La sconfitta subita ieri sera per 3-0 contro la Slovacchia al Centro Sportivo Bonacossa di Milano, nella gara valida per le qualificazioni agli Europei del 2023, ha lasciato parecchio rammarico nelle fila azzurre.

Uno stato d'animo che emerge chiaramente dalle parole di coach Lorenzo Nannoni (nella foto di Marta Moratti durante un timeout con Matteo Mutti, con il resto della squadra attorno). «Purtroppo il commento - spiega - è amaro, perché avremmo dovuto essere in vantaggio per 2-1 e invece abbiamo perso per 3-0, un risultato paurosamente ingiusto. Matteo Mutti nel primo singolare contro Lubomir Pistej ha avuto quattro match-point e non li ha sfruttati, lo stesso è accaduto nella terza partita con Andrea Puppo, che era opposto a Jakub Zelinka e ha mancato una palla per chiudere. Avevamo tutte la carte in regola per portare a casa per 3-1 entrambi gli incontri. Wang Yang si è rivelato, invece, troppo forte e troppo in forma per John Oyebode. I nostri giovani non sono ancora in grado d'impensierire un atleta di quel calibro e non c'è neanche troppo l'abitudine ad affrontare i difensori».

Il tecnico continua:«Se ci fossimo portati sul 2-1, Wang Yang avrebbe poi siglato il 2-2 e nell'ultima sfida Oyebode avrebbe avuto tutto da guadagnare e Pistej tutto da pedere. C'è dunque un notevole rammarico, perché, se tutto fosse andato come avrebbe potuto, avremmo potuto leggere questa gara più in grande. Non sarebbe stata solo una nuova esperienza da far fare ai giovani contro squadre più esperte e sulla carte più forti di noi. Contro la Repubblica Ceca abbiamo perso per 3-0, pur combattendo per una partita e mezza, qui avremmo potuto scrivere una storia diversa. Nei momenti decisivi, purtroppo, non siamo stati lucidissimi, sembrava quasi come se ci fosse stata la paura di vincere e dovremo lavorare su questo aspetto mentale. Peccato, tatticamente aveva funzionato tutto bene e sia Matteo sia Andrea avevano conquistato dei buoni vantaggi, essendosi portati avanti per 2-0»