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Presentazione Italia contro Repubblica CecaAl PalaPajetta di Biella l’Italia maschile ha ceduto per 3-0 alla Repubblica Ceca nella terza gara del Gruppo 5 di qualificazione agli Europei del 2023. Il match è stato diretto dal giudice arbitro svizzero Gabriele Chiari e dagli arbitri di sedia italiani Elio Corrado e Domenico Tarallo.

In una bella e calda cornice di pubblico, nel primo singolare Matteo Mutti ha tenuto testa fino al 7-7 a Jiri Martinko, che si è aggiudicato gli ultimi i quattro punti. Nel secondo l’azzurro ha recuperato da 0-3 a 5-3, è stato agganciato (5-5) ed è ripartito (8-5). Si è procurato tre set-point (10-7) e ha sfruttato il terzo. Dopo il cambio di campo il ceco si è di nuovo portato sul 3-0 e ha conservato il margine, chiudendo alla prima delle quattro palle a sua disposizione. Martinko ha insistito (2-0), è stato raggiunto (2-2) ed è scattato nuovamente. Mutti dal 5-8 ha piazzato un break di 6-0 e ha rinviato l’esito alla “bella”. Il mantovano si è ripreso da 1-4 a 3-4 e da 3-6 a 5-6. Si è proseguito punto a punto e sul 9-8 Jancarik ha messo in carniere gli ultimi due scambi.

Lubomir Jankarik ha ribaltato il punteggio contro Tommaso Giovannetti dal 2-3 al 5-3 e ha condotto fino alla fine. L’azzurro al ritorno al tavolo ha avuto un avvio molto brillante (6-2), è stato riavvicinato (7-5), ha riampliato il margine (9-5) e ha conquistato due palle set (10-8). Sono sfumate, ma la terza (11-10) è stata quella buona. Nel terzo parziale il ceco dal 4-4 ha vinto sette punti consecutivi. Nel quarto è volato sul 6-1 e sul rientro dell’azzurro (6-3) ha allungato definitivamente.

Daniele Pinto ha inseguito Tomas Polansky e ha gradualmente ridotto le distanze fino all’8-9. Sull’8-10 ha cancellato solo il primo set-point. La seconda frazione è stata lottata fino al 6-6, poi il ceco si è issato a quattro chance di chiusura (10-6) e Pinto li ha salvati tutti, ma non ha trovato le contromisure alla quinta opportunità (10-12) del rivale. L’atleta ospite ha preso lo slancio (6-0) ed è andato diritto verso il traguardo.  

«Che i ragazzi possano dire la loro - commenta coach Nannoni - non c’è dubbio. C’è però un po’ di amarezza, perché in queste prime tre gare, ci sono state partite finite 3-2 o 3-1 con set tirati e li abbiamo quasi sempre persi. Qualche set in più avremmo dovuto portarlo a casa. Mi dispiace, perché nel gioco non siamo lontani dagli avversari, però non abbiamo sfruttato le situazioni favorevoli che si sono presentate, mentre soprattutto i cechi sono stati freddi ed efficaci nei momenti decisivi. Il rammarico è che sull’1-1 e 3-0 per lui nel terzo set Tommaso ha sbagliato un flip per indecisione e quell’errore, che non comprometteva nulla in termini di punteggio, lo ha condizionato completamente e il match si è incanalato nel verso sbagliato. Contro Jancarik uno come lui deve essere molto deciso se vuole avere delle chance. Riguardo a Matteo, questa sera è sempre stato in recupero, mentre a Milano era lui ad avere il match in mano e Pistej a inseguire. In una condizione del genere già non ha fatto poco a costringere Martinko alla “bella” e se alla fine avesse prevalso sarebbe stata veramente una grande vittoria. Daniele contro atleti come Polansky è in difficoltà, perché ormai lo conoscono e sanno come ci devono giocare. Dani deve organizzare il suo gioco in modo impeccabile, altrimenti esce male dalle situazioni inaspettate. Anche lui come Matteo è sempre stato dietro. Ha interpretato bene la partita, ha servito bene lungo ed è stato deciso nel rispondere, solo che l’altro a un certo punto era un po’ superiore e ha preso la partita in mano. Non era facile fronteggiare il Polansky di stasera, che commetteva pochi errori».   

Matteo Mutti - Jiri Martinko 2-3 (7-11, 11-9, 6-11, 11-8, 8-11)

Tommaso Giovannetti - Lubomir Jancarik 1-3 (6-11, 12-10, 4-11, 5-11)

Daniele Pinto - Tomas Polansky 0-3 (9-11, 10-12, 3-11)