La Cina è troppo forte per la Germania, il Giappone è terzo
- Pubblicato: 06 Agosto 2021
Il programma pongistico a Tokyo 2020 si era aperto all’insegna delle sorprese, con l’oro soffiato dai beniamini di casa Jun Mizutani e Mima Ito ai favoriti Xu Xin e Liu Shiwen.
Si è trattato di un risultato rimasto isolato, perché nelle rimanenti quattro gare andate in scena al Tokyo Metropolitan Gymnasium ha vinto la Cina. Chen Meng e Ma Long si sono aggiudicati i singolari in altrettanti derby contro Sun Yingsha e Fan Zhendong, anche se le semifinali maschili si sono decise allo sprint e avrebbero potuto avere dei risultati diversi.
Dopo il 3-0 sul Giappone nella competizione a squadre femminile di ieri, oggi anche gli uomini (nella foto di Remy Gros, da sinistra Fan Zhendong, Ma Long e Xu Xin) hanno rispettato il pronostico, prevalendo per 3-0 sulla Germania (testa di serie n. 2).
Il 3-0 (11-7, 11-3, 11-9) inflitto da Ma Long e Xu Xin a Timo Boll e Patrick Franziska è stata una dimostrazione di forza. Nel primo singolare, nonostante l’ottima prestazione di Dimitrij Ovtcharov, Fan Zhendong è riuscito a rimontare per due volte un set di svantaggio e si è imposto nettamente alla “bella” (3-11, 11-6, 9-11, 11-5, 11-3).
Anche Boll ha provato a mettere i bastoni fra le ruote a Ma Long, non impendendo però al due volte campione olimpico e tre volte mondiale di tagliare il traguardo per 3-1 (11-5, 11-9, 11-13, 11-7) e di diventare l’atleta più decorato ai Giochi, con cinque medaglie d’oro.
«Abbiamo fatto un ottimo lavoro - ha spiegato Ma Long – per merito dell’eccellente sostegno proveniente dallo staff e dai coach. È uno sforzo di squadra che ci mantiene da lungo tempo ai vertici. Come atleti professionisti, abbiamo semplicemente svolto il nostro compito, che è quello di vincere».
Per Fan Zhendong «il nostro obiettivo era di vincere tre dei cinque match a disposizione e abbiamo creduto l’uno nell’altro anche quando eravamo indietro nel punteggio. Sono estremamente contento di essere stato capace di vincere la medaglia d’oro con Xu Xin e Ma Long. Ho imparato molto da loro e queste sono esperienze senza prezzo e ricordi che non dimenticherò mai».
Xu Xin ha riconosciuto di aver effettuato «un bellissimo viaggio nelle ultime due settimane. Ho creato una buona partnership con Ma Long, ognuno ha creduto nell’altro e insieme abbiamo fatto un buon lavoro. Speriamo d’ispirare più gente con i nostri successi e di diventare anche dei buoni modelli per altri».
Nella finale per il bronzo, il Giappone (n. 3) ha avuto la meglio per 3-1 sulla Corea del Sud (n. 4). Jun Mizutani e Koki Niwa hanno garantito alla causa il primo punto, con il 3-1 (11-9, 8-11, 15-13, 11-5) su Lee Sangsu e Jeoung Youngsik.
Tomokazu Harimoto ha raddoppiato il margine, rifilando un 3-1 (11-7, 8-11, 12-10, 11-7) a Jang Woojin. Il 3-0 (11-3, 11-8, 11-7) di Jeoung Youngsik su Niwa ha riaperto le sorti della sfida, prima del 3-0 (14-12, 11-9, 11-8) di Mizutani su Jang Woojin, che ha assegnato la medaglia ai nipponici.