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Campionati Europei Giovanili 2022 Andrea Puppo 3Si è concluso in semifinale il fantastico percorso di Andrea Puppo ai Campionati Europei Giovanili di Belgrado. La testa di serie n. 8 ha perso per 4-3 (11-6, 11-8, 7-11, 6-11, 4-11, 11-9, 9-11) contro il polacco Maciej Kubik, n. 1 del seeding e n. 4 del ranking mondiale di settore, in una partita che a tratti è stata da standing ovation, per la qualità di gioco altissima espressa dai due protagonisti.

Alla sua ultima partecipazione alla rassegna continentale, il 19enne genovese ha raggiunto l'obiettivo della medaglia in singolare, dopo aver vinto il titolo del doppio misto cadetti nel 2018, in coppia con la russa Arina Slautina. Ha conquistato un meritatissimo bronzo, riportando l'Italia sul podio del singolare juniores maschile 30 anni dopo Massimiliano Mondello, che nel 1992, a Topolcany, nell'allora Repubblica Federale Ceca e Slovacca, si era messo al collo lo stesso metallo.

Puppo è partito benissimo (5-1) e ha incrementato il margine (9-3). Si è procurato quattro set-point (10-6) e ha sfruttato il primo.

Ovvio attendersi una reazione del polacco (3-0), che è stato risucchiato (4-3) e si è di nuovo staccato (7-3). L'azzurro non ha desistito e con un break di 5-0 è passato a condurre (8-7), costrigendo l'avversario al timeout. Alla ripresa del gioco è salito a tre palle set e la seconda gli ha sorriso.

Nel terzo parziale Puppo ha recuperato da 2-4 a 5-4 e Kubik ha riassunto il comando (8-6), non facendosi più raggiungere. Nel quarto ancora lui ha allungato (6-2) e, sul rientro del rivale (7-6), ha sprintato, incamerando quattro scambi di fila.

Nella quinta frazione si passati dal 2-0 per Puppo al 4-2 per Kubik e Ivan Malagoli ha chiesto il tempo tecnico. Il polacco ha preso il largo (7-3) e non ha avuto problemi a chiudere.

Al ritorno al tavolo il ligure ha rialzato la testa (4-2) e ha tenuto duro (7-4), prima di subire un filotto di 5-0 (7-9). Con il servizio a disposizione ha siglato l'aggancio (9-9), poi è stato aggressivo in risposta per il set-point, subito concretizzato.

Nel parziale decisivo Andrea ha cambiato campo sul 5-3 ed è rimasto avanti (8-6). Kubik ha tenuto strenuamente e ha ribaltato la situazione, guadagnandosi due match-point (10-8). Il secondo gli ha consegnato l'accesso alla finale delle ore 17,10 contro il romeno Eduard Ionescu, n. 5. Ha prevalso proprio di un soffio su un Puppo, che, a dispetto dell'amarezza per l'esito, esce rafforzato da questa sfida, disputata assolutamente alla pari contro uno degli atleti di riferimento a livello planetario.

«Sto vivendo - commenta Andrea - un misto fra la soddisfazione per il grande torneo che ho disputato e il rammarico per come è andata questa semifinale. Ci metterò qualche ora per smaltirlo. Contro Kubik avevo già perso altre volte, lui è nei primi 100 al mondo, il migliore d'Europa fra gli Under 19 e, secondo me, il più forte presente in questo impianto. Lo conosco fin da quando eravamo piccoli, è un amico ed è fortissimo. Ci ho giocato alla pari e sono arrivato a tre punti dal fare ancora di più la storia. Penso che la differenza sia stata che lui milita in Bundesliga da anni ed è già stato campione europeo nel singolare cadetti ed è dunque molto più abituato di me a giocare questo tipo di partite. È stata una bellissima sfida e c'era tutto il palazzetto a guardarla. Ho ricevuto moltissimi messaggi di complimenti da italiani e non solo e sono orgoglioso che ci fosse così tanta gente a seguirmi in streaming e a fare il tifo per me».