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Matilda Ekholm in azioneUna delle atlete più rappresentative del movimento pongistico continentale e mondiale ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. Si tratta della 37enne svedese Matilda Ekholm (nella foto di Rémy Gros), che nella sua luminosa carriera è stata capace di vincere quattro medaglie ai Campionati Europei. Sul fronte individuale fu argento nel 2016 nel misto con il connazionale Mattias Karlsson e e due volte bronzo nel doppio femminile, nel 2013 con la spagnola Galia Dvorak e nel 2018 con l'ungherese Georgina Pota. A squadre fu terza nel 2014.

Ai Mondiali il suo miglior piazzamento è stato la nona posizione nel 2015. La scandinava ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 e si era già qualificata alle edizioni dei Giochi di Pechino 2008 e Londra 2012, ma in entrambe le occasioni la sua iscrizione non era stata confermata dal suo Paese. Ha raggiunto i suoi best ranking ad aprile 2017, con il 20° posto al mondo e il 7° in Europa.

«La decisione di ritirarmi - spiega Ekholm - è maturata gradualmente. Penso che il primo passo per me sia stato il cambio della pallina, perché il mio stile di gioco beneficia di più spin e la pallina di plastica ne ha meno. Proprio come tutti gli altri della generazione più anziana, per stare al passo con i migliori giocatori ho dovuto fare alcuni aggiustamenti che richiedono molto allenamento e il mio corpo si sta stancando molto al giorno d'oggi. È naturale che lo sport si stia evolvendo e non è qualcosa alla quale mi opponga. Tuttavia, ho iniziato a sentire che ci sono altri modi per contribuire allo sport oltre che come giocatrice. Penso di aver avuto una buona carriera, arrivando oltre quanto potessi mai immaginare quando ho iniziato a giocare da bambina». 

Sul suo futuro la svedese afferma: «Sto programmando di trasferirmi a New York dopo l'estate, dato che in queste circostanze è impossibile con l'emergenza sanitaria da  COVID-19. La mia compagna vive lì, quindi sono entusiasta di essere più vicina a lei e sto esaminando quali opzioni ho di lavorare all'interno della comunità del tennistavolo, a livello nazionale o internazionale. Ho molta esperienza in questo sport, che è la mia vita da più di 30 anni. Non ho intenzione di lasciarlo alle spalle. Non vedo l'ora di laurearmi in Scienze dello Sport. Ho iniziato il corso all'Università di Halmstad ed è un programma flessibile, che consente di lavorare a tempo pieno. Accolgo con favore qualsiasi opportunità di lavoro, aiuto e consulenza».

L'ampia intervista realizzata da Simon Daish è disponibile sul sito dell'International Table Tennis Federation, al link https://www.ittf.com/2020/04/09/matilda-ekholm-bids-farewell-behindthetable/.