Andrea Borgato bronzo nel singolare di classe 1 podioLa prima medaglia in singolare conquistata dal'Italia ai Campionati Mondiali Paralimpici di Granada è stata merito di Andrea Borgato, che, dopo aver scalato il tabellone, da n. 11 al mondo di classe 1, ha perso con onore per 3-1 (10-12, 5-11, 11-5, 6-11) la semifinale contro il coreano Nam Kiwon, n. 3 e testa di serie n. 2. Il suo bronzo bissa quello ottenuto nel 2014 a Beijing, in Cina.

L'azzurro ha recuperato una prima  volta dal 2-4 al 5-5 e una seconda dal 7-9 al 9-9. Ha annullato il primo set-point (9-10) e al secondo (10-11) ha ceduto. Nel secondo parziale è risalito da 1-3 a 4-3, ma quello è stato l'unico vantaggio, perché l'asiatico è tornato avanti e ha intensificato il suo sforzo fino al termine.

Il 49enne rodigino è rientrato in campo molto determinato e ha preso il comando (4-2), accelerando dal 6-4 e diventando irraggiungibile. Nella quarta frazione Nam è partito bene (4-1) e ha incrementato il margine (7-2), ponendo le premesse per l'approdo alla finale contro il connazionale Joo Young Dae.

«Sono arrivato in Spagna - commenta Borgato - con l'obiettivo di vincere una medaglia e sono felice di esserci riuscito. Sono soddisfatto del mio torneo, essere fra i primi quattro al mondo è motivo di grande gioia. Ho avuto anche un buon tabellone  e sono stato bravo a sfruttarlo. Nel primo turno, contro il coreano Park Sung Joo (n. 5 del ranking), ero molto consapevole di ciò che dovevo fare e mi sentivo anche molto bene fisicamente. Nei quarti, invece avevo di fronte il cileno Vicente Leiva e ho avuto una giornata complicata. Avevo la pressione bassa e in campo ho sofferto, sbagliando cose semplici. Mi sono venuti incontro un po' di mestiere e di esperienza, di cattiveria agonistica e di forza mentale e ho portato a casa il match Il mio avversario è giovane, ma in crescita, e in futuro saprà dire la sua. In finale oggi è stata una partita dura. Lui è molto forte e lo conoscevo. Ha tirato fuori questi super servizi corti, molto precisi e difficili da prendere, che mi hanno messo in dificoltà. Per il resto sia in risposta  sia con il servizio ho fatto il gioco e sono contento. Peccato per il primo set, che è finito ai vantaggi. Lui ha sbagliato due servizi consecutivi e sono occasioni che vanno colte al volo. Il mio terzo set è stato molto positivo e nel quarto il coreano è andato via e non sono riusciti e rimontare. Anche in quel frangente ha servito benissimo. Questo risultato mi dà ancora più forza per continuare ad allenarmi. Per il momento non si smette».

Alle ore 16 toccherà a Giada Rossi, che nella semifinale di classe 2 affronterà al tavolo 2 la brasiliana Catia Christina Da Silva Oliveira. Alle 19,45 Matteo Parenzan, n. 4 del seeding, andrà a caccia del titolo, nella finale di classe 6. Dall'altra parte della retina al tavolo 1 ci sarà il thailandese Rungroj Thainiyom, n. 3.