A Durban è en plein cinese, Fan Zhendong e Sun Yingsha campioni nei singolari
- Pubblicato: 28 Maggio 2023
I Campionati Mondiali individuali di Durba, in Sud Africa, hanno raccontato molte bellissime storie e una è stata quella di Mihai Bobocica, primo uomo azzurro e secondo italiano di sempre, dopo Imperia Marchionne nel 1949 a raggiungere gli ottavi di finale.
Alla resa dei conti, però, non ci sono state novità al vertice e la Cina ha confermato il suo ruolo dominante e, se possibile, è tornata a ruggire ancora di più rispetto alle ultime edizioni, nelle quali non aveva comunque abbassato la guardia. A Houston nel 2021, infatti, la Svezia si era aggiudicata il doppio maschile con Mattias Falck e Kristian Karlsson e aveva piazzato nella finale del singolare Truls Moregard, come era già accaduto con Falck a Budapest nel 2019.
Questa volta, invece, nessuno è riuscito a impedire l'en plein di titoli e il bottino complessivo è stato di cinque ori, due argenti e cinque bronzi.
Nel singolare maschile il 26enne Fan Zhendong, n. 1 della classifica, ha confermato il titolo di Houston ed è stato il decimo consecutivo per i cinesi e il dodicesimo negli ultimi tredici. Solo l'austriaco Werner Schlager ha interrotto la dittatura nel 2003 a Parigi. Fan ha battuto in finale per 4-2 (8-11, 11-9, 11-7, 12-10, 11-13, 11-3) il 23enne compatriota Wang Chuqin e altri due connazionali, il tre volte iridato 34enne Ma Long e il 26enne Liang Jingkun, hanno occupato il terzo gradino del podio, per un "clean sweep" inarrestabile.
Nel femminile le medaglie sono state tre su quattro, perché si è infiltrata la 22enne giapponese Hina Hayata, che ha condiviso il bronzo con la 26enne Chen Xingtong. Nell'atto conclusivo la 22enne Sun Yingsha, capofila del ranking, che era stata finalista a Houston, si è imposta per la prima volta, per 4-2 (5-11, 11-8, 11-7, 11-7, 7-11, 11-6) sulla 29enne Chen Meng, già seconda a Budapest. È stato il 15° derby di fila per le cinesi, che in dieci occasioni hanno monopolizzato anche i terzi posti.
Nel doppio maschile Fan Zhendong e Wang Chuqin hanno prevalso per 3-0 (13-11, 11-6, 11-5) sui coreani Jang Woojin e Lim Jonghoon, argento anche due anni fa, e in semifinale erano arrivati anche gli altri coreni Lee Sang Su e Cho Daeseong e i tedeschi Dimitrij Ovtcharov e Patrick Franziska. Quattordicesimo successo cinese nelle ultime sedici edizioni.
Nel doppio femminile Wang Yidi e Chen Meng hanno avuto la meglio per 3-0 (11-8, 11-7, 12-10) sulle coreane Jeon Jihee e Shin Yubin, con il bronzo al collo delle altre cinesi Sun Yingsha e Wang Manyu, campionesse in carica, e delle giapponesi Miyu Nagasaki e Miyuu Kihara. Diciottesimo oro consecutivo per la Cina.
Nel misto Wang Chuqin e Sun Yingsha sono rimasti sul trono, sul quale erano saliti a Houston, imponendosi per 3-0 (11-6, 11-2, 11-7) sui giapponesi Tomokazu Harimoto e Hina Hayata. Terzi ex aequo gli hongkonghesi Wong Chun Ting e Doo Hoi Kem e gli altri cinesi Lin Shidong e Kuai Man. Terzo trionfo di seguito per la prima potenza pongistica, precedentemente si erano affermati i giapponesi Maharu Yoshimura e Kasumi Ishikawa a Düsseldorf nel 2017, la cinese Xu Xin e la sudcoreana Yang Hae-Un a Suzhou nel 2015 e i nordcoreani Kim Hyok-Bong e Kim Jong nel 2013 a Parigi, che avevano posto fine a undici sigilli tutti cinesi.