravi nei momenti importanti a rimanere lucidi, cosa che non è avvenuta in finale contro i cinesi. Abbiamo avuto grandi opportunità, sopra per 2-0 e poi con tre match-point nel quarto set. Abbiamo peccato un po’ d’inesperienza. Non avevamo mai fatto una finale di doppio e questo aspetto un po’ ci ha penalizzato. Continuando a lavorare così, sicuramente arriverà il nostro primo titolo».

Per Rossi «la finale persa lascia un rammarico incredibile, ma fin da subito dopo la partita ero contento di quanto avevamo fatto e ho accettato la sconfittao con uno spirito super positivo, perché, bisogna apprezzare i miglioramenti e il fatto che stiamo andando nella direzione giusta. Personalmente dopo molti anni durante i quali ho avuto molti periodi difficili questo per me è un momento molto favorevole. Avrebbe potuto essere una doppietta incredibile, dopo la Coppa Italia a squadre, aggiudicarmi anche il doppio odierno. Sono soddisfatto di ciò che sto facendo e continuerò a lavorare per i miei sogni. Dopo molti anni sono tornato a crederci. Peccato perché in finale avevamo giocato in modo veramente incredibile e tatticamente tutto aveva funzionato nel modo migliore. Sul 10-7 ci sono stati un paio di errori di troppo, un po’ di foga e d’inesperienza, che ci sono costati cari. Non si giocano, però, finali tutti i giorni e la felicità e l’orgoglio devono superare le recriminazioni. Anche la vittoria della semifinale era stata grande. Come ho detto oggi a Johnny, questo era solo uno step, che sarebbe stato fantastico portare a termine, ma sono fiducioso che negli anni questo doppio ci renderà felici. C’è un’intesa particolare, una conoscenza dell’altra persona che coltiviamo ogni giorno anche fuori dalla palestra. Sono contento che questo doppio sia con Johhny, che è uno dei miei più cari amici da una vita».

Sono state positive anche le prestazioni in singolare. «Ho perso - racconta Oyebode - nei sedicesimi – contro il coreano Cho Seungmin, che poi é arrivato in finale. Partivo sfavorito e mi aveva già battuto qualche mese fa. C’è grande rammarico, perché stavo vincendo per 2-0 e 6-4 nel terzo set e si vedeva che lui soffriva parecchio il mio gioco. È stato un vero peccato non essere riuscito a capitalizzare l’occasione contro un atleta che fino a tre mesi fa era nei primi 50 del mondo. Sarebbe stata la mia vittoria più importante in carriera e mi avrebbe dato molto slancio per il prosieguo del torneo. Secondo me ho comunque ricevuto un’ulteriore conferma che sono in crescita e manca veramente poco per arrivare a una serie di risultati che mi possano portare molto più in alto in classifica. In questo momento il mio ranking e quello degli altri ragazzi italiani non rispecchia il nostro valore. Al Centro Tecnico di Terni stiamo facendo tutti un grande lavoro e sono ottimista sul resto della stagione».

Soddisfatto anche Rossi: «Nei sedicesimi ho ottenuto una delle vittorie migliori della mia vita sul cinese Sun Wen. Ero sotto 1-1 e 4-8 e 2-1 e 4-9 e alla fine l’ho portata a casa. Un po’ di tempo fa probabilmente avrei perso quella partita molto prima, senza lottare così. Ho battuto un grande giocatore, esprimendo un tennistavolo di alto livello. Sono fiducioso che nei prossimi anni arriveranno soddisfazioni molto più grandi, che ci meritiamo per quanto lavoriamo. Quando si vuole veramente qualcosa prima o poi la si raggiunge. Negli ottavi ho ceduto al cinese Xu Haidong e non c’è stata molta partita. La mattina ero stanco fisicamente a anche mentalmente e non sono mai riuscito a entrare in gara, anche se l’avversario era molto forte».