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Timo Boll campione dEuropa 2018 ad AlicanteA 39 anni e poco più di un  mese è ancora il n. 10 del tennistavolo mondiale, secondo europeo subito alle spalle dello svedese Mattias Falck, vicecampione iridato in carica. Il tedesco Timo Boll quasi 37enne, a marzo 2018, è stato il più vecchio numero 1 al mondo, superando lo svedese Jan-Owe Waldner, diventato capofila nell'ottobre del 1997 a 32 anni e 28 giorni. Aveva già guidato il ranking da gennaio a marzo 2011 e, precedentemente, da gennaio a maggio 2003 e ad agosto e a settembre dello stesso anno.

Sta trascorrendo questo periodo d'isolamento per l'emergenza da COVID-19 a casa sua a Höchst e ne ha approfittato per rilasciare qualche dichiarazione al sito della European Table Tennis Union. «Ho iniziato a giocare - ha ricordato Boll - a tre o quattro anni a casa con mio papà. Giocavo quasi tutto il giorno. Amavo veramente fare sport. A 16 anni, quando sono diventato professionista, ho capito che il tennistavolo sarebbe diventato il mio lavoro, anche se non ero mai troppo ottimista di raggiungere veramente dei grandi risultati. Nel 1997 sono diventato lo sportivo juniores dell'anno in Germania».

Il teutonico ha alle spalle una carriera strepitosa, con un argento e due bronzi a squadre nelle ultime tre edizioni delle Olimpiadi, otto medaglie ai Mondiali (un bronzo in singolare nel 2011, un argento in doppio nel 2005, e cinque argenti e un bronzo a squadre). In World Cup è stato per due volte primo (2002 e 2005), quattro secondo (2008, 2012, 2017 e 2018) e due terzo (2010 e 2014).

In ambito continentale vanta 27 podi agli Europei, con 19 ori, sette dei quali in singolare, ha vinto in singolare e a squadre gli European Games di Minsk 2019 e per sette volte la Europe Top 16 Cup, eguagliando Waldner («Per me - ha detto - Jan-Ove è uno dei più forti giocatori di tutti i tempi. Io ho successo in Europa , lui è stato più grande globalmente»).

«Il momento più straordinario della mia carriera - ha raccontato - è stato il successo in semifinale alle Olimpiadi di Pechino 2008, che ci ha consentito di ottenere la prima medaglia ai Giochi». In quell'occasione Boll sconfisse Jun Mizutani e Dimitrij Ovtcharov fece lo stesso contro Yo Kan. I nipponici si presero il doppio e il singolare di Yo Kan su Christian Suss. Fu dunque decisiva l'ultima sfida, nella quale Boll prevalse su Seiya Kishikawa.

«La persona che mi ha più impressionato - ha spiegato Boll - è Vladimir Samsonov, amo il modo in cui sta sulla Terra. Non ritengo di avere grandi rimpianti in carriera. Se si guarda indietro si possono criticare certe decisioni, ma in quei momenti ho sempre agito avendo la sensazione di fare la cosa giusta, per cui sono sereno. Finora la mia più grande felicità è stata la nascita di mia figlia, la mia maggiore tristezza in realtà non c'è stata, perché mi ritengo un uomo fortunato. La delusione legata al tennistavolo è stata la sconfitta a opera di Waldner nei quarti di finale delle Olimpiadi di Atene 2004». Facile la risposta alla domanda riguardante il prossimo obiettivo:«Un'altra medaglia ella Olimpiadi».