Mondiali Master di Roma podio del doppio maschile Over 60Ai Mondiali Master di Roma, la mattina dell’ultima giornata di gare è stata dedicata alle fasi conclusive dei doppi maschili e femminili. Il bilancio azzurro è stato di tre ori, un argento e due bronzi.

Nel doppio maschile Over 60 Fatai Adeyemo e Concetto Testiera hanno battuto in semifinale per 3-2 (5-11, 13-11, 8-11, 15-13, 12-10) i cinesi Pan Dahang e Pan Yan e in finale per 3-1 (8-11, 11-8, 11-8, 11-8) i tedeschi Zsolt-Georg Böhm e Andreas Fejer-Konnert. «Questo sogno - racconta Testiera - è iniziato ad aprile, quando l’ho chiamato e gli ho chiesto di fare il doppio insieme, perché avrei voluto vincere il titolo mondiale e poi smettere di giocare. Lui mi ha risposto che sarebbe stata dura, che ci avremmo provato e ci siamo riusciti, grazie a lui, che è un fenomeno. Quando hai la tranquillità di avere al fianco un compagno che le rimette sempre in campo è un’altra storia. Io quando ero giovane qualcosa ho fatto, sono stato n. 8 d’Italia e sono arrivato terzo agli Assoluti. Di doppi ne ho vinti molti. Con Fatai, lui mi dice sempre cosa devo fare e io quasi sempre ci riesco». Adeyemo aggiunge: «Bisogna giocare molte palle in campo, entrambi sappiamo giocare, ma bisogna metterci il cuore e lo abbiamo fatto. In campo ci siamo caricati molto a vicenda, volevamo vincere. Eravamo arrivati qui e dovevamo dare il massimo per conquistare questa medaglia d’oro. Le possibilità vanno colte al volo, siamo contenti. La semifinale è stata durissima, perché uno dei due cinesi aveva delle gomme insidiose, la finale anche, ma forse un po’ meno. Nella semifinale del singolare affronterò di nuovo Böhm, che qui abbiamo sconfitto in finale. Voglio ripetermi».

Mondiali Master di Roma podio del doppio maschile Over 45Giovanni Maria Falcucci e il belga Cedric Merchez hanno prevalso in semifinale per 3-1 (9-11, 11-9, 11-9, 11-9) sul turco Saim Polatkan e sull’ucraino Viktor Vasylevskyi e in finale per 3-1 (9-11, 11-8, 14-12, 11-8) sui sauditi Majad Rashed Binsuaiger e Khalid Bunaydir Alharbi. «Con Cedric - spiega – ci siamo conosciuti agli Europei di Rimini di due anni fa, quando mi ha battuto in semifinale. Probabilmente gli ero piaciuto come giocatore e mi ha chiesto di fare coppia qui. Ho accettato più che volentieri. Insieme ci troviamo benissimo, lui è di un altro livello e io ho cercato di fare un po’ il gregario, però ho fatto anche la mia parte. Lui serve e risponde bene, io ho cercato di commettere meno errori possibili e di fare la differenza in certe palle importanti. Siamo stati un buon team, siamo tutti e due dei combattenti e ci siamo divertiti. Nel singolare ho perso nuovamente contro di lu. Comunque la manifestazione è bellissima, indipendentemente dal gioco e dal risultato, che è stato inaspettato. Le ultime due partite sono state molto difficili. Ci siamo già detti che il prossimo anno faremo insieme gli Europei di Novi Sad, in Serbia».

Mondiali Master di Roma podio del doppio femminile Over 55Nel doppio femminile Over 55 Wei Jian e la tedesca Ding Yaping hanno avuto la meglio in semifinale per 3-0 (11-5, 11-3, 11-8) sulla francese Isabelle Guilbault e sulla turca Fulya Diker e in finale per 3-1 (11-9, 11-4, 8-11, 11-1) sulla polacca Elzbieta Kazberuk e sulla slovacca Marta Daubnerova. «Ero convinta - afferma Wei Jian - di poter vincere l’oro. Ci conosciamo da una vita, eravamo compagne di stanza a nove anni nel collegio in Cina. Per 30 anni non ci siamo più viste, poi in occasione di questo Mondiale le ho telefonato e le ho chiesto di giocare insieme. Lei vive in Germania. Entrambe palleggiamo e quando siamo sicure e decidiamo di schiacciare spesso chiudiamo il punto. Questo è il primo Mondiale Master, siamo venute a Roma perché era una buona occasione per vincerlo. In realtà quando ho visto tutte le partecipanti mi sono resa conto che sono tutte forti, ma lo siamo anche noi. Ding gioca ancora in Bundesliga e due settimane fa ha vinto lo scudetto. Tutte le partite sono state difficile, perché la pallina è rotonda e bisogna sempre guadagnarsi punto per punto».

Mondiali Master di Roma podio del doppio femminile Over 40Le cugine Katja e Martina Milic nell’Over 40 hanno rimontato da 0-2 a 3-2 (7-11, 9-11, 11-7, 11-3, 11-9) in semifinale le polacche Marzena Jasinska ed Emilia Kijok e in finale hanno ceduto per 3-1 (11-9, 8-11, 11-4, 11-7) alla finlandese Marina Donner e alla svedese Sofia Westholm. «Durante tutto il torneo - afferma Martina - il torneo mi sono sentita al massimo. Ho trovato con Katja una sintonia a mio parere unica. Devo ammettere, però, che nelle partite del girone mi sono sentita molto tesa, nelle fasi successive, invece, l’intesa ha prevalso. Questo è stato sicuramente possibile grazie al fatto che ci conosciamo da sempre, essendo cugine, e ciò ci ha aiutato soprattutto a costruire la finale. Durante la semifinale, nella quale eravamo in svantaggio di due set, siamo riuscite a rimontare e a ribaltare il risultato perché ci conosciamo bene e soprattutto siamo grandi amiche; riusciamo a comprendere di cosa ha bisogno l'altra e soprattutto non dubitiamo di noi. Durante questa competizione, per prepararci e arrivare in finale, abbiamo vissuto tutti i momenti insieme, dentro e fuori dal campo. Per cui ci siamo ritagliate del tempo per il relax e che fosse solo per noi, come quello del caffè e del riscaldamento, facendo in modo che potesse essere propedeutico ai risultati che volevamo raggiungere. Tutto è andato nel verso giusto, o quasi. Questa esperienza rappresenta il più bel ricordo che abbiamo nel doppio nel tennistavolo. Abbiamo vissuto sicuramente tanti bei momenti, ma vincere una medaglia ad una manifestazione mondiale così grande e bella è un'emozione impareggiabile». 

Mondiali Master di Roma podio del doppio maschile Over 40Nell’Over 40 Fabio Mantegazza e Stefano Tomasi sono stati superati in semifinale per 3-0 (9-11, 9-11, 4-11) dal francese Thomas Guignat e dall’inglese Shi Guang. «Speravamo di arrivare fino in fondo - commenta Tomasi - purtroppo non è andata bene la semifinale, ma siamo soddisfatti, calcolando che ho dei problemi a una caviglia che mi porto dietro e una settimana fa, quando sono arrivato a Roma, non camminavo. Seppur amareggiati per la sconfitta, all’inizio avrei messo la firma per una medaglia. In semifinale abbiamo affrontato due atleti che conoscevamo, perché uno gioca in Italia e l’altro è stato compagno di Fabio. Fisicamente loro in questo momento erano di un’altra categoria e quando la stanchezza prende il sopravvento anche la testa funziona poco. Avremmo dovuto giocare un po’ meglio tatticamente. C’è stato uno spigolo per loro sul 9-8 per noi del primo set, però un 3-0 non si può discutere. Con Fabio ci troviamo bene, è solo un paio d’anni che giochiamo il doppio e siamo stati campioni italiani a Riccione. Lui fa lo sforzo di scendere di due categorie e devo ringraziarlo». Mantegazza parla della forza della coppia: «C’è un ottimo equilibrio fra il servizio e la risposta e c’è molta fiducia. Anche quando le cose non fanno nel modo migliore nessuno dei due tende a innervosirsi e questo è un aspetto molto positivo. Scendere di due categorie non è facile, però siamo contenti di questo risultato. Puntavamo alla medaglia, forse un minimo di rammarico è il fatto di aver giocato al mattino, al pomeriggio io soprattutto rendo molto di più, a livello fisico sono più reattivo. Oggi gli avversari erano più tonici e preparati. In singolo sono entrato nei sedici e avevo occasione di andare avanti. Questa è stata una stagione fantastica fra i Master. Ai tricolori di Riccione ho vinto i quattro titoli a disposizione, compreso quello a squadre, e non posso proprio lamentarmi».

Mondiali Master di Roma podio del doppio maschile Over 85Nell’Over 85 Aldo Dondi e Mario Ercolani hanno ceduto in semifinale per 3-0 (6-11, 11-13, 8-11) all’inglese Raymond Dixon e al gallese Dennis Bromage e hanno conquistato il bronzo. «Ero in dubbio se venire a questi Mondiali, per un problema a un occhio, - spiega Donda - e sono felice di aver deciso di esserci. Questa medaglia è molto importante per me, in una manifestazione così partecipata, dopo l’argento, sempre in doppio, che avevo ottenuto nel 2009 a Porec, nell’Over 70 con Ferdinando Carù. Con Mario abbiamo giocato veramente bene, peccato per i due set-point non sfruttati nel secondo parziale della semifinale, che avrebbe potuto cambiare un po’ le cose. Nel singolare ho perso nel secondo turno del tabellone contro uno svedese (Valdemar Persson, ndr), che ho battuto nel doppio per 3-2, rimontando da 1-2». Per Ercolani «è stata la prima volta ai Mondiali, mentre ero stato a quattro edizioni degli Europei. Mi sono divertito molto, la struttura è molto bella e accogliente e si mangia pure bene. Ho giocato con Aldo per la seconda volta, dopo i Campionati Italiani di quest’anno, anche se ci conosciamo da 30 anni. In semifinale abbiamo commesso qualche errore nei momenti più importanti, gli avversari non erano impossibili da battere. Nei turni precedenti perdevamo per 2-1 e avevamo vinto alla “bella”. Pensavo potesse accadere di nuovo, ma non siamo riusciti ad aggiudicarci il secondo set.  Ci riproveremo la prossima volta»

Ha collaborato Livia Nardinocchi