I fratelli BisiDal 7 al 14 luglio la Nuova Fiera di Roma ospiterà i Campionati Mondiali Master, che, con i suoi 6.100 atleti iscritti e le 111 nazioni presenti, sarà la più grande manifestazione di tennistavolo mai organizzata. Nella capitale non potrà mancare la famiglia Bisi, modenese doc, simbolo di passione pongistica come nessun’altra. Giovanni e Alessandro saranno in campo, Francesco sarà il tecnico in panchina e Guido il tifoso-accompagnatore.

Papà Franco, scomparso all’età di 97 anni nel 2017, è stato il capostipite, fondatore e presidente della storica società, che negli Anni ’70 e ’80 si chiamava Z2, nella quale sono cresciuti i figli. Oltre al poker maschile c’è Silvia, pure lei pongista in gioventù. A ottenere i migliori risultati è stato Giovanni, classe 1961, che quando ancora non aveva compiuto 12 anni, vinse nel 1973 lo scudetto assoluto a squadre con la Città dei Ragazzi. Dello stesso team faceva parte il fratello Guido, di sei anni più vecchio. Altri quattro titoli consecutivi i due avrebbero conquistato a Parma, assieme a Paolo Bargagli, dal 1980 al 1983.

Nel 1975 Giovanni è stato il primo italiano a vincere una medaglia d’oro internazionale di tennistavolo, diventando campione europeo Allievi a Zagabria. Un risultato che è rimasto ineguagliato per ben 35 anni. In maglia azzurra assoluta ha partecipato a sei Campionati Mondiali e ad altrettanti Europei. Ha raggiunto il suo best ranking di n. 46 al mondo. Sul fronte nazionale si è aggiudicato il titolo del singolare assoluto nel 1983 e nel 1985, il doppio maschile con Guido nel 1978, 1980 e 1983 e per otto volte il doppio misto. È stato numero 1 della classifica. In tutto ha vinto 32 medaglie tricolori.

Guido, che ha iniziato alla Città dei Ragazzi nel 1966, nel 1969 ha vinto i Campionati Italiani Allievi CSI e nel 1972 ha giocato agli Europei Giovanili a Vejle, in Danimarca, assieme a Stefano Bosi, Roberto Giontella e Alessandro Peterlini. All’età di 17-18 anni è stato n. 3 d’Italia e ha disputato le rassegne iridate del 1973 a Sarajevo e del 1975 a Calcutta. Francesco, classe 1952, soprannominato Gimmi, per la sua capigliatura simile a quella del famoso chitarrista e cantautore statunitense Jimi Hendrix, ha giocato un paio di stagioni, per poi dedicarsi all’attività di tecnico. È stato allenatore del club nel quale hanno militato i fratelli e dal 1977 al 1979 coach della Nazionale, cha ha guidato agli Europei del '78 a Duisburg e ai Mondiali del '79 a Pyongyang, con Giovanni in campo, a fianco di Diao Wenyuan, il primo cinese alla testa degli azzurri.

Il più giovane dei fratelli Bisi è Alessandro, che è nato nel 1968 e gioca ancora in serie B2. Fra i ricordi più belli della saga dei Bisi c’è certamente la finale scudetto del 1999, nelle fila del Tennistavolo Villa d’Oro Modena contro la Body Center Messina, che vide Giovanni e Alessandro in campo e Francesco alla guida tecnica. Ai Campionati Europei Master di Rimini del 2022 Giovanni e Alessandro hanno conquistato l’argento nel doppio Over 50, metallo che è stato confermato nell’Over 55 nella kermesse continentale del 2023 a Sandefjord, in Norvegia, nella quale Giovanni è anche salito sul terzo gradino del podio nel singolare Over 60. A luglio, alla Fiera di Roma, il doppio modenese andrà a caccia dell’oro.

A portare avanti la tradizione dei Bisi ai massimi livelli è oggi il 33enne Paolo, figlio di Giovanni, che è stato n. 1 d’Italia e ha un palmares invidiabile a livello giovanile e senior. Continua a essere animato dalla voglia di vincere, come dimostra il recente successo nel doppio maschile di seconda categoria ai Campionati Italiani di Molfetta. Giovanni e Paolo sono stati protagonisti di moltissime esperienze in comune, il primo in panchina e il secondo al tavolo, e assieme nel 2005, entrambi in campo, sono stati campioni di doppio di terza categoria.

«Il tennistavolo - racconta Giovanni - ha attraversato quasi 60 anni delle nostre vite e ci ha regalato molte vittorie e, in generale, un gran numero di momenti bellissimi da condividere tutti insieme. Ho iniziato a praticarlo a nove anni, seguendo le orme di Guido, che era stato il primo di noi a frequentare l’oratorio vicino a casa. Anche Francesco andava con lui e poi ha scelto di concentrarsi maggiormente sul ruolo di allenatore. Entrambi mi accompagnavano alle gare. L’ultimo ad appassionarsi è stato Alessandro, che veniva a vedere le nostre partite. Anche i nostri genitori Franco e Gina, che oggi ha 98 anni, si sono fatti coinvolgere. Dopo la fine dell’esperienza della Città dei Ragazzi, che, dopo lo scudetto del 1973, ha proseguito a livello amatoriale, giocavamo a Modena in una società gestita dalla nostra famiglia. L’aveva fondata papà, che di professione era preside a scuola. Lui era il presidente, mamma la segretaria, io e Guido gli atleti e Francesco il coach. Poi è arrivato anche Bargagli, eravamo ai vertici e ci siamo classificati secondi e terzi in serie A.  

Le vicende professionali non hanno mai distolto completamente i Bisi Brothers dal tennistavolo: «Quando mi sono laureato in Giurisprudenza e poi ho avviato la carriera di avvocato, ho ridotto un po’ i miei impegni pongistici, ma non mi sono mai allontanato dall’ambiente. Lo stesso hanno fatto Alessandro, che è commercialista, Guido, che ha lavorato in banca e ora è in pensione, e Francesco, che è stato imprenditore. Il ping pong è sempre rimasto la nostra grande passione. Tutti abbiamo seguito da vicino l’attività di mio figlio e personalmente sono stato anche consigliere federale per due mandati, dal 2000 al 2008. Attualmente Paolo, oltre a militare nella serie A2 italiana, gioca in Svizzera in Prima Divisione e con il Lugano ha conquistato gli ultimi due scudetti. A giugno si è aggiudicato anche la coppa nazionale».

Nella foto i fratelli Bisi, da sinistra Francesco, Alessandro, Giovanni e Guido