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Debora Vivarelli e Maurizio Gatti in partenza per TokyoÈ arrivato il giorno della partenza per Tokyo per Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito) e per il tecnico Maurizio Gatti. Saranno in ottima compagnia, perché sull'aereo che decollerà da Fiumicino alle ore 17,10 s'imbarcheranno anche gli altri azzurri di pallavolo, beach volley, basket, basket 3x3, ginnastica artistica, judo, tiro a volo, con la portabandiera Jessica Rossi, tiro a segno e nuoto. Insomma una delegazione molto folta.

L'arrivo nella capitale giapponese avverrà poco dopo mezzogiorno, ora locale (l'Italia è sette ore indietro), di domani, giusto in tempo per essere sottoposti al primo tampone. Ottenuto l'esito favorevole, avverrà il trasferimento al Villaggio Olimpico. «Per il momento - spiega la bolzanina - mi sembra ancora una trasferta normale e sono piuttosto tranquilla. Penso che quando saremo in volo inizierò a rendermi conto che si tratta invece di un'occasione speciale, essendo la mia prima volta in un contesto del genere. Sono molto curiosa di vedere ciò che mi aspetterà. Mihai Bobocica, che ha già partecipato a due edizioni dei Giochi, mi ha detto che sarà qualcosa di gigantesco. Per me già esserci rappresenta il raggiugimento di un obiettivo molto importante. Ora quello che conterà di più sarà non tanto il risultato quanto andare in campo serena e uscirne sapendo di aver lottato al massimo delle mie possibilità su ogni punto. La prima partita sarà senza dubbio uno scoglio significativo, più che altro per il carico emotivo da gestire».

Le condizioni fisiche sono ottimali:«Mi sono ripresa bene dai problemi che ho avuto, legati anche al Covid-19, e sono tornata in forma. Ce n'è voluto per mettermi alle spalle tutti gli acciacchi, ma ora sto proprio bene, anche di testa, essendomi tolto dalle spalle il peso ingombrante della qualificazione. Non sono al 100%, forse anche qualcosa in più, e psicologicamente mi sento carica e pronta a dare il massimo. Immagino che rispetto a un'Olimpiade normale ci saranno parecchie differenze, a partire dall'assenza del pubblico, ma voglio viverla e godermela fino in fondo, così come sarà».

Anche per coach Gatti sarà la prima esperienza a cinque cerchi:«Ho girato il mondo per trent'anni e preso parte a tutte le principali manifestazioni internazionali. Mi mancavano solo le Olimpiadi e chiudo il mio mandato alla guida della Nazionale colmando questa lacuna. Non avrei potuto chedere di più e di meglio. Aver conquistato questa qualificazione è stata una grande impresa e ora ce la godiamo. Andiamo a Tokyo senza remore e timori, con l'obiettivo di vincere più incontri possibili. L'ultimo stage, che abbiamo svolto a Bolzano, è servito a rifinire la preparazione e Debora è fisicamente in ottima forma. Quella olimpica è una gara da affrontare nel modo giusto soprattutto mentalmente e abbiamo lavorato e lavoreremo anche su quel fronte. Per lei sarà comunque una grande esperienza e lo stesso varrà per me. Essere ai Giochi per un tecnico è veramente il top che possa capitare».

L'Italia pongistica sarà rappresentata a Tokyo anche da Mario Re Fraschini, uno degli otto arbitri di sedia europei e dei 25 complessivi, provenienti anche da Asia, Africa, Nord America e America Latina.