Olimpiadi di Parigi 2024 Giorgia Piccolin e il presidente della FITeT Renato Di NapoliPoco più di 24 ore dopo Debora Vivarelli, oggi alle Olimpiadi di Parigi è scesa in campo Giorgia Piccolin (n. 62 del ranking mondiale), che nei trentaduesimi ha affrontato, come la sua compagna, un’avversaria giapponese, fra le massime candidate a un posto sul podio.

Dall’altra della retina c’era Miu Hirano (n. 13), testa di serie n. 8, che si è imposta per 4-0 (11-9, 11-5, 11-5, 11-7). L’azzurra è entrata in gioco convinta ed è stata autrice di un’ottima prestazione.

In apertura ha inseguito (1-4) e ha contenuto il distacco. Ha fronteggiato quattro set-point (6-10) e ha annullato i primi tre. Nel secondo parziale la bolzanina ha recuperato da 1-5 a 3-5 e ha mantenuto a tiro la nipponica (5-7), cedendo nel finale quattro scambi consecutivi.

Al ritorno al tavolo ancora una volta Hirano ha avuto un avvio favorevole (4-0), ha ceduto due punti (4-2) e ha riallungato sul 6-2 e dal 6-3 al 9-3. Sul 10-4 ha sfruttato la sua seconda opportunità per portarsi sul 3-0.

Nella quarta frazione Piccolin è stata staccata (1-6) e ha rimontato (4-6). Dal 5-7 e scivolata a cinque match-point (5-10) e ha cancellato i primi due, perdendo al terzo e ricevendo gli applausi della South Paris Arena 4.   

«Peccato essere stata sorteggiata contro un’avversaria così forte - spiega Giorgia - perché mi sentivo veramente bene e infatti ho perso il primo set di misura. Lei poi ha alzato il livello ed è stato complicato starle dietro. Partivo sempre un po’ dietro e recuperare non era semplice. Ho provato a rischiare qualcosa di più e ritengo di aver fatto le scelte giuste. Sono soddisfatta, perché nonostante tutte le difficoltà penso di avere giocato a un buon livello. Nei prossimi giorni rimarrò a Parigi con la mia famiglia e mi godrò le Olimpiadi da spettatrice. Domani andrò a vedere gli azzurri della pallavolo e il mio amico (e suo ex compagno di scuola, ndr) Simone Giannelli».

I sedicesimi saranno fra la cinese Sun Yingsha e la lussemburghese Ni Xia Lian, la singaporeana Zeng Jian e l’indiana Sreeja Akula, la portoghese Yu Fu e la polacca Natalia Bajor, la romena Elizabeta Samara e la taipeana Cheng I-Ching, la portoricana Adriana Diaz e la statunitense Amy Wang, la nordcoreana Pyon Song Gyong e la tedesca Nina Mittelham, la francese Yuan Jia Nan e la canadese Zhang Mo, l’egiziana Dina Meshref e la giapponese Hina Hayata, la sudcoreana Shin Yubin e l’ungherese Georgina Pota, la statunitense Lily Zhanf e la brasiliana Bruna Takahashi, la francese Prithika Pavade e l’indiana Manika Batra, l’hongkonghese Zhu Chengzhu e la giapponese Mia Hirano, la romena Bernadette Szocs e l’ucraina Margaryta Pesotska, la portoghese Jieni Shao e l’austriaca Sofia Polcanova, la ceca Hana Matelova e l’olandese Britt Eerland e la svedese Linda Bergstrom e la cinese Chen Meng.

Nel singolare maschile si sfideranno il cinese Wang Chuqin e lo svedese Truls Moregard, il taipeano Kao Cheng-Jui e il romeno Eduard Ionescu, l’egiziano Omar Assar e l’ecuadoriano Alberto Mino, il kazako Kirill Gerassimenko  e il tedesco Qiu Dang, il sudcoreano Jang Woojin e il danese Jonathan Groth, lo sloveno Deni Kozul e il giapponese Shunsuke Togami, il francese Alexis Lebrun e il croato Tomislav Pucar, lo spagnolo Alvaro Robles e il brasiliano Hugo Calderano, il francese Felix Lebrun e lo svedese Anton Kallberg, il brasiliano Vitor Ishiy e il tedesco Dimitrij Ovtcharov, lo sloveno Darko Jorgic e il britannico Liam Pitchford, il croato Andrej Gacina e il taipeano Lin Yun-Ju, il giapponese Tomokazu Harimoto e l’iraniano Noshad Alamiyan, il polacco Milosz Redzimski e il danese Anders Lind, lo statunitense Kanak Jha e il greco Panagiotis Gionis e l’hongkonghese Wong Chun Ting e il cinese Fan Zhendong.

Nella foto Giorgia Piccolin con il presidente della FITeT Renato Di Napoli