Il Borussia ringrazia un magico Kallberg e conquista la 12ª Champions League
- Pubblicato: 18 Dicembre 2020
Che la Germania sarebbe tornata a trionfare nella Champions League maschile, facendo doppietta dopo la vittoria al femminile del TTC Berlin eastside, si sapeva con certezza già da ieri sera.
Mancava solo il nome della società che l’avrebbe riportata sul trono e il derby di questa sera ha consegnato al Borussia Düsseldorf (nella foto di Jörg Fuhrmann, Revierfoto la premiazione effettuata dal presidente dell’ITTF Thomas Weikert) il 12° successo nella manifestazione (il primo fu nel 1989), aggiornando un record che al momento pare proprio inavvicinabile da altre squadre.
Il risultato ha la firma indelebile del giovane svedese Anton Kallberg, che, se in semifinale da numero 3 era stato determinante, con il 3-2 sull’inglese Liam Pitchford, nell’atto conclusivo si è addirittura superato e, chierato come numero 1, ha ottenuto una doppietta da urlo.
Nella “bolla” dell’Arag CenterCourt, i padroni di casa hanno battuto per 3-1 i campioni nazionali dell’FC Saarbrücken in una sfida che avrebbe potuto girare dall’altra parte, perché il primo e l’ultimo singolare sono stati sul filo del rasoio e la differenza fra i due contendenti è stata veramente minima.
In apertura il sette volte campione d’Europa Timo Boll, dopo la sconfitta di ieri contro il danese Jonathan Groth, ha rischiato la delusione bis. Dopo il primo set andato a Shang Kun (11-6), il tedesco ha ribaltato la situazione (11-6, 11-7). Il cinese ha pareggiato (11-4) e come Groth, che si era imposto alla “bella” per 6-0, ha dato l’impressione di essere irresistibile. Si è portato sul 4-0 e lì è venuto fuori l’animus pugnandi di Boll, che, all’insegna del motto “non è finita finché non è finita”, ha messo a segno sei punti consecutivi.
Il testimone è passato a Kallberg, che ha compiuto il primo capolavoro, travolgendo Patrick Franziska nel primo parziale (11-2) e mettendolo in riga anche nel secondo (11-9). Il colpo di coda del teutonico nella terza frazione (11-9) ha avuto solo l’effetto di protrarre il match, non di invertire una tendenza che era irrimediabilmente dalla parte dello scandinavo, bravissimo a completare l’opera (11-6).
Lo sloveno Darko Jorgic ha fatto fino in fondo il suo dovere e, perso il primo set per mano dello svedese Kristian Karlssonn (4-11), ha rimontato (11-8., 11-7, 11-3), riaprendo le prospettive per i suoi colori.
Sono tornati al tavolo Kallberg e Shang Kun e lo svedesino ha dominato il primo (11-3) e il terzo set (11-4). L’asiatico è stato abile a ribattere colpo su colpo e ha impattato una prima volta (11-8) e anche una seconda (11-6). Si è dunque andati al quinto parziale, con sudden death sul 5-5. L’eventualità si è verificata e il buon Anton ha mantenuto il sangue freddo, concretizzando il preziosissimo “Champions League point”.