A Busan anche la Cina maschile conquista il 23° titolo mondiale
- Pubblicato: 25 Febbraio 2024
Anche nella gara maschile il titolo non ha cambiato padrone. Ai Campionati Mondiali a squadre di Busan, in Corea del Sud, la Cina ha fatto ancora una volta doppietta e, come le loro colleghe, anche gli uomini hanno conquistato il 23° successo nella manifestazione, l’undicesimo consecutivo.
In finale oggi al Bexco Convention Centre hanno battuto per 3-0 la Francia, che era tornata all’atto conclusivo dopo 27 anni.
Una vittoria transalpina sarebbe stata annoverata fra le imprese assolute nella storia dello sport e difficilmente avrebbe potuto prescindere da una doppietta del 17enne fenomeno Felix Lebrun.
Il n. 6 del ranking (alle spalle di cinque cinesi) è entrato in campo carico, dopo essersi aggiudicato gli otto singolari disputati in terra coreana, ma poco ha potuto contro un determinatissimo Wang Chuqin, che si è imposto per 3-0 (11-4, 11-8, 11-3).
Con il risultato già quasi compromesso, il 20enne Alexis Lebrun ha provato ad assumere il ruolo solitamente giocato dal fratellino e ha dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio nella parte.
Al di là della retina c’era il n. 1 al mondo Fan Zhendong, che lui aveva superato nell’unico precedente a Macao nel 2023, e il francesino è risalito dal 6-9 e si è preso il primo set. Nel secondo il cinese ha pareggiato agevolmente le sorti e nel terzo è stato ancora Lebrun a far pendere la bilancia dalla sua parte.
Nella quarta frazione Alexis ha avuto un match-point sul 10-9, che, se concretizzato, avrebbe potuto, se non cambiare l’esito finale, quantomeno aumentare il tasso emotivo della sfida. Fan glielo ha annullato, e ha prolungato il match alla “bella”, nella quale ha controllato la situazione fin dal 4-0 di apertura. Si è dunque imposto per 3-2 (9-11, 11-4, 8-11, 12-10, 11-7), mettendo definitamente le ali ai piedi al team asiatico.
Difficile immaginare che Ma Long, alla sua ultima apparizionre in una rassegna iridata, si sarebbe fatta sfuggire l’occasione di concludere in gloria una carriera ineguagliabile. Il Dragone, infatti, pur avendo dovuto fronteggiare un Simon Gauzy almeno inizialmente in versione de luxe, ha prevalso per 3-1 (7-11, 11-2, 11-4, 11-6).
La Francia si coccola comunque una medaglia d’argento che vale oro e culla il sogno di prendersi la rivincita ad agosto alle Olimpiadi di Parigi.