Pedro Moura eletto presidente della European Table Tennis Union per il quadriennio 2025 2028Il portoghese Pedro Moura (nella foto di Gabriel Koscher) è stato eletto presidente della European Table Tennis Union per un mandato di quattro anni durante il Congresso ETTU tenutosi ai Campionati Europei di Linz. Per la prima volta in 40 anni, alle elezioni presidenziali ETTU si è presentato più di un candidato. In questo caso sia Moura sia il presidente dell'Associazione Ungherese di Tennistavolo Imre Kovacsics si sono rivolti ai delegati prima del processo di voto.

All'elezione, Moura ha ottenuto 35 voti, superando Kovacsics, che ne ha ricevuti 19.

Oltre alle elezioni presidenziali, il Congresso ha confermato la tedesca Heike Ahlert come vicepresidente ETTU e l'inglese Sandra Deaton come vicepresidente per le Finanze.

I vicepresidenti eletti dell’ETTU sono il croato  Zoran Primorac (46 voti), il belga Didier Leroy (42), la lettone Ina Josepsone (41), l'austriaco Jaroslaw Franciszek Kolodziejczyk (31) e la finlandese Sonja Grefberg (29).

«Mi presento a voi con profonda gratitudine e immenso orgoglio - ha affermato Moura - onorato dalla fiducia che avete riposto in me. È un onore accettare la responsabilità di servire come presidente dell’Unione Europea di Tennistavolo e mi impegno a continuare a dedicarmi a questa posizione. Innanzitutto, vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti a tutte le associazioni membri che mi hanno supportato durante il mio percorso come presidente ad interim negli ultimi due anni. I progressi che abbiamo fatto insieme sono una testimonianza del potere della collaborazione, dell'unità e della visione condivisa. Questo non è il risultato di un singolo individuo, ma una vittoria collettiva per tutti coloro che sono appassionati del nostro sport».

Il neo presidente ha poi proseguito:«La mia candidatura si basa su tre pilastri fondamentali: crescita, innovazione e inclusività. La crescita non riguarda solo l'espansione delle nostre competizioni, ma anche il miglioramento della qualità e della visibilità dello sport. Abbiamo già fatto progressi significativi con la qualità della produzione televisiva e accordi di trasmissione più ampi. Ad esempio, agli European Team Championships di Malmo, abbiamo avuto più di 20 paesi che hanno trasmesso l'evento. Qui a Linz, abbiamo contratti in atto per quasi 50 paesi, dalla Cina agli Stati Uniti. Ma credo che possiamo andare ancora oltre, soprattutto modernizzando i formati delle competizioni, come abbiamo fatto con la Final 4 della Champions League maschile».