Tokyo 2020 podio singolare maschileIl 32enne cinese Ma Long ha stabilito un altro record nella sua ineguagliabile carriera. Oggi al Tokyo Metropolitan Gymnasium ha confermato il titolo olimpico di singolare conquistato a Rio 2016 ed è diventato il primo atleta della storia pongistica capace di fare doppietta. Complessivamente ha calato il poker, dopo i successi ottenuti a squadre a Londra 2012 e a Rio. La Cina ha messo in carniere il 30° oro olimpico.

In finale la testa di serie numero 2 ha sconfitto per 4-2 (11-4, 10-12, 11-8, 11-9, 3-11, 11-7) il 24enne connazionale e capofila mondiale Fan Zhendong, che ha dovuto inchinarsi per la sedicesima volta su 21 confronti diretti su un palcoscenico internazionale.

«Penso che io e Fan Zhendong - ha commentato il campione - abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di disputare una finale tutta cinese e ora siamo determinati a salire sul primo gradino del podio anche a squadre. Oggi mi sono divertito e non ho sentito troppo la pressione. Dovevo andare in campo e fare del mio meglio, se il mio avversario avesse sbagliato avrei dovuto approfittarne. Sono riuscito a fare tutto questo. Quando si gioca contro un atleta di qualità come Fan, bisogna essere al top della forma e non ci si può permettere troppi errori. Sapevo di avere l’esperienza per vincere sul palcoscenico più grande, compreso le Olimpiadi, e questo probabilmente oggi ha fatto la differenza a mio favore. Voglio continuare a praticare il tennistavolo finché potrò e voglio ringraziare il mio team e la mia famiglia per il loro sostegno e l’incoraggiamento che mi hanno trasmesso in questi anni».

Da parte sua, Fan Zhendogn è stato franco:«Ho avuto le mie possibilità, ma oggi non le ho sfruttate. Sebbene non abbia potuto vincere la medaglia d’oro, sono riuscito ad aggiudicarmi l’argento al mio debutto olimpico e questo è qualcosa di cui sono orgoglioso. Ci può essere solo un campione in una competizione. Devo continuare a lavorare duramente, dal momento che ci sono certamente degli aspetti del mio gioco che possono essere migliorati».

Nel match per il terzo posto il 32enne tedesco Dimitrij Ovtcharov (n. 7) ha superato per 4-3 (13-11, 9-11, 11-4, 4-11, 15-13, 11-7) il 19enne taipeano Lin Yun-Ju (n. 5), dopo avergli annullato quattro match-point nel sesto set.

Per lui si è trattato della seconda medaglia di bronzo individuale, dopo quella conquistata a Londra 2012, ai danni dell’altro taipeano Chuang Chih-Yuan. Il bottino complessivo comprende anche l’argento a squadre a Pechino 2008 e il bronzo a Londra e a Rio.

«Ieri, dopo la sconfitta in semifinale contro Ma Long - ha ricordato Dima - ho telefonato a mio papà e a mia moglie e ho detto loro che non volevo più giocare a tennistavolo, è veramente troppo duro. Loro mi hanno dato una grande forza e mio papà mi ha detto che se fossi riuscito a vincere oggi, il mondo sarebbe stato nuovamente bellissimo. Aveva ragione, Oggi ho vinto e tutto sembra di nuovo fantastico. Il mio avversario ha avuto così tanti match-point e ho pensato che per me fosse finita. Invece li ha mancati e ho sentito di aver ricevuto un aiuto divino e sono stato così felice di essere ancora in partita. Lo sport è incredibilmente pazzo».

Lin aveva già perso la finale per il terzo posto anche alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires 2018, per mano dello statunitense Kanak Jha. «È stato veramente un peccato - ha affermato - non aver chiuso l’incontro nel sesto set. Ora mi prenderò un piccolo riposo, prima di concentrarmi sulla gara a squadre».

Gli ottavi di finale maschili e femminili scatteranno domenica.