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Mihai Bobocica e Niagol Stoyanov Open dUngheria 2019A settembre a Nantes si giocherà la fase finale dei Campionati Europei a squadre e l'Italia maschile non ci sarà. Nel concentramento di qualificazione, che si è disputato a Tallinn, in Estonia, è stata infatti battuta ed eliminata dall'Inghilterra e dall'Ucraina. In particolare è stato lo 0-3 del primo giorno contro gli ucraini a compromettere l'ammissione degli azzurri.

«Da quando alleno la Nazionale - spiega deluso il direttore tecnico Patrizio Deniso - è stata la partita peggiore che abbia mai vissuto, la prestazione più brutta di tutta la mia carriera. Purtroppo sono mancate completamente, da parte di tutti, la grinta e la propensione a lottare. Tutti i presupposti che devono determinare una vittoria non si sono visti. Non siamo quelli che sono andati in campo a Tallinn. Purtroppo non sono riuscito a trasmettere ai ragazzi quello che avrebbe dovuto essere l'atteggiamento giusto in una gara così importante e me ne assumo la responsabilità. Sulla carta l'Ucraina con Kou Lei sarebbe stata favorita, senza il suo numero uno si trattava di una squadra che avremmo dovuto battere. Non c'era la voglia di vincere ed è un aspetto gravissimo».

Niagol Stoyanov, il migliore azzurro in classifica mondiale, è stato schierato da numero 3, e il n. 3 Leonardo Mutti da n. 2, con Mihai Bobocica n. 1. «Sotto l'aspetto tecnico - afferma il dt - ho pensato che Leo, in quanto mancino, avrebbe potuto mettere in difficoltà gli avversari, che soffrono atleti come lui. Nel nostro campionato aveva battuto sia Yefimov sia Zhmudenko. La partita contro l'Ucraina era una sorta di eliminazione diretta e tatticamente era stata preparata bene. Le motivazioni avrebbero dovuto essere altissime, invece quella tensione che porta a dare il massimo dal primo all'ultimo punto non c'è stata».

La debacle costringeva l'Italia a superare l'Inghilterra per 3-0 nel match conclusivo ed era un compito ai limiti dell'impresa. «Avevamo il dovere di crederci - osserva Deniso - e così è stato. Stoyanov ha conquistato il primo punto su Walker e Bobocica ha messo in difficoltà un atleta esperto e in grande condizione come Drinkhall. Se fossimo andati sul 2-0, anche Pitchford nel terzo singolare contro Mutti avrebbe sentito la pressione. La verità è che diventa difficile salire su un treno in corsa, avevamo compromesso la qualificazione il giorno precedente».