Coach Timina presenta la gara contro la Repubblica Ceca
- Pubblicato: 13 Settembre 2023
Un sorteggio poco “fantasioso” aveva già proposto agli azzurri di Lorenzo Nannoni nella fase di qualificazione dei Campionati Europei a squadra di Malmö il terzo confronto con la Repubblica Ceca, dopo i due del primo girone eliminatorio.
Incredibilmente anche alle ragazze guidate da Elena Timina è capitata la stessa situazione e negli ottavi di finale di domani alle ore 19 affronteranno le ceche per la terza volta.
«Contro la Cechia - afferma coach Timina - abbiamo perso due volte e dunque ci attende una partita molto difficile. Penso, però, che in questo momento siamo in una forma migliore rispetto alle due occasioni precedenti. La n. 1 avversaria è la 33enne Hana Matelova, che in quelle due sfide si è rivelata imbattibile. Spero che questa volta la tendenza cambi. Lei è una atleta di grande esperienza, in possesso di un ottimo topspin di rovescio molto carico, è molto solida e commette pochi errori. È una combattente e dunque è veramente pericolosa. C’è poi la 22enne Zdena Blaskova, che utilizza i puntini sul rovescio. Anche lei è una grande lottatrice e contro di lei abbiamo dei problemi perché il suo gioco è molto scomodo. La squadra è completata dalla 28enne Katerina Tomanovska, una mancina che gioca il topspin da entrambe le parti. Tre buone giocatrici, che compongono una compagine equilibrata, sono però convinta che attualmente anche noi siamo molto compatte e abbiamo uno spirito di squadra molto forte. Oggi discuteremo la tattica da adottare e ogni piccolo dettaglio che possa fare la differenza e domani penso che, se riusciremo a ripeterci sui livelli espressi contro la Francia e la Turchia, avremo buone chance di batterle. Spero che sarà un match molto tirato e non vedo l’ora che arrivi domani e il momento di scendere in campo».
Matelova è la n. 53 del ranking mondiale, Tomanovska la n. 263 e Blaskova la n. 272, mentre per le azzurre Gaia Monfardini è la n. 113, Piccolin la n. 120 e Vivarelli la n. 154. Stefanova non ha una classifica, svolgendo poca attività internazionale, ma le vittorie ottenute nel girone sulla francese Yuan Jia Nan (n. 20) e sulla turca Sibel Altinkaya (n. 97) sono la migliore dimostrazione del suo valore.
In qualificazione le ceche si sono imposte a Bolzano per 3-1, con la doppietta di Matelova, per 3-1 su Piccolin e su Nicole Arlia, e il successo di Blaskova, per 3-0 su Vivarelli, contro il 3-0 di Stefanova su Marketa Sevcikova, e ad Havirov per 3-2, con due punti di Matelova, per 3-2 su Vivarelli e 3-0 su Piccolin, e uno di Blaskova, per 3-1 su Vivarelli, a fronte del 3-2 di Piccolin su Blaskova e del 3-0 di Stefanova su Tomanovska.
L’Italia ricorda con grande soddisfazione il 4-2 di Piccolin su Matelova nei sedicesimi degli Europei individuali di Monaco di Baviera del 2022.
Intanto la squadra maschile è rientrata a casa, dopo l’eliminazione di ieri sera a opera, appunto, della Cechia. «È stata una partita amara - commenta il tecnico Nannoni - che era stata preparata bene ed era anche iniziata bene. Nel primo singolare Matteo Mutti, pur perdendo alla fine, è sempre stato in vantaggio in tutti i set contro un Lubomir Jancarik in forma, che il giorno prima aveva battuto Mattias Falck. Si era già capito che c’eravamo e potevamo dire la nostra. Non eravamo certamente lì per fare le vittime sacrificali. C’è stata grande concentrazione da parte di tutti. Johnny Oyebode e Andrea Puppo hanno disputato due partite bellissime e sono andati entrambi al di là delle attese, lottando fino all’ultima palla e superando atleti ostici come Pavel Sirucek, che è il campione ceco, e Jiri Martinko, di un gradino più basso, ma molto solido. Poi, sul 2-1 per noi, purtroppo è cambiato qualcosa. Loro sono stati bravi a giocare le ultime due gare senza sbagliare più nulla e noi non siamo riusciti a mantenere alto il livello agonistico che ci aveva contraddistinto nelle prime due ore di gioco e siamo calati. Ci sono molte recriminazioni per ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. L’aspetto positivo, però, di questa trasferta in Svezia e dell’esperienza complessiva in tutte le fasi di questi Europei è, che senza ombra di dubbio i nostri ragazzi sono sempre stati competitivi. Oltre ai tre già citati, ricordo Leonardo Mutti, che era con noi a Malmö, Tommaso Giovannetti, Jordy Piccolin e Daniele Pinto, oltre ad Antonino Amato e a Federico Vallino Costassa, che sono stati riserve e hanno dato il loro contributo al gruppo. Purtroppo siamo fuori dalle prime 16 squadre europee, ho comunque sensazioni confortanti. C’è grande voglia da parte di tutti di impegnarsi al massimo per continuare a crescere e questo mi fa ben sperare».