Fan Zhendong o Ma Long. Colui che fosse uscito vincitore dal derby dei quarti di finale sarebbe diventato automaticamente il grande favorito per il successo conclusivo nell'Ittf World Tour Platinum Lion Japan Open. La terza opzione in casa cinese rispondeva al nome di Lin Gaoyuan, trionfatore la scorsa settimana a Hong Kong.

Ad arrivare fino in fondo è stato invece il 29enne pennaiolo Xu Xin (nella foto dell'organizzazione), tornato davanti a tutti, dopo un periodo di difficoltà. L'ultima volta che aveva festeggiato era stata lo scorso anno a Panagyurishte, battendo il giapponese Kenta Matsudaira. Erano seguite le finali perse a Stoccoma e a Linz contro Fan Zhendong e Liang Jingkun, i quarti alle Grand Finals di Incheon e, nel 2019, le semifinali a Budapest, Doha e Shenzhen. In mezzo c'è stata la grande delusione dell'eliminazione ai Mondiali, sempre nella capitale ungherese, nei sedicesimi per mano del francese Simon Gauzy.

A Sapporo Xu ha gioito nuovamente, battendo in semifinale per 4-3 (5-11, 11-4, 11-7, 5-11, 6-11, 11-8, 11-3) Fan Zhendong e in finale per 4-1 (11-9, 14-12, 8-11, 11-3, 11-8) il talentuoso Lin Yun-Ju, che nel secondo parziale non ha sfruttato due preziosi set-point. Fra i "millennials" in circolazione, il 17enne taipeano, quarto agli ultimi Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires e già capace quest'anno di vincere fra i senior al Challenge Plus Oman Open, con l'ancora 15enne giapponese Tomokazu Harimoto, uscito davanti al suo pubblico nei sedicesimi, rappresenta, anche e soprattutto in ottica futura, una delle carte migliori a disposizione del Resto del Mondo contro lo strapotere cinese. Oggi, dopo aver interrotto nel penultimo turno per 4-1 (6-11, 11-2, 11-4, 11-9, 11-4), la travolgente scalata della sorpresa Sun Wen, Lin ha subìto l'esperienza e il carisma di Xu Xin, ma avrà tempo per rifarsi.

Intanto, però, il numero 3 del ranking Ittf ha completato la sua tripletta, pareggiando l'impresa riuscita nel 2018 al coreano Jiang Woojin al Korean Open, perché si era già aggiudicato ieri il doppio misto, in coppia con Zhu Yuling, e oggi il doppio maschile, con Fan Zhendong. In finale un 3-0 (12-10, 11-9, 11-7) ha costretto alla resa i tedeschi Benedikt Duda e Qiu Dang, nella sfida arbitrata dall'italiano Mario Re Fraschini.

Tornando invece al nuovo che avanza la 18enne qualificata cinese Sun Yingsha (nella foto), campionessa olimpica giovanile 2018 iridata 2017 a Riva del Garda e approdata ai quarti ai Mondiali dei grandi a Budapest, ha bissato il titolo di due anni fa a Tokyo. Allora aveva rimontato da 1-3 a 4-3 Chen Meng, questa volta si è trovata di fronte la numero 1 al mondo in semifinale e ha prevalso per 4-1 (5-11, 11-8, 11-7, 14-12, 11-6).

In finale ha dato vita a un match dalle mille emozioni contro la connazionale campionessa mondiale Liu Shiwen, che nel penultimo atto aveva avuto la meglio per 4-1 (9-11, 11-5, 11-4, 11-3, 12-10) sulla giapponese Miu Hirano, e si è portata in vantaggio per 2-0 (11-4, 11-9). L'iridata ha recuperato ed è passata a condurre (11-4, 11-7, 11-6) e la teenager ha impattato, aggiudicandosi la sesta frazione (11-8). Nella settima e decisiva non c'è stata storia (11-3) e Sun si è presa la rivincita rispetto alla finale del doppio, nella quale Liu e Chen Meng avevano avuto ragione per 3-1 (11-9, 11-6, 7-11, 11-9) di lei e Wang Manyu.