I Bisi sono d'argento in doppio, Giovanni è terzo nel singolare
- Pubblicato: 01 Luglio 2023
L'Italia chiude i Campionati Europei Master di Sandefjord, in Norvegia, con un bilancio di tre medaglie. Dopo il bronzo di Sonja Milic nel singolare Over 65, Giovanni Bisi si è classificato terzo nel singolare Over 60 e con il fratello Alessandro ha conquistato l'argento nel doppio Over 55, bissando il metallo dello scorso anno alla Fiera di Rimini.
In finale la coppia italiana è stata battuta per 3-1 (11-9, 10-12, 11-13, 9-11) dal romeno Andreas Fejer-Konnert e dal tedesco Erik Kirsten. La partita, come ampiamente indicato dal punteggio, è stata tiratissima.
I Bisi hanno assunto il comando (4-1), ma non sono mai riusciti a scrollarsi di dosso gli avversari. Dal 9-7 sono stati appaiati (9-9) e sono stati bravi a portare a casa gli ultimi due punti. Il secondo parziale si è avviato nella stessa direzione (5-2) e dall'8-5 il romeno e il tedesco sono rinvenuti (8-8). Questa volta dal 9-9 sono stati loro a salire alla palla set. L'hanno mancata a al secondo tentativo (11-10) sono stati più efficaci.
I modenesi nella terza frazione sono stati rimontati da 5-3 a 5-6, hanno ribaltato la situazione (8-6), per ritrovarsi sul solito 9-9. Hanno annullato un set-point (9-10), non ne hanno sfruttato uno (11-10) e al secondo dei rivali (10-11) hanno ceduto. Al rientro al tavolo Fejer-Konnert e Kirsten hanno allungato (6-2) e gli azzurri hanno recuperato, agganciandoli a quota 9. Gli ultimi due scambi hanno però voltato loro le spalle.
In singolare Giovanni è stato fermato soltanto in semifinale per 3-1 (8-11, 11-8, 5-11, 9-11) dal danese Lars Hauth, testa di serie n. 1.
L'emiliano ha disputato un match da vero combattente. È stato bravissimo a recuperare dal 2-7 al 7-7, ma ha dovuto fronteggiare tre set-point (7-10) e ha perso al secondo. Nel secondo parziale è risalito dal 2-6 al 7-6 e dall'8-8 ha incamerato gli ultimi tre punti.
Nella terza frazione Hauth è tornato in testa (4-1) e non ha avuto problemi a guidare fino al termine. Alla ripresa del gioco ha confermato il trend (4-1) e Bisi dal 3-6 lo ha raggiunto (6-6), ripetendo di lì a poco dal 6-8 al 9-8. Gli ultimi tre punti sono però andati al danese, che ha ottenuto il pass per la finale.
«Eravamo le teste di serie n. 1 - commenta Giovanni Bisi - ma non ci sentivamo i favoriti. In semifinale abbiamo incontrato i danesi e a fare coppia con Michael Lauritsen c'era Carsten Egeholt, che conosciamo da molti anni ed è sempre stato un grande professionista. Pensavamo che quella fosse una partita molto difficile e siamo stati veramente contenti di averla vinta. In finale abbiamo affrontato Fejer-Konnert, altro atleta molto noto, con un passato ad alto livello, e Kirsten, che aveva due gomme puntinate diverse fra loro ed era quindi molto atipico e conseguentemente complicato da fronteggiare. Tutti i set sono stati comunque molto tirati e c'è stato anche un pizzico di sfortuna. Avremmo potuto farcela».
Per quanto riguarda il singolare, «Lars Hauth è una mia vecchia conoscenza e ci siamo sfidati spesso, anche ai Campionati del Mondo del 1985 a Göteborg, sulla situazione di 4-4. Proprio contro di lui nel 1987, in un incontro di Lega Europea a Monza contro la Danimarca, ho disputato il mio ultimo match con la maglia della Nazionale. Fra i Master non ci eravamo mai incontrati. Ha un'ottima tecnica e per me non è stato facile, ho fatto comunque una bella figura, rimanendo in partita fino alla fine».
C'è grande soddisfazione anche nelle parole di Alessandro Bisi:«Siamo molto felici, anche se non è mancato molto alla conquista del titolo. In partenza dall'Italia avevamo la speranza di fare bene, ma l'idea di salire sul podio era ambiziosa. Ogni partita qui riserva delle insidie, contro atleti che non si conoscono. Si tratta della seconda medaglia d'argento, dopo quella di Rimini, per l'oro aspettiamo i Mondiali del 2024 a Roma ( e ride). L'anno scorso il secondo posto è stato certamente più inatteso e in finale i nostri avversari di allora erano stati decisamente superiori a noi. Ci sono stati meno rimpianti, questa volta avremmo potuto fare meglio. Nel secondo set siamo sempre stati avanti e se fossimo andati sul 2-0 l'esito avrebbe potuto essere diverso. Abbiamo anche avuto e mancato un set-point nel terzo. Fejer-Konnert e Kirsten sono stati comunque bravi. Il primo era molto sicuro, non sbagliava mai e variava molto gli effetti. Le puntinate del secondo ci rimandavano delle palline che si spegnavano e non ci permettevano di attaccare. La partita nella quale abbiamo giocato meglio è stata la semifinale contro i danesi»
In singolare Alessandro è stato eliminato nei trantaduesimi:«Dopo aver superato agevolmente il girone, mi è capitato lo svedese Jan Ekström, ex campione europeo junior a squadre, che non avevo mai visto e ha giocato molto bene. Anch'io ho fatto una bellissima partita e sono uscito per 11-9 al quinto set. Vincendo avrebbero potuto aprirsi delle prospettive interessanti».