Dopo aver mancato le vittorie nelle tre gare di doppio dei Campionati Europei di Monaco di Baviera, conquistate nel femminile dall'austriaca Sofia Polcanova e dalla romena Bernadette Szocs, nel maschile dagli svedesi Mattias Falck e Kristian Karlsson e nel misto dai francesi Emmanuel Lebesson e Yuan Ja Nan, la Germania ha cercato fortemente la doppietta nei singolari, per confermare i titoli dell'anno scorso a Varsavia messi in carniere da Timo Boll e Petrissa Solja.

I piani tedeschi sono saltati subito, perché la 27enne austriaca Sofia Polcanova (testa di serie n. 3) ha battuto per 4-0 (11-9, 11-2, 11-0, 11-0) la 25enne Nina Mittelham (n. 2). In realtà la partita non è arrivata al suo compimento naturale, per il ritiro in lacrime della beniamina di casa all'inizio del terzo set (nella foto di Rémy Gros).

È stata la seconda conclusione anticipata, dopo la semifinale maschile di ieri, segnata dalla rinuncia a proseguire dello svedese Kristian Karlsson, che si era tagliato la mano sinistra urtando il tavolo durante uno scambio,  

Mittelham ha ceduto a Polcanova il primo set combattuto e nel secondo si è infortunata alla spalla, perdendo nettamente. Ha chiesto il medical timeout e al rientro in campo ha provato a riprendere il gioco, ma, dopo tre scambi, ha dovuto prendere atto dell'impossibilità di andare avanti. Il tecnico nazionale Tamara Boros ha spiegato che la sua atleta aveva già avvertito il dolore ieri, durante il riscaldamento, ma che oggi era peggiorato.

Peccato, perché in condizioni normali sarebbe stato un grande spettacolo, che avrebbe coronato una finale storica.Per la prima volta negli ultimi diciassette anni, si sono, infatti, affrontate due pongiste europee doc. L'ultima volta era stata nel 1996, quando la tedesca Nicole Struse aveva battuto l'ungherese Krisztina Toth. Nelle ultime sedici edizioni almeno una delle due protagoniste era stata di origine cinese e i successi delle asiatiche erano stati dieci. Polcanova ha dunque bissato l'oro del doppio e in singolare ha compiuto un'impresa che in Austria prima di lei era riuscita soltanto a Liu Jia nel 2005. A mettersi al collo il bronzo sono state le tedesche Sabine Winter e Shan Xiaona

Alla fine i tifosi teutonici hanno comunque potuto gioire, per merito del 25enne Qiu Dang (n. 4 del seeding, nella foto di Rémy Gros), che ha rimontato e superato per 4-1 (10-12, 14-12, 11-8, 11-9, 11-2) il 24enne sloveno Darko Jorgic (n. 2).

Quest'ultimo, dopo essersi aggiudicato il primo parziale è stato avanti anche nel secondo. La rimonta di Dang, che al quarto set-point ha pareggiato la situazione, è stata decisiva per ridare fiducia all'idolo locale, che gradualmente è diventato il padrone del match e nella quinta frazione ha dilagato. Doppia Svezia al terzo posto, con Mattias Falck e Kristian Karlsson.

La Germania ha ottenuto l'ottavo titolo nelle ultime nove edizioni, dopo i cinque di Timo Boll (che in totale ne ha all'attivo otto) e i due di Dimitrij Ovtcharov. Ha interrotto il filotto solo il francese Emmanuel Lebesson nel 2016.

Jorgic, si è confermato ai vertici, dopo il secondo posto al Top 16 Europeo del 2020, il primo in quello del 2022 e i quarti di finale raggiunti alle Olimpiadi di Tokyo. Il suo argento è il punto più alto toccato dalla Slovenia nella rassegna continentale, dopo i bronzi individuale di Bojan Tokic nel 2011 e a squadre nel 2019.  

Dopo nove giorni si è dunque conclusa la manifestazione che ha visto l'esordio del tennistavolo all'interno dei Campionati Europei Multi-Sport (il sito ufficiale è al link https://www.munich2022.com/en).