Debora Vivarelli Open di Repubblica Ceca 2019Si è concluso negli ottavi di finale il bellissimo torneo di Debora Vivarelli al Challenge Polish Open. Dopo aver eliminato l'ungherese Georgina Pota, testa di serie numero 4 e n. 32 al mondo, si è trovata d fronte la 25enne coreana Yang Haeun, già n. 11 del ranking Ittf e scivolata al n. 98 attuale, complice la lunga assenza dall'attività agonistica per infortunio, e ha ceduto per 4-2 (6-11, 7-11, 11-9, 11-9, 5-11, 8-11).

Equilibrio in apertura (3-3), poi il primo allungo della coreana (5-3) raggiunta dall'azzurra (5-5) e pronta a scappare nuovamente e a prendersi cinque set-point (10-5), sfruttando il secondo.

Nel secondo parziale l'appianese è scattata avanti (2-0) ed è stata raggiunta (2-2). Sul 3-3 Yang Haeun ha operato il break (7-3) e Vivarelli si è riportata in scia (7-6). Non è bastato per impedire all'avversaria di salire a tre palle set (10-7) e di chiudere alla prima.

La coreana nella terza frazione non ha allentato la pressione (3-1) e Debora non si è fatta intimorire, ribaltando la situazione con quattro punti consecutivi (5-3). È toccato a Yang fare filotto (3-0) e di lì a poco è stata di nuovo parità (6-6). L'ulteriore scatto della dell'asiatica (9-6) è stato recuperato dall'altoatesina, che si è procurato un set-point (10-9) e lo ha concretizzato.

Nel quarto parziale l'azzurra ha continuato a imporre il suo ritmo (5-2) e Yang ha rimontato (5-5). Vivarelli è tornata a condurre (7-5) e si è guadagnata due set-point (10-8). Sul 10-9 coach Maurizio Gatti ha chiamato timeout e al rientro è arrivata la chiusura.

Al ritorno al tavolo la coreana ha preso il largo (9-4) ha avuto cinque set-point (10-5) e ha capitalizzato il primo. Nella sesta frazione è stata battaglia (5-5), Yang ha assunto il comando (7-5) e Vivarelli, con tre punti di fila, l'ha scavalcata (8-7). Sull'8-8 la coreana, con l'ultimo guizzo, ha tagliato il traguardo.

«Peccato - spiega l'azzurra - perché ero sotto per due a zero e sono risalita, lottando anche nei due set successivi. Sul 2-2 ci ho creduto e non c'è mai stato un momento in cui mi rendessi conto di non avere chance. La coreana è fortissima e l'essere riuscita a tenerle testa fino alla fine mi rende orgogliosa. Pur perdendo, sono felice di come ho giocato. Sono anche molto soddisfatta del risultato di ieri. Ho battuto Pota, che è una delle atlete più forti in Europa e hai vinto di tutto. Voglio dedicare quel successo e il fatto che sto giocando a questo livello alla mia famiglia, alla quale devo tutto, e al mio tecnico Jason Luini, che mi segue anche quando sono lontana. Devo ringraziare moltissimo anche il coach della Nazionale Maurizio Gatti, che mi conosce da quando avevo 11 anni, insieme quest'anno stiamo facendo grandi cose. Lui è Jason si sentono spesso e credo che questo aspetto abbia dato anche un po' una svolta al mio gioco. La mia gratitudine va anche al Gruppo Sportivo Esercito, che mi supporta da tre anni e anche grazie a loro riesco a continuare ad allenarmi e a inseguire il sogno delle Olimpiadi, e, ultima ma non ultima, alla Federazione, che mi permette di disputare tutte queste gare. Si gioca quasi tutte le settimane  e le risorse da investire sono parecchie. Sono contenta di riuscire a ripagarli con qualche soddisfazione».