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Racchetta in manoIn considerazione del fenomeno, sempre più frequente, del trattamento per la sofisticazione delle gomme, che costituisce un grave danno ai principi di correttezza, lealtà e legalità, che sono alla base del gioco del tennistavolo e della pratica sportiva, il Consiglio Federale ha ritenuto, nei mesi scorsi, di dover creare un gruppo di studio che potesse trovare soluzioni applicative concrete.

In particolare si rilevava l’esigenza di sostenere l’attività degli Ufficiali di Gara che si trovassero ad assumere decisioni sulla idoneità dei materiali di gioco.

La prima fase di tale impegno ha consentito di permettere agli Ufficiali di gara di poter disporre di uno strumento che potesse garantire la certa rilevazione del coefficiente di attrito dei rivestimenti, il cui valore è indicato per la procedura ITTF di omologazione dei rivestimenti puntinati lunghi.

Obiettivo dichiarato era quindi poter stabilire con certezza (senza personali interpretazioni) l’idoneità o l’inidoneità dei materiali di gioco (rivestimenti puntinati lunghi).

Grazie al contributo di una importante azienda di servizi d’ingegneria e prototipazione è stato realizzato uno strumento in grado di rilevare, con certezza, l’attrito della pallina sui rivestimenti puntinati lunghi.

Tale strumento è stato, successivamente, esaminato e collaudato dal Dipartimento di Chimica – Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano: è stato possibile quindi validare la procedura e le caratteristiche dello strumento utilizzato al fine di garantire la standardizzazione dei test di valutazione dei rivestimenti.

Sulla base di quanto sopra esposto il Consiglio Federale ha deliberato di introdurre in via “sperimentale”, durante  la corrente stagione agonistica, l’utilizzo dello strumento, a integrazione delle attuali procedure.