Nicole Arlia è terza anche nel doppio con la romena Ioana Singeorzan
- Pubblicato: 23 Luglio 2023
Si conclude con un bellissimo bilancio di tre medaglie di bronzo la spedizione dell’Italia ai Campionati Europei Giovanili di Gliwice, in Polonia.
Dopo il terzo posto di ieri di Nicole Arlia con il romeno Andrei Istrate nel doppio misto Under 19, e quello di questa mattina di Danilo Faso e Francesco Trevisan nel doppio Under 15, la mantovana, guidata in panchina dal tecnico Giuseppe Del Rosso, ha concesso il bis nel doppio femminile con la romena Ioana Singeorzan.
In semifinale hanno prevalso le polacche Zuzanna Wielgos e Anna Brzyska per 3-1 (6-11, 11-4, 11-5, 11-6). Arlia riporta l’azzurro sul podio nel doppio juniores a 23 anni dall’oro di Nikoleta Stefanova con la croata Paovic. L’ultimo italiano a salirci nel misto juniores era invece stato Leonardo Mutti nel 2013, con il bronzo con la croata Rakovac.
Arlia e Singeorzan dal 3-1 sono state agganciate (3-3) e dal 4-4 si sono issate sul 7-4. Si sono procurate cinque set-point (10-5) e hanno chiuso al secondo. Nel secondo parziale le avversarie dal 4-4 hanno imposto un break di 7-0 e hanno pareggiato la situazione.
Nel terzo Wielgos e Brzyska dal 5-5 hanno vinto sei punti consecutivi, passando a condurre nel computo dei set. Indietro anche nella quarta frazione (3-5) Arlia e Singeorzan hanno reagito (5-5), ma le polacche sono ripartite e con un altro filotto di 5-0 si sono guadagnate cinque match-point (10-5). Al secondo hanno festeggiato la qualificazione alla finale.
Arlia porta, dunque, a quattro i suoi podi continentali, considerando anche il secondo posto nel doppio femminile con Gaia Monfardini e il terzo in singolare agli Europei Under 21.
«Due medaglie agli Europei Giovanili - afferma Nicole - sono un gran bel bottino e me le tengo strette. Non pensavo di riuscire a raggiungerle entrambe, anche se sarei stata più felice se fosse arrivata anche quella in singolare. Nel misto con Andrei Istrate avevano giocato per la prima volta a inizio febbraio di quest’anno in Tunisia e non era andata molto bene. C’erano stati dei miglioramenti a Helsingborg, in Svezia, e ci siamo presentati qui a Gliwice con fiducia. Nel primo match è bastato fare bene poche cose per battere i cechi Brhel e Sazimova. Abbiamo poi trovato i greci Manolopoulos e Papadimitriou e non c’è stato problema. L’ungherese Szantosi e la portoghese Pinto sono una bella coppia e noi eravamo molto concentrati e abbiamo adottato la tattica giusta. Tutto è andato perfettamente. Nei quarti l’inglese Green e la gallese Hursey sulla carta era avversari insidiosi. Ci sono stati dei begli scambi, però abbiamo sempre controllato la situazione. In semifinale contro i romeni Movileanu e Zaharia non è andata come speravamo. In allenamento li avevamo già affrontati e le partite erano state più equilibrate. Nel primo set eravamo avanti per 8-7 e gli arbitri hanno chiamato il tocco di retina sul servizio, che nessuno aveva visto. Abbiamo ripetuto il punto e lo abbiamo perso e questo ci ha un po’ condizionato. Nel secondo parziale avevamo un giro che era sfavorevole, perché io giocavo sul maschio e poi per Andrei era difficile imporre il suo gioco. Nel terzo sia partiti in vantaggio e ci hanno raggiunti e superati e la gara è scivolata via. Movileanu e Zaharia disputano il doppio insieme da parecchio tempo, si conoscono e dunque hanno molto più feeling e confidenza di noi. Con Andrei con il passare delle partite si è creato un rapporto migliore, ora parliamo di più ed è un aspetto che in campo paga».
Anche con Singeorzan Nicole era alla terza manifestazione insieme:«Avevamo fatto i Mondiali juniores dello scorso anno in Tunisia e gli Europei Under 21 ad aprile. Eravamo la testa di serie n. 2, ma le sorprese non mancano mai ed è complicato confermare le gerarchie della classifica. Abbiamo incontrato le lussemburghesi Dumont e Piquard ed eravamo nettamente superiori. Contro le svedesi Baasan e Tveit Muskantor abbiamo rischiato di più e siamo state costrette al quinto set, nel quale, però, ci siamo imposte nettamente. Negli ottavi eravamo opposte alle polacche Sztwiertnia e Wrobel e con Ioana siamo state molto unite e grintose, mettendo in campo veramente una bella prestazione. Anche nei quarti contro la belga Massart e la francese Pujol c’è stato un grande spirito di squadra, fra gli allenatori e fra noi due al tavolo e siamo entrate in semifinale. Oggi siamo partite molto bene, mentre abbiamo ceduto nettamente il secondo set. Ci siamo un po’ demoralizzate entrambe, perché non riuscivamo più a trovare il ritmo e a tirare fuori i nostri colpi. Abbiamo perso anche il terzo set, nel quale avevamo il giro favorevole, e nel quarto mi trovavo particolarmente male a giocare la palla che mi arrivava dal puntino lungo di Brzyska. Peccato, perché, se avessimo vinto, in finale avremmo affrontato la tedesca Griesel e la romena Mei Rosu, contro le quali ci troviamo molto bene e in allenamento avevamo sempre dominato».
L’eliminazione negli ottavi del singolare ha lasciato un po’ di amaro in bocca:«Contro la slovena Moltara e l’ucraina Pentiuk e filato tutto liscio. Guardando il tabellone avevo visto che negli ottavi mi sarebbe capitata la tedesca Griesel. L’avevo già affrontata agli Europei Under 21 dello scorso ottobre a Cluj-Napoka e mi aveva battuta per 4-1. Ha un gioco che mi dà particolarmente fastidio, perché si gira con il puntino e schiaccia. Anche l’allenatrice tedesca mi conosce bene e aveva preparato la partita nel modo giusto. Sapevo che sarebbe potuta andare in questo modo, il rimpianto è che mi sono un po’ lasciata andare. Già quando sono entrata in campo ero tesa. Il secondo set perso ai vantaggi è stato un passaggio chiave, se l’avessi portato a casa, sarei rientrata in partita. Ci riproverò la prossima volta».